La partecipazione di Samantha Cristoforetti all’equipaggio della spedizione ISS 42/43 conferma il ruolo di primo piano che il nostro Paese ha nel settore spaziale e, in particolare, nell’attività di ricerca sulla Stazione Spaziale Internazionale. Ora che la costruzione della Stazione è terminata, è iniziata la fase di utilizzo a tempo pieno di questo avamposto spaziale dell’umanità. L’attività degli astronauti è quindi focalizzata principalmente sull’attuazione del piano di ricerca e sperimentazione multinazionale e multidisciplinare programmato anche con l’utilizzo delle diverse strumentazioni presenti a bordo, alcune delle quali di realizzazione italiana.
L'ASI, unica agenzia spaziale nazionale in Europa ad aver accesso diretto alle risorse di utilizzazione della ISS, ha selezionato e sta sviluppando per la missione di Futura otto progetti di ricerca scientifica e dimostrazione tecnologica italiani, che verranno svolti dalla nostra astronauta nei suoi sei mesi di permanenza a bordo della ISS: cinque progetti saranno dedicati allo studio di vari aspetti della fisiologia umana in condizioni di assenza di peso, due effettueranno analisi biologiche su campioni cellulari portati in microgravità; verrà infine portato e sperimentato a bordo della ISS un dimostratore per un processo di produzione automatizzato per la realizzazione di oggetti 3D in assenza di gravità (stampa 3D). I progetti sono stati ideati da Università, centri di ricerca, aziende e PMI italiane, e selezionati dall'ASI con i Bandi nazionali di Volo Umano per la utilizzazione della ISS.
Per sei mesi Cristoforetti lavorerà sulla Stazione Spaziale e uno dei suoi compiti principali sarà stare ai comandi del braccio robotico: “Catturerò i veicoli carichi di rifornimenti che arrivano alla Stazione Spaziale e che non si agganciano automaticamente”.
Chiara Di Mizio