La molla biocompatibile stampata in 4D ispirata al mondo vegetale
Simile ai viticci delle piante, è in grado di contrarsi e torcersi seguendo le variazioni delle condizioni ambientali; composta da materiali polimerici di origine naturale, potrebbe trovare applicazioni nel campo biomedicale.
Un gruppo di ricerca tutto italiano, che ha coinvolto anche studiosi dell’Università di Bologna, ha ideato una molla composta da materiali di origine naturale in grado di contrarsi e torcersi al variare della temperatura e del livello di umidità. Queste strutture – presentate sulla rivista Advanced Funcional Materials – sono biocompatibili e potrebbero quindi essere utilizzate, ad esempio, come supporti intelligenti nel campo della medicina rigenerativa o come dispositivi per la chirurgia intestinale.
Ritornato alla luce un tratto della antica Via Latina a Roma
Un risultato raggiunto grazie alla collaborazione tra Sapienza e Roma Tre con il Parco Archeologico dell’Appia Antica durante le attività di scavo
Un tratto dell’antica Via Latina è ritornato alla luce nel settore più meridionale della Villa di Sette Bassi a Roma Vecchia, l’estesa area archeologica caratterizzata da resti imponenti compresa tra la via Tuscolana, il Parco degli Acquedotti e il quartiere di Lucrezia Romana. Il ritrovamento è avvenuto la scorsa settimana nell’ambito delle ricerche condotte da tempo su un nucleo edilizio in netto distacco dal settore più monumentale dei resti, dislocato nella zona meridionale dell’area archeologica.
Coffee and the Effects of Climate Change
A collaborative study looks at how changing climate conditions might be affecting the taste, aroma, and overall quality of coffee.
Whether you prefer notes of berry and citrus or chocolate and nuts, dark roast or light, a good cup of coffee can be a simple pleasure. You probably would notice if some of your morning brew’s brightness disappeared, or if the familiar fruity aroma dulled a little. Changes like these might not stem from when the beans were roasted or ground, but from growing conditions.
Coffee is grown on more than 27 million acres across 12.5 million largely smallholder farms in more than 50 countries. Many coffee-producing regions are increasingly experiencing changing climate conditions, whose impact on coffee’s taste, aroma, and even dietary quality is as much a concern as yields and sustainability.
A new research review says that coffee quality is vulnerable to shifts in environmental factors associated with climate change. The review, led by researchers from the Friedman School of Nutrition Science and Policy at Tufts and Montana State University, also finds that some current adaptation strategies to combat these effects provide hope for positive outcomes.
Uno studio preclinico coordinato dalla prof.ssa Ghiglieri – Università San Raffaele Roma evidenzia che la Stimolazione magnetica transcranica nel parkinsonismo sperimentale migliora i sintomi motori e contrasta le alterazioni dei neuroni striatali
Uno studio preclinico, utilizzando un modello animale di malattia di Parkinson, ha dimostrato che con una singola esposizione della durata di pochi minuti di stimolazione magnetica transcranica (TMS) è possibile migliorare i sintomi motori e contrastare le alterazioni dei neuroni striatali che mostrano una riduzione delle loro connessioni, tipica della fase sintomatica iniziale della malattia.
Lo studio, coordinato dalla professoressa Veronica Ghiglieri, dell’Università Telematica San Raffaele Roma, ha utilizzato tecniche di elettrofisiologia e immunoistochimica e per la prima volta ha osservato una risposta di tipo strutturale alla stimolazione con TMS, tecnica non invasiva già clinicamente sperimentata per diverse patologie, per la quale erano stati riportati finora solo effetti nella funzione.
La ricerca, finanziata da un grant del “Fresco Parkinson Institute to New York University School of Medicine and The Marlene and Paolo Fresco Institute for Parkinson's and Movement Disorders” e da un grant del Ministero della Salute, ha individuato un meccanismo responsabile degli effetti positivi della stimolazione: si tratta del contributo funzionale di una specifica subunità del recettore NMDA, che conferisce ai neuroni parzialmente danneggiati una nuova capacità di rispondere agli stimoli. Questa tipologia specifica di subunità si trova prevalentemente nelle prime fasi dello sviluppo, in neuroni giovani, ricchi di connessioni immature ma dall’elevata capacità plastica. Il gruppo ha evidenziato che, sebbene i soggetti trattati fossero in età adulta, in seguito al trattamento con TMS, si poteva osservare un aumento significativo di nuove connessioni tipiche della fase giovanile.
Orologio biologico interno e ritmi circadiani: uno studio approfondito dei microorgani fornisce preziose indicazioni sul loro funzionamento
Lo studio è stato condotto dal Prof. Nicola Elvassore (VIMM e Università di Padova), dalla Dott.ssa Onelia Gagliano e dal Prof. Joseph Takahashi e si è avvalso della lunga e consolidata collaborazione tra Università di Padova e l’UT Southwestern di Dallas, oltre che del supporto della Fondazione Umberto Veronesi.
La nostra vita è scandita da un orologio interno, un vero e proprio "timer" che adatta con estrema precisone la nostra fisiologia alle diverse fasi della giornata, regolando funzioni come i livelli ormonali, il sonno, la temperatura corporea e il metabolismo. L’equilibrio tra l’orologio biologico interno e le abitudini quotidiane, come l’orario dei pasti e l’esercizio fisico, garantisce la salute dello stato fisico e psichico di una persona, di contro un disallineamento aumenta il rischio di insorgenza di malattie, come diabete e tumori.