Le nuove frontiere della scienza e della tecnologia al centro dell’incontro che si è tenuto a Roma, presso il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e l’Università La Sapienza dal 13 al 17 settembre.

Nanoparticelle magnetiche come agenti di contrasto nella risonanza magnetica per la diagnosi e la cura precoce dei tumori, oro sotto forma di nanoparticelle che permette di ‘entrare’ nella singola cellula tumorale, nanotubi di carbonio per riparare lesioni neuronali e per generare idrogeno dalla scissione dell’acqua, spin per dispositivi elettronici che trasmettono informazioni senza corrente elettrica.
Le nuove frontiere della nanoscienza e nanotecnologia per le più diverse applicazioni sono state al centro della decima edizione della Conferenza Internazionale sui Materiali Nanostrutturati, che si è tenuta per la prima volta in Italia, a Roma, dal 13 al 17 settembre presso il Consiglio nazionale delle ricerche e presso l’Università La Sapienza. Hanno partecipato all’evento un migliaio di scienziati che hanno presentato per l’occasione i risultati più recenti e interessanti, selezionati dal Comitato Internazionale di Programma, ottenuti nei vari settori: dalla medicina e biotecnologie all’energia e ambiente, dalla fotonica alle tecnologie dell’informazione, dalla sensoristica alla dispositivistica elettronica e magneto-elettronica.

 

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