Lo scopo della rete è supportare la ricerca sull'attuale pandemia, mettendo in comune risorse, metodi e dati per affrontare anche emergenze future. Alcuni degli ambiti in cui la MS può generare informazioni di vitale importanza sono la composizione strutturale del virus, i biomarcatori di esposizione, il rilevamento di materiale virale direttamente da superfici e molti altri. In Italia è nato il Gruppo italiano COVID19 MS coalition, che vede attualmente impegnati 15 laboratori di diverse Università e Centri di Ricerca, tra cui il Laboratorio di Farmacologia Clinica e Farmacogenetica dell’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino, diretto dal Prof. Antonio D'Avolio del Dipartimento di Scienze Mediche di UniTo, e l'Unità di Spettrometria di Massa dell'Università di Torino, diretta dal Prof. Claudio Medana del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze della Salute.
Questo team è già operativo e sta scambiando idee e informazioni. Alcuni laboratori stanno già effettuando attività sperimentali sul COVID-19. Il Gruppo è immediatamente disponibile a collaborare con qualunque soggetto istituzionale che volesse interagire con i rispettivi laboratori e Istituti. "Questo Gruppo – dichiara il Prof. Antonio D’Avolio – si è venuto a creare per mettere a disposizione della comunità scientifica strumentazione, come gli spettrometri di massa, e know-how utile per studi di metabolomica, identificazione di marker o simili nell'ambito della malattia da Covid-19. Si tratta di un'opportunità che speriamo possa essere colta dai clinici e dalle istituzioni a cui ci rivolgiamo"
Ulteriori informazioni, nonché la lista di tutti i laboratori partecipanti, sono disponibili sul sito www.imass.it