Martedì, 09 Aprile 2019

Un team internazionale. coordinato dall'Institut Català de Paleontologia Miquel Crusafont (ICP) e dal Dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza, ha ricostruito le abitudini alimentari dei mammiferi pleistocenici mediante l’analisi di denti fossili. I risultati dello studio forniscono nuove informazioni sulle conseguenze dei grandi cambiamenti climatici. La ricerca è pubblicata sulla rivista Quaternary Science Reviews

Le stagioni come le intendiamo noi oggi non sono sempre esistite. A svelarlo è un nuovo studio paleoambientale che, attraverso l’analisi di denti fossili, ha ricostruito le abitudini alimentari di diversi gruppi di erbivori vissuti nel Pleistocene, periodo durante il quale si è registrato un incremento del fenomeno della stagionalità climatica in seguito a una lunga glaciazione avvenuta circa 900.000 anni fa.

La ricerca, frutto di una collaborazione tra il laboratorio PaleoFactory del Dipartimento di Scienze della Terra e il Polo Museale Sapienza, l'Institut Català de Paleontologia Miquel Crusafont (ICP) e l'Università di Saragozza, ha fornito nuove informazioni sulle conseguenze dei grandi cambiamenti climatici sugli ecosistemi terrestri del continente europeo durante il Quaternario, il periodo più recente della storia geologica della Terra. I risultati sono pubblicati sulla rivista Quaternary Science Reviews.

Pubblicato in Geologia

La ricerca di un team del Dipartimento Biologia e biotecnologie Charles Darwin della Sapienza, in collaborazione con l’Università di Padova, è la prima a fornire dati ecologici sullo stato di conservazione di questi insetti, fondamentali per il mantenimento di una buona qualità ambientale nelle grandi metropoli. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista PLoS ONE

L'impatto delle città sulla biodiversità animale e vegetale è uno dei temi più studiati in ecologia. Il verde urbano è di vitale importanza per la conservazione della fauna selvatica all'interno delle città. In particolare gli insetti, tra gli organismi più adattabili all'urbanizzazione e presenti anche in zone urbane e inquinate, contribuiscono a servizi ecosistemici essenziali, come l'impollinazione e il controllo biologico di altri insetti dannosi. Il nuovo studio di Daria Corcos e Pierfilippo Cerretti del Dipartimento di Biologia e biotecnologie Charles Darwin, è il primo a fornire dati ecologici quantitativi sullo stato di conservazione di insetti parassitoidi a Roma, la metropoli più verde d'Europa. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista PLoS ONE.

Pubblicato in Ambiente

 

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