"Questo nuovo importante dispositivo di simulazione messo a disposizione del personale in formazione medica dimostra ancora una volta come il Friuli Venezia Giulia sia capace di raggiungere obiettivi di eccellenza, di assoluto rilievo, in campo non solo regionale ma anche nazionale e internazionale - ha detto l'assessore regionale con delega alla Salute, Riccardo Riccardi - La sinergia tra ricerca e applicazione reale, fra mondo universitario e corsia, rappresenta un futuro che è già realtà, a favore del benessere di tutta la comunità. È in questa direzione che ci muoviamo fermamente come Regione, con la chiara consapevolezza di un necessario investimento sul capitale umano, affiancato dalla migliore strumentazione e dagli spazi più consoni e adeguati da mettere a disposizione per l'apprendimento di chi sceglie di intraprendere l’importante percorso della formazione medica".
“La giornata di oggi segna un traguardo molto importante per la nostra Azienda universitaria. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato per introdurre questa sofisticata tecnologia che permetterà ai nostri professionisti di implementare gli studi e la ricerca clinica attraverso standard qualitativi e innovativi sempre più elevati”, ha aggiunto Antonio Poggiana, Direttore generale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina – ASU GI.
“Hal s5301 è il simulatore di paziente più avanzato al mondo, frutto della collaborazione tra la Ricerca e Sviluppo di Gaumard Scientific (FL, USA) e Accurate (ITA)” - spiega Patrizia Angelotti amministratore delegato di Accurate, azienda parte di Digit’Ed, società italiana leader nella formazione professionale e nel digital learning - “Per la prima volta l’intelligenza artificiale è stata integrata in un simulatore umanoide in medicina e questo rappresenta un'opportunità importante per migliorare l'addestramento dei professionisti sanitari e, di conseguenza, la qualità delle cure che essi forniscono ai pazienti. Quindi la ricaduta sociale di questa formazione avanzata interdisciplinare sarà di ampia portata nella riduzione dell’errore in medicina dovuto al fattore umano”.
La nuova frontiera dello studio della medicina all’Università degli Studi di Trieste prevede, prima e contestualmente all’entrata in corsia, la preparazione su simulatori di ultima generazione.
“Si tratta di una scelta didattica che consente a specializzandi e studenti di Medicina e Infermieristica di acquisire e migliorare competenze e fiducia in un ambiente “protetto” da condividere in equipe – spiega Nicolò de Manzini, Direttore del Dipartimento di scienze mediche, chirurgiche e della salute di UniTS - un’opportunità che consente di sperimentare dinamiche di lavoro in team, gestire emergenze e affinare le proprie competenze diagnostiche ancora prima di entrare in contatto con pazienti reali”.
Come si svolge la simulazione di un caso clinico complesso?
Il “paziente HAL s5301”, gestito da una sala regia adiacente, parla, suda, muove occhi e braccio ed è strutturato in modo da consentire la pratica delle principali tecniche mediche applicate in pronto soccorso, terapia intensiva e chirurgia.
Il simulatore riproduce la fisiologia cardiaca, respiratoria, vascolare e celebrovascolare che può essere esaminata utilizzando gli strumenti normalmente usati nella pratica clinica come defibrillatori, sensori, ventilatori, stetoscopi consentendo anche il prelievo venoso e l’applicazione di cateteri.
I team di studenti simulano l’attività ospedaliera all’arrivo di un paziente trovandosi di fronte di volta in volta a diversi casi clinici proposti dai docenti: osservando HAL s5301 e i suoi sintomi formulano la diagnosi e agiscono in base alle tecniche apprese durante il corso di studio. Al termine della simulazione avviene il debriefing guidato dai professori che evidenziano eventuali errori e indicano le strategie di intervento corrette.
Il centro CSMAA si arricchisce quindi di un nuovo strumento all’avanguardia al servizio del personale in formazione dell’Università degli Studi di Trieste, centro di eccellenza nella formazione medica dell’Alpe Adria.