Nei suoi libri Diamond ci racconta come le malattie possano generare le crisi delle società umane. “In passato ciò è avvenuto più volte - dice Diamond -, due esempi famosi sono la peste, che in Europa medioevale ha ucciso dal 30 al 40 per cento della popolazione, ma anche l’arrivo degli spagnoli in Messico: gli Aztechi e gli Inca furono sterminati grazie alla diffusione di malattie come il vaiolo e il morbillo portati dai conquistadores spagnoli. Anche negli Stati Uniti vaiolo e morbillo hanno ucciso il 90% dei pellerossa. Per fortuna non sarà questo il caso di Covid 19, che ha un’incidenza di mortalità molto bassa”.
Diamond sottolinea come non sia prudente la convinzione che la scienza, la medicina e la tecnologia possano risolvere tutto. Ci sentiamo degli dei, ma questa epidemia invece fa vedere la fragilità dei nostri sistemi sociali, sanitari, economici. “Sarebbe importante uscire da questa tragedia con una coscienza più consapevole del nostro rapporto con il pianeta. Come WWF possiamo fare molto, l’associazione ha risorse finanziarie molto minori rispetto a quelle dei governi, ma siamo in grado di utilizzare le nostre risorse solo per il bene, mentre i governi purtroppo anche per il male. Continuate in Italia con il vostro lavoro di informazione, io continuerò il mio impegno con il WWF qui negli USA”.
Diamond è anche un appassionato ornitologo. Qual è la lezione più importante che possiamo portare a casa in una situazione di crisi come la nostra? “Sono due le lezioni: una è quella di osservare gli uccelli e non toccarli, so che in Italia avete il grande problema della caccia agli uccelli migratori. Gli uccelli selvatici possono portarci anche malattie, ricordatelo, come è accaduto anni fa con l’influenza aviaria. L’altra è che noi esseri umani, gli animali e le piante siamo tutti sulla stessa barca, la barca del pianeta. Se la barca non sarà sostenibile per le piante e gli animali, non sarà sostenibile per noi umani. O noi tutti sopravviviamo insieme o noi tutti cadiamo nell’abisso insieme. Sta a noi la scelta”.
Grazie al WWF è possibile firmare la petizione rivolta all’Organizzazione Mondiale della Sanità per fermare un commercio crudele che ha messo in fortissimo pericolo la nostra salute. È possibile sottoscriverla a questa pagina web: wwf.it/illegaltrade