2) Il dilemma dell’albero: vero o finto?
Per l’albero la cosa migliore sarebbe sempre addobbare piante che già possediamo o acquistare un sempreverde nostrano (ginepro, corbezzolo, agrume) che ben si adatti ai nostri ambienti. Se invece vogliamo l’abete, acquistiamolo in un vivaio locale, controllando la provenienza e la presenza di un idoneo pane di terra con radici vitali. Trattiamolo con cura e dopo le feste trasferiamolo in un vaso più grande, posizionato in una zona fresca e umida del terrazzo o del giardino. I più creativi potranno optare invece per un albero “fai da te” con materiali di riciclo o di recupero. Per gli addobbi, scegliamo decorazioni di vetro, legno, oppure di pasta di sale colorata, magari da realizzare con i bambini. Un’altra soluzione è la frutta secca, il marzapane o le catenelle di popcorn che, trascorso il Natale, potremo mettere sul terrazzo per rifocillare gli uccelli infreddoliti bisognosi di cibo.
3) Luminarie “salva-clima”
Per le luminarie meglio preferire luci a led, evitando quelle ad incandescenza. Le lampadine a led sono un po’ più costose delle altre, ma consumano meno e durano di più con un sicuro ammortizzamento nel tempo dell’investimento grazie anche ad un risparmio in bolletta di circa il 40%. Consumare meno energia vuol dire meno emissioni di CO2 nell’atmosfera. Sono inoltre più sicure in quanto generano poco calore, minimizzando il rischio di incendi dovuti al surriscaldamento.
4) Corsa ai regali, ma senza auto!
Per gli acquisti natalizi, meglio spostarsi a piedi, in bici o con i mezzi pubblici. Diminuirà lo stress, il traffico, il parcheggio in doppia fila e anche il nostro impatto ambientale. Se proprio non possiamo fare a meno dell’automobile, stiliamo una buona lista e condividiamo con qualche amico l’uscita per lo shopping natalizio: ci aiuterà ad ottimizzare gli spostamenti.
5) I regali migliori sono quelli che pensano al Pianeta
Dall’abbigliamento alla cartoleria, dai giocattoli al cibo, il WWF ha stilato una lista di consigli per aiutarci ad acquistare questi prodotti in maniera consapevole: leggiamo con attenzione le etichette dei vestiti e scegliamo le certificazioni bio per i tessuti naturali. Facciamo lo stesso per i giocattoli, che per essere sicuri e sostenibili. Se quest’anno abbiamo voglia di fare un regalo solidale insieme al WWF basta visitare il sito pandagift e scegliere uno dei prodotti che sostengono i progetti di conservazione dell’Associazione, oppure adottare una specie in via d’estinzione su wwf.it/adozioni, partecipando alla campagna WWF “A Natale mettici il cuore”. Un pensiero come questo non solo farà felice la persona che lo riceve ma anche la natura.
6) Pranzo e cenone sostenibile? Si può!
Prepariamo un pranzo di Natale con poca carne e ricco di prodotti locali. Nella tradizione italiana esistono piatti vegetariani in grado di soddisfare anche i palati più esigenti ed evitiamo quindi prodotti come il paté di fegato d’oca, che comporta enormi sofferenze agli animali o l’agonia delle aragoste. Il cenone facciamolo “leggero” almeno per il mare: no a pesce spada, gamberi tropicali, bianchetti (piccoli di sardine, alici e alacce), anguilla e le sue larve, merluzzo bianco o baccalà, puntiamo su specie di stagione e facciamoci aiutare dalla guida pescesostenibile.it. Le specie neglette sono pesci meno conosciuti – e meno cari! – di tonno, salmone o dentice ma altrettanto saporiti e a basso impatto ambientale. Quindi perché non provare il sugarello, lo zerro, il tonnetto alletterato, il tombarello, la lampuga, la ricciola e la triglia di scoglio? Vanno bene anche molluschi come vongole, cozze e ostriche; tra i crostacei il gambero bianco (se proveniente dal Mediterraneo occidentale e dall’Adriatico) e la pannocchia.
7) Il Natale sprecone non piace a nessuno
Cerchiamo di ridurre gli sprechi, soprattutto a tavola: stiamo attenti a conservare bene quello che acquistiamo e a non buttare quello che avanza: evitiamo le pellicole e usiamo un bel contenitore riutilizzabile con il suo tappo. Nel fare la spesa per i nostri menù preferiamo quanto più possibile prodotti sfusi, riducendo gli imballaggi di prodotti che andremo a consumare subito. nell’apparecchiare, evitiamo le stoviglie in plastica usa e getta (sono ormai vietate, quindi meglio abituarsi!), se abbiamo davvero tanti ospiti e non bastano neanche 2 servizi spaiati (la moda del momento) optiamo per quelle in carta o bioplastica compostabili che possono essere smaltite (anche sporche) con gli scarti alimentari. Infine non sprechiamo il nostro tempo: passiamo delle feste serene, divertiamoci con un occhio sempre al Pianeta.
8) Pulizie green anche durante le feste
Avere la casa pulita è un tema prioritario per il benessere ma, per farlo, non è necessario utilizzare prodotti che danneggino il Pianeta e inquinino l’aria della nostra casa. Molti prodotti per la pulizia della casa possono essere sostituiti con i famosi “rimedi” della nonna, il bicarbonato, l’aceto e il limone sono degli ever green molto efficaci. Per quei detersivi irrinunciabili, sperimentiamo il refill che riduce la quantità di imballaggi, rispettiamo sempre le dosi di utilizzo e areiamo frequentemente la casa per ridurre gli inquinanti. Alcune bellissime piante d’appartamento possono dare oltre ad un tocco di natura, anche un contributo per migliorare la qualità dell’aria delle nostre stanze.
9) Le luci creano atmosfera, ma ricordiamoci di spegnerle!
Spegnere le luci quando ci si sposta da una stanza all’altra è fondamentale, come lo è staccare i dispositivi elettrici ed elettronici in standby è un modo per risparmiare energia. Dai computer alle macchinette per il caffè, abbiamo la casa piena di accessori che non vengono mai spenti né staccati e che di fatto continuano a consumare elettricità anche in standby. Basta un piccolo gesto, staccare una presa dalla corrente, per fare qualcosa che avrà un impatto, in positivo sulle nostre tasche e sul pianeta. Facciamo lo stesso anche con le luci del nostro albero di Natale!
10) Belli, ma con stile!
Anche la beauty routine ha il suo impatto sulla natura. Usiamo dischetti struccanti lavabili e riutilizzabili in cotone o in fibra di bambù, cosmetici ricaricabili con packaging riciclabile e prodotti quanto più possibile green per diminuire il nostro impatto ambientale. Festività richiamano look scintillanti e sgargianti, ma ricordiamoci che i glitter di ombretti, matite e creme non sono altro che minuscole microplastiche: mettiamoli con parsimonia. Oggi in commercio esistono anche glitter biodegradabili che potrebbero essere un’ottima soluzione.