Il velivolo sperimentale IXV (Intermediate eXperimental Vehicle), realizzato da Thales Alenia Space per conto dell’Agenzia Spaziale Europea, è pronto: dopo la campagna di test finale, sarà spostato a Kourou, in Guyana francese, e da lì partirà a ottobre.
È stato presentato alla stampa il 21 marzo a Torino, la città spaziale italiana per eccellenza, presso la sede di Altec, il cui Mission Control Center seguirà tutte le operazioni e dove affluiranno i dati della missione.
L’Italia, attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana, partecipa al progetto IXV con un contributo determinante, fornendo assistenza tecnica e contribuendo sia al segmento di terra, con i servizi della base di Malindi, sia al controllo della missione, con i propri equipaggiamenti messi a disposizione del Mission Control Center di Altec. In termini economici, “l'Agenzia Spaziale Italiana contribuisce per circa 80 milioni su un costo complessivo di circa 200 milioni”, ha dichiarato Arturo De Lillis, responsabile dell’Unità Lanciatori e Trasporto Spaziale di ASI.
IXV è il primo velivolo europeo sviluppato con struttura simile a quella di uno shuttle, che l’Europa porta sulla rampa di lancio: finora lo hanno realizzato solo americani, russi e cinesi. La missione avrà una durata complessiva di circa 1 ora e 40 minuti: Vega porterà IXV in orbita fino a 412 chilometri di quota, successivamente inizierà a scendere verso la Terra, raggiungendo la velocità di 7,7 chilometri al secondo. Infine, effettuerà lo splash down nell’Oceano Pacifico rimanendo a galla grazie a quattro palloni e verrà messo in sicurezza da una nave di recupero appositamente attrezzata. I dati raccolti da IXV saranno fondamentali per la costruzione dei sistemi di rientro futuri e per lo svolgimento di attività nello spazio, quali recupero di detriti e trasporto di rifornimenti e astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Chiara Di Mizio