Rivista scientifica "Informatica e diritto" n° 2/2009
Nel nuovo numero percorsi di particolare interesse per il giurista informatico e il tema dell'open access
La rivista scientifica “Informatica e diritto”, nata nel 1975 per iniziativa dell'Istituto di Teoria e Tecniche dell'Informazione Giuridica del CNR, pubblica saggi in tema di informatica giuridica e diritto dell'informatica. Essa è stata edita inizialmente (fino al 1991) dalla casa editrice Le Monnier, mentre dal 1992 è diventata un periodico semestrale, pubblicato dalla casa editrice ESI (Edizioni Scientifiche Italiane) di Napoli. Dato il carattere scientifico della pubblicazione e l'ampia partecipazione di collaboratori internazionali, gli articoli sono redatti oltre che in lingua italiana, anche nelle principali lingue europee come francese, inglese, portoghese, spagnolo e tedesco. Il periodico è dedicato allo studio e all'analisi critica dei problemi applicativi delle nuove tecnologie dell'informazione nel campo del diritto, nonché dei problemi giuridici scaturenti dallo sviluppo dell'informatica e della telematica nella contemporanea società dell'informazione. Relativamente all'informatica giuridica, la Rivista accoglie studi in tema di documentazione giuridica automatica, sistemi informativi, automazione della Pubblica Amministrazione e degli studi legali, tecniche di intelligenza artificiale e di rappresentazione della conoscenza applicata al diritto, sistemi esperti in campo legale, offrendo un panorama sufficientemente indicativo delle tendenze di sviluppo dell'informatica giuridica in Italia e all'estero. Per quanto riguarda il diritto dell'informatica, oltre ai problemi quali quello relativo alla riservatezza delle informazioni personali contenute nelle basi di dati pubbliche e private, vengono trattate questioni più recenti in merito alla protezione giuridica del software, allo sviluppo della contrattualistica avente per oggetto beni e servizi telematici, nonché alla disciplina per regolare l'introduzione e l'uso dell'informatica nel settore pubblico.
Open Data e riuso dei Dati Pubblici
Rivista Informatica e Diritto (ESI - Napoli)
Numero Speciale - n. 1, Giugno 2011
Con l’espressione open data si indica, in senso tecnico il formato ‘aperto’ con cui i dati digitali possono essere distribuiti nel web per rendere i dati accessibili, riusabili, ed integrabili. In senso lato, il fenomeno degli Open Data costituisce una delle novità più rilevanti nella realtà di Internet, in quanto, consentendo di trattare e rielaborare l’immensa conoscenza non strutturata della rete, aprono un panorama illimitato di applicazioni. Sui dati pubblicati in formato aperto è possibile costruire servizi, creare nuovi serbatoi di conoscenza attraverso la loro connessione collaborativa (Linked Data), rafforzare il percorso verso l’accesso libero alla totalità della conoscenza digitale.
Ritratto di famiglia senza acqua
Come ogni anno ormai dal 1991 l'Istituto Internazionale per l'acqua di Stoccolma (SIWI) ha organizzato nel settembre 2010 “La settimana dell'acqua nel mondo”(World Water Week), per discutere la situazione mondiale delle risorse idriche ed i drammatici problemi ad essa legati.
I dati emersi dalla conferenza svedese dell'anno appena concluso sono assai allarmanti.
Ogni anno 2 milioni di bambini muoiono o si ammalano perchè ingeriscono acqua inquinata, 884 milioni di individui non possono ancora usufruire di acqua pulita, 2,6 miliardi di persone vivono in condizioni igienico-sanitarie pessime.
Tra El Grinta e il vero Grinta
True Grit, in italiano El Grinta è il western dei fratelli Ethan e Joel Coen, film d’apertura dello scorso Festival di Berlino. Si tratta del remake dell’omonimo lavoro di Henry Hathaway, che nel ’69 valse l’unico Oscar vinto da John Wayne. Tratto dall’omonima nonfiction novel di Charles Portis, un genere letterario inventato da Truman Capote che intreccia cronaca e romanzo, la pellicola dei due fratelli, partendo dal western, rimanda a molti altri generi.
I due registi ebrei raccontano una storia d'amore, spirituale e platonica ma coinvolgente ed appassionante dentro una storia di violenza nei confronti dei più deboli. Protagonisti sono il coraggio e la vendetta, personificati nella piccola Mattie Ross, interpretata dall’emergente Hailee Steinfeld, la cui performance rivela un talento naturale talmente spiccato, da meritare un candidatura agli Oscar come attrice non protagonista. Il film è un lungo flashback dentro e con gli occhi di Mattie, adolescente divenuta donna anzitempo perché attanagliata dal dovere e dalla necessità, costretta a fronteggiare i meandri più crudi della vita, vissuti sulla pelle a soli 14 anni. Infatti, “non ha mai avuto tempo da perdere per un matrimonio” – dichiara una Mattie divenuta donna nel finale - anche a costo di passare per una vecchia zitella a soli quarant’anni.