Lunedì, 29 Luglio 2013

Il conservatore onorario del Museo Civico di Rovereto, Giorgio Perazza, al centro dell'importante rinvenimento nell'ambito del lavoro di costante osservazione e mappatura del territorio finalizzato allo "Atlante corologico delle orchidee dell'Italia nord-orientale" di prossima pubblicazione da parte del Museo.

Oggi in campo botanico gran parte delle nuove specie e sottospecie si individuano attraverso differenze minime, non visibili a occhio nudo, e accertabili solo attraverso l'indagine genetica;
LA SCOPERTA DI UN FIORE NUOVO PER LA SCIENZA, CHE DIFFERISCE DALLE SPECIE GIÀ DESCRITTE SIA DAL PUNTO DI VISTA MORFOLOGICO CHE PER L'HABITAT PARTICOLARE, È FATTO DI PER SÉ RARISSIMO.
Se poi il _locus classicus_ è il BOSCO DI NUOVA FORMAZIONE A ERTO (Friuli Venezia Giulia), A MONTE DEL LAGHETTO RESIDUO DEL VAJONT,
SUL PENDIO DILAVATO IL 9 OTTOBRE 1963 DALL'IMMANE ONDATA provocata dall'enorme frana staccatasi
dal monte Toc e finita nella diga, la scoperta scientifica si mescola con la storia e diventa rappresentativa della capacità della Natura di rigenerarsi.
È questo il caso della NUOVA ORCHIDEA _LIPARIS LOESELII _SUBSP. _NEMORALIS_, descritta da Perazza, Decarli, Filippin, Bruna e Regattin
sull'importante rivista internazionale Journal Europäischer Orchideen, nel numero 44 (3) del 2012.

Pubblicato in Scienze Naturali

 

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