Il lavoro, pubblicato su Journal of Neuroscience, descrive la caratterizzazione di un rilevante processo molecolare proprio unicamente dei primati superiori e dell’uomo, grazie al quale il fattore RbFOX1 acquisisce evolutivamente la capacità di regolare i livelli cerebrali di LSD1, un noto regolatore della risposta allo stress ambientale. In questo modo i due enzimi, RbFOX1 ed LSD1, particolarmente espressi nel cervello, e già caratterizzati per il loro indipendente ruolo omeostatico di protezione di neuroni eccitatori e dei circuiti legati al controllo delle emozioni, divengono in grado di collaborare nel cervello umano. Ciò contribuisce ad aumentare considerevolmente la complessità molecolare dei processi cognitivoemotivi necessari per l’adattamento all’ambiente. Il risvolto della medaglia è che, al crescere della complessità di un sistema, aumenta anche la sua vulnerabilità. Questa ricerca potrà contribuire a comprendere alcuni dei processi patologici innescati da forte stress emotivo che portano allo sviluppo di derive psichiatriche e ad evidenziare nuovi possibili target farmacologic.