Giovedì, 13 Maggio 2021

 


Un gruppo di studiosi sta testando, con risultati promettenti in termini di accuratezza, nuovi protocolli per l’analisi dei campioni biologici di più persone con singoli test: un approccio che potrebbe adattarsi ai controlli nelle scuole e in tutti quei contesti in cui sia necessario poter testare rapidamente un numero elevato di individui.
Nuove tecniche per realizzare efficaci screening di gruppo e aumentare così la capacità di analisi dei tamponi per la rilevazione del coronavirus SARS-CoV-2. È la sperimentazione che stanno realizzando studiosi del Dipartimento di Ingegneria dell'Energia Elettrica e dell'Informazione “Guglielmo Marconi” dell’Università di Bologna, dell’Unità Operativa di Microbiologia, afferente al Dipartimento Medicina Specialistica Diagnostica e Sperimentale ed attiva presso il Laboratorio Unico di Pievesestina dell'AUSL Romagna e dell’Istituto di Comunicazioni e Navigazione del Centro Aerospaziale Tedesco (DLR), con il supporto dell’azienda italiana COPAN, leader nella produzione di dispositivi per la gestione di campioni biologici.

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Giovedì, 13 Maggio 2021 11:49

Insieme per la prevenzione cardiovascolare


Il Cnr e la Siprec esportano in Europa un nuovo modo di informare gli alunni sulla sana alimentazione e sul corretto stile di vita da seguire per non incorrere in patologie cardiache. Il progetto "Doctors, teachers, students, film-makers, and journalists allied in cardiovascular prevention" è stato pubblicato sulla rivista Annals of Public Health and Research.
La Dieta mediterranea è considerata un regime alimentare ricco di effetti benefici per l’organismo. La diffusione del junk food e del consumo di cibi lontani dalla tradizione gastronomica italiana ha però allontanato molti giovani dall’assunzione dei prodotti tipici di questo stile alimentare. Ciò, inevitabilmente, predispone a fattori di rischio cardiovascolare, a partire dall’obesità già in età adolescenziale, problema per cui l’Italia ha il triste primato in Europa, con conseguente insorgenza in età adulta di molte patologie, quali diabete, infarto, ictus e alcuni tipi di tumore.

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Team di ricercatori internazionale scoprono una ridotta connettività tra specifici network cerebrali alla base delle psicosi post-partum.
La psicosi post-partum è una patologia rara ma estremamente grave che colpisce le donne nelle prime settimane dopo il parto. I sintomi sono variabili, e possono includere elazione del tono dell’umore (mania), depressione, confusione fino ad allucinazioni e deliri. Sebbene il disturbo colpisca solo una neo-mamma su 1000, la psicosi post-partum è più frequente nelle madri con una storia di disturbo bipolare o schizoaffettivo.
Il ruolo della connettività cerebrale non è stato ancora del tutto chiarito, ed al momento non ci sono marker biologici che possano aiutare a distinguere le donne che andranno incontro allo sviluppo della patologia da quello che non manifesteranno i sintomi. Lo studio Altered dynamics of the prefrontal networks are associated with the risk for postpartum psychosis: a functional Magnetic Resonance Imaging study condotto da ricercatori dall’Università di Padova in collaborazione con il King’s College di Londra, pubblicato nella rivista Translational Psychiatry, rivela come piccole differenze nella connettività cerebrale potrebbero offrire un segno precoce del rischio di psicosi post-partum nelle donne.

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In una ricerca condotta all’IFOM di Milano con la collaborazione dell’Università degli Studi di Milano e dell’Università degli Studi di Padova è stato identificato un meccanismo regolatore di caratteristiche epigenetiche trasversali a tutti i tipi di tumori al colon-retto esaminati. L’incidenza di questa patologia nel mondo occidentale è al secondo posto per diffusione e mortalità. Nello studio i ricercatori hanno utilizzato i cosiddetti “tumoroidi”, un modello sperimentale innovativo, ponendo con questo le basi per contrastare la farmacoresistenza sviluppando approcci terapeutici contro lo sviluppo di recidive. I risultati, recentemente pubblicati sull’autorevole rivista scientifica Nature Communications, sono stati ottenuti grazie anche al generoso sostegno di Fondazione AIRC.

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Secondo l'intesa tra Demanio, Sapienza, Tor Vergata e Tuscia, partirà un progetto per riqualificare Villa Caetani e il Casino Inglese, nel Borgo di Fogliano, destinandoli a nuove funzioni in chiave scientifico-culturale e in particolare alla creazione di un centro di ricerca applicata per la conservazione della biodiversità.
L'Agenzia del Demanio e le università Sapienza, Tor Vergata e Tuscia hanno firmato un’intesa istituzionale per la rifunzionalizzazione e la valorizzazione di due immobili di pregio storico-artistico all’interno della Riserva Naturale Unesco del Parco Nazionale del Circeo. Si tratta della prestigiosa Villa Caetani e del Casino Inglese, in consegna al Reparto per la Biodiversità dell’Arma dei Carabinieri Forestali nel Borgo di Fogliano, in provincia di Latina. L’accordo quadro prevede infatti la definizione di un progetto condiviso di valorizzazione secondo criteri gestionali e funzionalmente compatibili con gli utilizzi istituzionali già presenti nell’ambito del Borgo e con le prescrizioni di tutela paesaggistico-ambientale e storico-architettoniche esistenti.

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