Non è solo la forma a rendere speciali le strutture marziane
Infatti, sono state osservate nel Cratere Gale, che ospitò – più di 3 miliardi di anni fa – un antico lago. Studi precedenti hanno riconosciuto che questo ambiente marziano è stato abitabile per milioni di anni, ossia le sue condizioni fisico-chimiche erano adatte alla vita. Conseguentemente, le strutture marziane non solo hanno una forma compatibile con la biologia, ma sono anche associate a depositi lacustri formatisi quando l’ambiente era adatto alla vita. In altre parole, le strutture a bastoncino sono legate al posto ed al momento giusto per la vita marziana.
Gli scienziati hanno scoperto la prima evidenza di vita extraterrestre?
Nonostante la schiacciante linea di evidenza, gli autori dello studio sono estremamente cautelativi a proposito. I dati disponibili non possono falsificare due spiegazioni non-biologiche per le strutture, ossia che si tratti di cristalli o riempimenti di fratture. Queste ipotesi sono state proposte informalmente da scienziati della NASA attraverso blog, laddove le strutture sono state un fenomeno virale su internet per la loro particolare morfologia. Il nuovo studio apre nuovamente l’acceso dibattito su queste enigmatiche strutture marziane, spalancando le porte ad una nuova frontiera nella ricerca astrobiologica.
Studio scientifico di riferimento
Andrea Baucon, Carlos Neto de Carvalho, Fabrizio Felletti and Roberto Cabella (2020). Ichnofossils, Cracks or Crystals? A Test for Biogenicity of Stick-Like Structures from Vera Rubin Ridge, Mars. Geosciences 2020, 10(2), 39; https://www.mdpi.com/2076-3263/10/2/39