I PIANI SALVA-CRISI METTONO A RISCHIO L’AMBIENTE
Il WWF scrive al Fondo Monetario e alla Commissione Europea
Il WWF internazionale ha scritto al direttore del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, e al presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, per sostenere l’urgenza di soluzioni sostenibili, che contrastino la crisi finanziaria globale, al fine di preservare il capitale naturale, base imprescindibile di ogni attività economica di successo.
Nelle lettere, il WWF sottolinea che “la crisi, oltre a essere causata dalla cattiva gestione delle finanze nazionali, è il riflesso di un modello di sviluppo economico carente, costruito su consumi eccessivi e su un sovra-sfruttamento delle risorse naturali, con conseguente deficit ecologico, costantemente in crescita.”
La lettera del WWF si focalizza in particolare sul caso della Grecia ed evidenzia una serie di gravi ripercussioni ambientali derivanti dal programma di riassesto economico, approvato a marzo 2010 e co-finanziato dal Fondo Monetario Internazionale, dalla Commissione Europea e dalla Banca Centrale Europea. In particolare: la riduzione del “fondo verde” per la Grecia, che viene assorbito nel budget generale del Paese; la riduzione della regolamentazione dei permessi in campo ambientale; l’enfasi data a ingenti investimenti a fronte di discutibili verifiche ambientali; la legalizzazione di fatto di azioni illegali di sviluppo in aree protette; la vendita frettolosa e incontrollata di terreni pubblici; il sottodimensionamento di staff ambientale tra le autorità pubbliche; lo smantellamento di istituzioni di governance ambientale; il discutibile supporto a fonti di energie inquinanti, compreso il carbone.