Presentazione del libro “MIO GIUDICE" di Alessandro Giordano

Redazione 03 Giu 2025


 

 di Alessandro Giordano (magistrato di sorveglianza)

 IntervengonoStefano Ricca, già direttore penitenziario Fabio Rocca, ex detenuto

ModeraRoberto Monteforte, giornalista e volontario presso Rebibbia

 Sarà presente l’autore

Martedì 10 giugno ore 19,30

Presso la Cripta Parrocchia di San Saturnino Via Avigliana 3, Roma
 

 

"Mio Giudice": Un Viaggio Intimo nella Giustizia e nell'Umanità

Nel panorama editoriale contemporaneo, emergono opere che, più che raccontare una storia, invitano a una profonda riflessione sulla natura umana e sui sistemi che la governano. "Mio Giudice" si inserisce perfettamente in questo filone, distinguendosi come un testo capace di esplorare le complesse dinamiche del diritto, della morale e, soprattutto, dell'essere umano al centro del processo giudiziario.
Il libro non è solo un resoconto, ma un'immersione nelle sfumature più intime di chi si trova a esercitare una delle professioni più gravose e delicate: quella del giudice. L'autore riesce a trasmettere al lettore non solo le sfide legali, ma anche il peso emotivo e morale che ogni decisione comporta. Le pagine di "Mio Giudice" svelano il lato umano della giustizia, mostrando come dietro ogni sentenza ci siano vite, destini e, non di rado, un profondo conflitto interiore.

 

 

La Sottile Linea tra Legge e Coscienza

Uno degli aspetti più affascinanti dell'opera è la capacità di mettere in luce la sottile linea di confine tra l'applicazione rigida della legge e le istanze della coscienza individuale. Il giudice, nel racconto, non è una figura imparziale e distaccata, ma un individuo che lotta con la responsabilità delle sue scelte. Questo conflitto interno è reso con una sensibilità che permette al lettore di immedesimarsi, comprendendo la solitudine e la gravità di chi è chiamato a decidere sulla libertà, sulla colpa o sull'innocenza altrui.

L'autore utilizza un linguaggio chiaro ma evocativo, capace di rendere accessibili concetti giuridici complessi e di trasformarli in spunti di riflessione universali. "Mio Giudice" ci spinge a interrogarci sul significato profondo della giustizia, sulla sua capacità di essere strumento di riparazione o, talvolta, di ulteriore sofferenza.

 

Un Ritratto Autentico

Attraverso aneddoti, riflessioni personali e, talvolta, veri e propri dilemmi etici, il libro dipinge un ritratto autentico della professione. Non ci si limita a descrivere il "fare giustizia", ma si indaga il "sentire la giustizia". Viene evidenziato come il giudice debba bilanciare la fredda logica delle norme con l'empatia necessaria per comprendere le complessità delle situazioni umane.

"Mio Giudice" è un libro consigliato non solo a chi è interessato al mondo della legge, ma a chiunque desideri esplorare le profondità della responsabilità umana, il potere delle decisioni e il costante confronto tra la legge scritta e la legge non scritta che risiede in ogni coscienza. È un invito a guardare oltre la toga, per scoprire l'uomo che c'è sotto, con tutte le sue fragilità e la sua ricerca incessante di equilibrio.

 

Ultima modifica il Martedì, 03 Giugno 2025 11:57
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