“Nonostante la precisa causa all’origine della PCOS resti ignota”, spiega la professoressa Apa, “è stato recentemente ipotizzato che un intrinseco stato pro-infiammatorio pro-ossidativo, risultante da uno squilibrio tra l’eccessivo sviluppo di sostanze ossidanti in presenza di un limitato numero di difese antiossidanti, possa avere un ruolo nel determinare, mantenere e/o peggiorare le manifestazioni riproduttive e metaboliche osservate nelle donne con PCOS”. “La melatonina ha una documentata attività antiossidante e per tale motivo abbiamo deciso di utilizzarla nella nostra popolazione di giovani ragazze con PCOS”, afferma l’esperta. Nello studio sono state coinvolte 40 donne con il disturbo cui è stata somministrata melatonina ogni giorno per sei mesi. Dopo il periodo di trattamento le donne presentavano riduzione statisticamente significativa dei livelli di ormoni androgeni, regolarizzazione dei cicli mestruali, ripristino dell’ovulazione, riduzione di acne e irsutismo.
La melatonina potrebbe proteggere i follicoli dallo stress ossidativo, inducendo anche una corretta maturazione dell’ovocita. “Non a caso in precedenti studi è risultato che la melatonina si trova a concentrazioni elevate nel fluido follicolare”, conclude la professoressa Apa, “segno che ha una funzione fisiologica in questa sede”. “Il nostro studio è stato il primo a valutare l'effetto della melatonina sulle caratteristiche cliniche, ormonali e metaboliche delle donne affette da PCOS”, sottolinea la ginecologa Apa. “I nostri risultati mostrano come tale sostanza migliori in modo importante le irregolarità mestruali, l'iperandrogenismo biochimico e clinico che queste ragazze presentano”. La particolarità e la novità del nostro studio è che l’agente utilizzato per ottenere questa serie di notevoli miglioramenti clinici e biochimici è un integratore e non un farmaco, privo di effetti collaterali e quindi particolarmente gradito dalle ragazze trattate”, rileva Apa.
“In aggiunta a questo studio clinico”, aggiunge la professoressa Apa, “abbiamo appena concluso un lavoro di base sull’ovaio umano, dimostrando sia la presenza di recettori della melatonina su di esso, sia la secrezione di tale sostanza da parte dello stesso ovaio, sia la sua influenza positiva sulla produzione di ormoni steroidei da parte delle stesse ovaie. Tali risultati suggeriscono un ruolo importante della melatonina nella fisiologia ovarica”. “Essendo la melatonina considerata un integratore alimentare nella dose da noi utilizzata (2 mg/die), non sono necessarie autorizzazioni per il trattamento della sindrome”, sottolinea l’esperta. È però chiaro che, pur trattandosi di un integratore, “la sua somministrazione per il trattamento della sindrome dell’ovaio micropolicistico deve essere sempre e unicamente valutata e decisa da uno specialista”, conclude.