“Dedicheremo ampio spazio soprattutto alle applicazioni dei nanomateriali nel settore medicale, studiati da team di ricerca multidisciplinari. Si parlerà ad esempio di ‘teranostica’, la capacità di svolgere contemporaneamente un’azione diagnostica e terapeutica nei tumori”, spiega Dino Fiorani, direttore dell’Istituto di struttura della materia (Ism) del Cnr di Roma, organizzatore e chairman della Conferenza con Elisabetta Agostinelli dell’Ism-Cnr e con Enrico Traversa, dell’Università di Tor Vergata. “Altra interessante applicazione è la ‘spintronica’ (o elettronica di spin) nei settori dell’energia, della tecnologia delle informazioni e della medicina. Anche nel settore dell’energia i nanotubi di carbonio trovano nuovissime applicazioni”.
La Conferenza si è articolata in 10 sessioni plenarie (vedi allegato) nelle quali hanno parlato illustri scienziati e in oltre 70 sessioni parallele sulle specifiche tematiche. Ecco alcuni degli interventi:
Samule D. Bader ha parlato di spin elettronici con proprietà quantomeccaniche, alternativi al silicio, che applicati a dispositivi quali telefoni cellulari, laptop, memorie magnetiche, videocamere consentono di trasmettere le informazioni senza corrente elettrica;
Maurizio Prato ha illustrato i nanotubi di carbonio per la riparazione di lesioni neuronali e a supporto di un catalizzatore per la generazione di idrogeno dalla scissione dell’acqua;
Giorgio Margaritondo ha spiegato le applicazioni delle nanotecnologie alla radiologia, con l’impiego dell’oro che, sotto forma di nano particelle, permette di rilevare ed ‘entrare’ nella singola cellula tumorale, attivando farmaci e uccidendo le cellule cancerogene;
Fernando Palacio parlato delle nanoparticelle magnetiche impiegate come agenti di contrasto nella risonanza magnetica nucleare per la diagnosi e la cura del tumore, che è possibile individuare quando è sviluppato a livello di poche cellule, cosa che non è possibile con le attuali tecniche diagnostiche.
Rosanna Dassisti
Ufficio Stampa Cnr