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COVID-19: il tampone molecolare per le persone asintomatiche positive agli anticorpi anti-SARS-CoV-2 è una procedura necessaria?

Università di Roma La Sapienza 18 Mag 2021


Solo l’1% di queste persone risulta positivo anche al tampone molecolare. È emerso da uno studio condotto dalla Sapienza su circa 16.500 persone coinvolte nei programmi di screening nel 2020 presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Umberto I
Il test molecolare su tampone nasofaringeo è lo strumento diagnostico per eccellenza per riconoscere l’infezione dal virus SARS-CoV-2. 

Nei paesi occidentali gli enti deputati al controllo della salute pubblica e alla ricerca biomedica lo raccomandano anche per i soggetti asintomatici all’esito di un test sierologico positivo. Tuttavia finora i dati disponibili non sono sufficienti per stabilire se la presenza di anticorpi anti SARS-CoV-2 nel siero di un soggetto asintomatico possa condizionare l’esito del test molecolare effettuato con tampone nasofaringeo. 

In un lavoro recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Lancet Microbe, un gruppo di ricercatori della Sapienza Università di Roma fra cui Guido Antonelli del Dipartimento di Medicina molecolare, ha approfondito questo tema, con l’obiettivo di valutare la effettiva necessità di tale procedura per i soggetti positivi agli anticorpi anti-SARS-CoV-2.

Nello specifico, nel corso di uno studio epidemiologico volto a indagare la prevalenza dell'infezione in gruppi definiti di lavoratori, inclusi gli operatori sanitari, i ricercatori hanno verificato la presenza di anticorpi anti-SARS-CoV-2 nelle circa 16.500 persone coinvolte nel 2020 nei programmi di screening condotti presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Umberto I della Sapienza.

Il protocollo prevedeva appunto che i soggetti positivi agli anticorpi anti-SARS-CoV-2 si sottoponessero al tampone nasofaringeo per la determinazione della presenza del virus nelle secrezioni respiratorie: i risultati dello studio hanno mostrato come dei 212 partecipanti risultati positivi agli anticorpi anti-SARS-CoV-2, solo uno sia risultato positivo al tampone molecolare, ovvero meno dell’1%. 

“Il nostro lavoro evidenzia come tale procedura sia ridondante e inappropriata nel contesto di un'indagine epidemiologica in cui tutti i partecipanti sono asintomatici - spiega Guido Antonelli. “Inoltre i dati sono estremamente interessanti dal punto di vista pratico perché, visto il progressivo aumento delle persone sieropositive per anticorpi anti- SARS-CoV-2, esso facilita l’ottimizzazione e razionalizzazione dell’utilizzo dei tamponi cosiddetti molecolari”. 

Ultima modifica il Martedì, 18 Maggio 2021 15:00
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