Venerdì, 05 Giugno 2020


Un nuovo studio del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie Charles Darwin della Sapienza ha valutato l’impatto delle attività umane sull’estinzione locale dei mammiferi negli ultimi 50 anni. Solo poche specie sono riuscite a trarre vantaggio dalla convivenza con l’uomo colonizzando nuove aree. Il lavoro è pubblicato su Nature Communications
L'impatto delle attività umane sull'ambiente, che ha avuto un notevole incremento a partire dagli anni ‘70 del secolo scorso con la terza rivoluzione industriale, sta alterando sensibilmente i processi ecologici alla base della vita sulla Terra.

Uno degli effetti principali dell’intensificarsi delle attività antropiche è la progressiva scomparsa di alcune specie autoctone, con risvolti drammatici sugli equilibri ecosistemici a esse associati. I mammiferi, in particolare, sono stati oggetto di importanti diminuzioni, con il 25% delle specie viventi ritenuto oggi a rischio di estinzione.

Pubblicato in Zoologia
Venerdì, 05 Giugno 2020 08:24

I buchi neri come fari sulla materia oscura


Una nuova luce sulla strada della ricerca della materia ultraleggera dell’Universo arriva dai buchi neri. È quanto suggerisce lo studio del Dipartimento di Fisica della Sapienza pubblicato sulla rivista Physical Review Letters. 


Le osservazioni sulla cosiddetta materia oscura del nostro Universo sono sempre più numerose e significative, ma sono ancora tante le incognite in questo affascinante campo della fisica moderna.La particella elementare massiccia più leggera conosciuta in natura è il neutrino, con una massa qualche milione di volte più piccola di quella di un elettrone. Alcuni modelli di materia oscura hanno però suggerito l’esistenza di particelle elementari anche molto più leggere, le cui masse che possono essere miliardi di volte più piccole di quella di un neutrino. Rilevare queste sfuggenti particelle è impossibile sulla Terra, a causa delle loro debolissime interazioni con la materia “conosciuta”, cosiddetta ordinaria.

Pubblicato in Fisica


Ludwig-Maximilian-Universitaet (LMU) in Munich researchers have discovered a hitherto unknown molecular function of a specific microRNA that preserves integrity of the endothelium and reduces the risk of atherosclerosis.

Short RNA molecules known as microRNAs (miRNAs) play a vital role in the regulation of gene expression. Anomalies in miRNAs expression and function have been implicated in pathological processes, such as the development of chronic diseases like atherosclerosis. The regulatory functions of miRNAs usually take place in the cytoplasm, where they interact with target RNA transcripts to inhibit their translation into protein or promote their decay. However, Professor Christian Weber’s group in the Institute for Cardiovascular Prevention (IPEK) at the LMU Medical Center has now described an exceptionally different mode of action. By investigating a miRNA named miR-126-5p, Weber’s team demonstrates that this molecule can unexpectedly be transferred into the cell nucleus and, by simply interacting with it, suppresses the activity of an enzyme, named caspase-3, which is responsible for killing the cell by programmed cell death. In this way, the molecule protects vascular integrity and reduces the extent of atherosclerotic lesions.

Pubblicato in Scienceonline


 


According to the first world report on vision published by the WHO in 2019, a third of the planet’s population suffers from myopia, and around 400 million people suffer the most harmful version of the disease: high myopia. Data shows a continued worldwide increase in recent years, reaching an 18% increase in Europe. In fact, in Spain it is the main cause why people become a part of the National Organisation for Blind Spanish People (ONCE, in Spanish). High myopia is a visual pathology that frequently makes the patient more likely to suffer complications such as retinal detachment, glaucoma, macular haemorrhage or cataracts, among others, thus representing one of the main causes of visual impairment and blindness. Researchers from the Biomedical Sciences Institute of the CEU UCH university have been able to prove, for the first time, the relevance of oxidative stress and growth factors in the development of high myopia, in a study that has just been published in international journal Frontiers in Physiology.

Pubblicato in Scienceonline


Grazie ad un sistema portatile per la circolazione extracorporea- usato solo in 3 centri in Italia- è stato possibile prolungare la conservazione dell’organo prelevato in attesa dell’esito di esami istologici imprevisti ma necessari per confermare l’idoneità al trapianto. 7 trapianti di cuore a Niguarda da inizio anno di cui 4 nei mesi dell’emergenza Covid19. 

 

A Niguarda è stato realizzato un trapianto cardiaco con l'utilizzo di un macchinario speciale dedicato al trasporto del cuore (disponibile solo in 3 centri in Italia) e che permette di allungare i tempi di permanenza dell'organo fuori dal corpo. L'allungamento dalle 4 ore consuete alle 6, come è successo in questo caso, ha permesso al laboratorio dell'Anatomia Patologica di completare tutta una serie di analisi necessarie e impreviste per cui si è ottenuto il via libera all'utilizzo dell'organo. “Questo “bonus” di 2 ore in più ci ha permesso di utilizzare l'organo resosi disponibile presso l'ospedale di Varese. Al momento del prelievo, infatti, ci si è accorti della presenza di un nodulo sospetto per tumore nel polmone del donatore - spiega Claudio Russo, Direttore della Cardiochirurgia-. Il che se confermato, avrebbe impedito il trapianto.

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"Occorre procedere nel difficile percorso di decarbonizzazione intervenendo con investimenti importanti stimati in 130 mila miliardi di dollari per avviare e diffondere l'uso delle energie rinnovabili: dal solare, all'eolico fino al geotermico per innescare un processo virtuoso che ci consenta entro il 2050, a livello globale, di tagliare il 70% delle emissioni di anidride carbonica". Queste le parole di Vincenzo Giovine, Vice Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi e Coordinatore della Commissione "Ambiente" del CNG, alla vigilia della Giornata mondiale dell'ambiente, proclamata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1972. Il tema per l'edizione 2020 è "È il momento per la Natura", dedicato alla biodiversità e al rischio di estinzione di circa 1 milione di specie viventi, su un totale stimato di circa 8.7 milioni.

Anche quest'anno il 5 giugno il Consiglio Nazionale dei Geologi, sempre attento alle tematiche ambientali, aderisce all'iniziativa. "La giornata mondiale dell'ambiente costituisce un'occasione importante – spiega Giovine - per ribadire la necessità di un cambiamento ambientale radicale improntato ad una gestione sostenibile delle risorse al fine di tutelare il futuro del pianeta e delle specie viventi".

Pubblicato in Ambiente
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