SINTOMI
La cataratta senile può presentare diversi stadi di evoluzione. Allo stadio iniziale (incipiente) la cataratta è spesso asintomatica, in certi casi però il cristallino può subire una variazione dell'indice di rifrazione che determina la comparsa di difetti refrattivi prima assenti, quali una leggera ipermetropia o una miopia tendenzialmente progressiva (miopia d'indice); in questi casi la prescrizione di occhiali da vista può essere sufficiente a risolvere il problema. Man mano che la cataratta progredisce si presentano sintomi quali offuscamento della visione, visione sbiadita, percezione alterata dei colori, perdita di contrasto, aumentata sensibilità alla luce, abbagliamento, difficoltà nella visione notturna, necessità di maggiore illuminazione durante la lettura, visione sdoppiata.
Tali sintomi progrediscono nel tempo insieme alla cataratta. Allo stadio più evoluto (brunescente), il grado di opacizzazione del cristallino diventa tale da determinare un notevole impedimento al passaggio della luce all'interno dell'occhio che può ulteriormente evolvere (cataratta nigra) e determinare una condizione di vera e propria cecità.
DIAGNOSI
Gli esami strumentali necessari durante una visita oculistica approfondita per diagnosticare ed in caso stabilire il giusto momento in cui sottoporsi all'intervento chirurgico di cataratta sono: lo IOL Master che fornisce vari parametri anatomici come la lunghezza del bulbo oculare e la profondità della camera anteriore (cioè la distanza tra cornea e cristallino), nella quale si dovrà accedere con gli strumenti chirurgici durante l'intervento, la Pentacam (topografia,pachimetria, biometria no-contact) che misura lo spessore, la curvatura della cornea e la struttura anatomica angolare, l'ecografia A-Scan che serve a valutare la grandezza e la durezza del cristallino, la tomografia a coerenza ottica (OCT) ad alta risoluzione che analizza ogni singolo strato retinico per vedere che non ci siano patologie retiniche prima dell'intervento chirurgico, che potrebbero complicarsi per un effetto infiammatorio legato alla sua esecuzione nel periodo post operatorio, ed infine l'ecografia B-Scan che mostra se il cristallino è ben posizionato e adesso per tutti i suoi 360° all'apparato sospensore (zonula) del corpo ciliare e se non esistono al momento dell'intervento trazioni vitreo retiniche tali da costituire un fattore di rischio accessorio.
Per approfondire il trattamento : (link) https://romevisionclinic.com/patologie-e-trattamenti/le-cataratte/cataratta-senile/