Febbraio 2022
Mercoledì, 09 Febbraio 2022 11:06

I macachi giocano ai video games...e fanno centro!

 

Pubblicato sulla rivista scientifica «Biology Letters» lo studio delle Università di Padova e della Pennsylvania che dimostra la comprensione del centro numerico nella specie animale Immaginiamo di contare da 1 a 9: qual è il numero centrale? Che la soluzione sia 5, probabilmente per molti di noi è una risposta piuttosto elementare, tuttavia anche i macachi raggiungono lo stesso risultato.

Lo dimostra lo studio, dal titolo “Relative numerical middle in rhesus monkeys”, condotto dall’Università degli Studi di Padova e dall’Università della Pennsylvania e pubblicato su «Biology Letters». Come gli esseri umani, anche i macachi identificano il centro di una serie numerica e con una sorprendente precisione. La ricerca, coordinata dalla professoressa Rosa Rugani del Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova, dimostra da parte di questi animali la capacità di identificare l’elemento centrale in una serie di elementi (numerical middle). Nell’uomo la rappresentazione dei numeri avviene principalmente mediante l’uso di simboli, ad esempio i numeri arabi; negli animali le capacità di conteggio sono vincolate a una rappresentazione non simbolica, nota come “senso del numero”. Negli ultimi decenni molto è stato scoperto circa la comprensione animale della matematica primitiva, come ad esempio la capacità di svolgere semplici operazioni aritmetiche o di stimare proporzioni, ma la comprensione del numerical middle era una capacità rimasta – fino ad oggi – inesplorata.

Pubblicato in Zoologia
Mercoledì, 09 Febbraio 2022 09:08

L’effetto di Internet sul capitale sociale

 

Uno studio internazionale condotto da un ricercatore della Sapienza in collaborazione con le Università di Cardiff, Louvain e Pavia, mostra che la penetrazione della banda larga ha causato una diminuzione dell’impegno e della partecipazione civica e politica, senza però compromettere le relazioni con parenti e amici
Sono numerosi gli studi che documentano che gli indicatori di fiducia, partecipazione civica e interazioni sociali sono in declino in molti paesi almeno a partire dalla seconda metà degli anni 1990.

La pandemia da Coronavirus ha messo ulteriormente a dura prova le relazioni interpersonali. Da due anni il distanziamento sociale ostacola molte forme di partecipazione alla vita pubblica, minando la fiducia nelle istituzioni e la coesione sociale e incrementando una fase di per sé già difficile per il capitale sociale in Europa.

Pubblicato in Tecnologia

 

The fight against the COVID-19 pandemic is an international scientific challenge regarding the search for strategies to fight the viral infection and prevent its damaging consequences. Besides the vaccines and approved drugs by the health authorities, it is necessary to find new treatments to fight against the viral infection once this appears.

A study published in the Journal of Chemical Information and Modeling has identified a series of natural products able to inhibit Mpro, the main protease of SARS-CoV-2. Mpro is a non-structural protein with an essential role in the replication and transcription of this virus, and it is regarded as a potential therapeutic target, for its inhibition could prevent the virus from progressing.

The study is led by Professor Jaime Rubio Martínez, from the Faculty of Chemistry and the Institute of Theoretical and Computational Chemistry (IQTC) of the University of Barcelona, and it can shed light on the design of new therapeutic strategies to fight COVID-19. This new scientific advance is based on the use of in silico virtual screening, a computational analytical technique of molecules placed in databases to identify and select compounds that are candidates of potential pharmacological interest.

Pubblicato in Scienceonline
Martedì, 08 Febbraio 2022 14:28

Cos'è il disturbo bipolare




Il disturbo bipolare colpisce 1-2 persone su 100 ed è caratterizzata da un umore oscillante tra due estremi: la fase maniacale e la fase depressiva.

La fase depressiva
È del tutto sovrapponibile alla depressione maggiore, per cui ci sono sentimenti di inadeguatezza, abbassamento dell’umore, idee pessimistiche, perdita di interesse per le attività a cui prima ci si dedicava con piacere. Perdita dell’appetito, mancanza di sonno o viceversa si passa l’intera giornata a letto. Questa fase può, inoltre, complicarsi con sintomi psicotici: ci possono essere dei deliri di rovina, catastrofismo, oppure idee di suicidio.

La fase maniacale
È esattamente l’opposto: grande energia, estremo ottimismo, sicurezza di sé, che può portare a prendere decisioni avventate o potenzialmente dannose, come spendere molto denaro. Non si sente il bisogno di dormire e c’è una propensione per un’attività sessuale promiscua ed esibita. Talvolta la spiccata tendenza a prendere iniziative può essere proficua sotto il profilo lavorativo. Può capitare, infatti, che chi è affetto da disturbo bipolare sia una persona di successo, proprio perché la fase manicale può essere propulsiva per le proprie aspirazioni. Ma anche la fase maniacale può complicarsi con idee deliranti di grandezza o di onnipotenza, anche con sentimenti paranoidi e di persecuzione.

Pubblicato in Medicina
Martedì, 08 Febbraio 2022 14:10

Allarme plastica, nuovo report WWF

 

L’INQUINAMENTO DEGLI OCEANI SARÀ 4 VOLTE MAGGIORE ENTRO IL 2050

IN MOLTE AREE, TRA CUI IL MAR MEDITERRANEO, È GIÀ STATA SUPERATA LA SOGLIA MASSIMA DI INQUINAMENTO PERICOLOSO DA MICROPLASTICHE

 


L’appello in vista della prossima Assemblea delle Nazioni Unite per l’Ambiente – UNEA (28 febbraio-2 marzo) perché si adotti finalmente un Trattato globale legalmente vincolante
Un nuovo report del WWF analizza oltre 2.590 studi sull’inquinamento da plastica negli oceani e fornisce l’analisi completa degli impatti che sta causando sulle specie e sugli ecosistemi marini: una vera e propria crisi planetaria, secondo la definizione data dalle Nazioni Unite.

Secondo il report è probabile che la crescita prevista dell’inquinamento da plastica comporterà in molte aree rischi ecologici significativi che indeboliranno gli attuali sforzi per proteggere e aumentare la biodiversità, se non si interverrà ora per ridurre la produzione e l’uso della plastica a livello globale. Basti pensare che la massa (in peso) di tutta la plastica presente sul Pianeta è il doppio della biomassa totale degli animali terrestri e marini messi insieme!

Pubblicato in Ambiente

 

Messo a punto da un gruppo di ricerca guidato da studiosi dell’Università di Bologna, il dispositivo è rapido, efficace, affidabile ed economico: potrebbe essere utile sia in campo clinico che per lo sviluppo di nuovi vaccini anti COVID-19 Una nuova tecnologia – rapida, efficace, affidabile ed economica – per misurare il livello di anticorpi neutralizzanti contro SARS-CoV-2 presenti nel sangue, ma anche per testare l’efficacia di nuovi vaccini anti COVID-19. Presentato su Communications Materials, rivista del gruppo Nature, il dispositivo è stato messo a punto da un gruppo di ricerca guidato da studiosi dell’Università di Bologna.
Si tratta di un “transistor elettrochimico organico” (OECT – Organic Electrochemical Transistor), basato su un particolare polimero conduttivo (Pedot:Pss), che permette di monitorare a distanza e in tempo reale l’integrità del tessuto cellulare riuscendo così a capire se una coltura in vitro infetta dal coronavirus è protetta o meno dagli anticorpi neutralizzanti presenti nel siero sanguigno. È la prima volta che un sensore di questo tipo viene utilizzato su SARS-CoV-2, e lo stesso strumento potrebbe in futuro essere adattato anche per altre tipologie di virus.

Pubblicato in Medicina

 

Si chiama Greenpizza ed è il primo podcast originale realizzato da Greenpeace Italia. Il nuovo prodotto editoriale dell’organizzazione ambientalista (disponibile a partire da oggi su https://greenpizza.buzzsprout.com/ e su tutte le principali piattaforme come Spotify, Amazon Music e Apple podcast) ogni settimana affronterà con un ospite diverso i temi più scottanti del pianeta: clima, inquinamento, allevamenti intensivi, mobilità, greenwashing e molto altro.

Il primo episodio di Greenpizza si intitola Nel 2022 salveremo il Pianeta? ed è dedicato alla crisi climatica e al caro bollette. Ospite il giornalista e conduttore Riccardo Iacona, che parlerà di cambiamenti climatici, con anticipazioni sulle nuove inchieste di PresaDiretta, al via da questa sera su Rai3.

Pubblicato in Ambiente

 

È possibile garantire una dieta sana per una popolazione futura di 10 miliardi di persone rispettando le soglie di sostenibilità del pianeta?

Con una pubblicazione sulla prestigiosa rivista Nature Food, Marta Tuninetti, Luca Ridolfi e Francesco Laio del Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture-DIATI del Politecnico di Torino, propongono un indicatore, il Diet Gap, per misurare l’inadeguatezza dei sistemi alimentari attuali dal punto di vista della salute e della sostenibilità.

Le abitudini alimentari sono peculiari del paese in cui viviamo e possono essere molto diverse da quelle di altri paesi per ragioni legate al contesto storico, religioso, culturale, economico e sociale: “siamo quello che mangiamo”.

Pubblicato in Ambiente

Un esperimento di scienza partecipata ha permesso di misurare il rumore esterno che arriva nelle abitazioni degli italiani, grazie a un protocollo in grado di analizzare l'associazione tra i livelli sonori misurati, il comfort individuale e i fattori sociali e ambientali del contesto sonoro di riferimento. I risultati dello studio, firmato dall’Istituto nanoscienze e dall’Unità comunicazione e relazioni con il pubblico del Consiglio nazionale delle ricerche, dagli Istituti clinici scientifici “Maugeri” e da Arpa Piemonte, sono pubblicati su PlosOne.


Uno smartphone per misurare il rumore ambientale sul territorio nazionale e associarlo alla valutazione soggettiva del benessere acustico nel momento della misurazione. A progettare un protocollo sperimentale in grado di misurare il rumore in modo semplice e anonimo e di analizzare al contempo i dati raccolti, un team di ricercatori ed esperti di comunicazione della scienza dell’Istituto nanoscienze (Nano) e della (già) Unità comunicazione relazioni con il pubblico (Ucrp) del Consiglio nazionale delle ricer che (Cnr), d egli Istituti clinici scientifici “Maugeri” e d i Arpa Piemonte. I risultati dello studio sono stati recentemente pubblicati su PlosOne.

Pubblicato in Ambiente
Venerdì, 04 Febbraio 2022 14:11

A new method for treating Alzheimer's disease

 

Researchers at the faculty have developed an artificial intelligence (AI) method to help them identify potential new medicines for Alzheimer's. The new medicineseems to be more precise. No side effects were documented during tests with worms and mice.

The cells' waste management is destroyed by Alzheimer's disease
One of the causes of Alzheimer’s disease is the degeneration and loss of nerve cells in the brain as we age. A cell is like a finely tuned machinery. The cell needs energy to perform its tasks. The energy comes from energy factories called mitochondria.

In young, healthy cells, old or damaged mitochondria are removed from the cell in a process called mitophagy.The research groupfound that when we get older, we have more broken mitochondria, and the cells will not be able to remove all of them anymore.An accumulation of broken mitochondria clogs the cell’s ordinary processes and eventually, the cell will die. – Cells need the energy generated by the mitochondria to clear this "garbage". Just like a machine will stop working if it is not maintained, says associate professor Evandro F. Fang, the leader of the research group.

Fang leads an international research group at The Institute of clinical medicine, University of Oslo and Akershus University Hospital.

A new method for treating Alzheimer’s disease

A new potential method for treating thedisease is described by Fang's group in a new study:

– We may be able to reduce or stop the progress of the disease with the patient. We can do this by increasing the cell’s ability to self-clean, Fang says. Because the clogging of the machinery is a part of the problem, the researchers had to find a way toboost the cleaning process.They looked into the use of so-called mitophagy inducers. The idea was to find a way toincrease the level of waste management in the patient’s brain cells. – We can compare this to hiring extra personnel to clear a cleaning backlog in a factory, Fang explains.

Fang's group described how It may be possible to finda way to stimulate the cells' own self-cleansing systemin 2019.

The treatment may improve other organs

The rebootof mitophagy gives the patient several advantages: It will increase the clearance of brain cell garbage and the cleaning process will be more effective in itself. It may also increase the cleaning in other other organs, not only the brain. – By turning up mitophagy, we may also be able to increase the quality of other organs, like their heart and muscles. A stronger body is important to reduce the effects of the disease, Fang notes.

Used AI to find possible candidates for a new medication

It takes a lot of time and effort to develop a new drug, and it is a very expensive process.
The researchers wanted to find substances that may induce the cleaning process. They used AI to search for substances similar to known mitophagy inducers.

The computer programbrowsed through a large catalogue of substances and identified two candidates,Rhapontigenin andKaempferol. They used mice and nematodes, a type of worms, to document whether use of these substances ontheir nerve cells inhibited memory loss. – We spent three months searching from a library of around3000 known mitophagy-inducing substances. If we had used traditional techniques to discover a newdrug, it would likely have taken more than three years to find potential drug candidates’, Fang explains.

The researchers have filed a patent on the new medication for Alzheimer’s disease

Fang and his colleagues have filed a patent on Rhapontigenin for the treatment of Alzheimer’s disease. They are now working on describing both how Rhapontigenin and Kaempferol may help usdelay the progression of memory loss, and how it may help us reduce disease progression when it has occured. In addition, they are also going to describe the in-depth molecular mechanisms that help Kaempferol and Rhapontigenin to induce mitophagy.

Original article 

Pubblicato in Scienceonline

 

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