Non solo acqua: al centro della terra ci sono anche metano e idrogeno molecolare
Foto a - Microfotografia del diamante studiato – foto Margo Regier
Lo studio pubblicato su «Nature» conferma per la prima volta che le placche tettoniche penetrano nel mantello seguendo talvolta percorsi non lineari.
La scoperta potrebbe contribuire anche a comprendere l’origine dei terremoti profondi e di grande magnitudine. I diamanti super profondi, quelli estremamente rari che si formano a profondità da 300 fino a 1000 km all’interno del mantello terrestre, sono vere e proprie capsule inerti capaci di trasportare “frammenti” di terra profonda fino alla superficie terrestre senza quasi alcuna alterazione chimica.
L’articolo dal titolo "Extreme redox variations in a superdeep diamond from a subducted slab", che ha come prima firma Fabrizio Nestola del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova con il contributo di Luca Bindi del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze e pubblicato su «Nature» dal team di ricerca internazionale – a cui hanno partecipato anche l’Università canadese di Alberta, la tedesca di Bayreuth, l’americana Northwestern University e l’inglese University of Glasgow – descrive la composizione di un diamante davvero unico e sensazionale.
Caccia, a Roma auto colpita dal proiettile di un cacciatore
WWF: “NON CHIAMATELI INCIDENTI, LE NUOVE NORME AUMENTANO I RISCHI PER LA SICUREZZA PUBBLICA”
Nei giorni scorsi in località Fonte Nuova, in provincia di Roma, un cacciatore ha esploso un colpo di fucile dalla finestra di casa colpendo un’auto di passaggio, fortunatamente senza conseguenze per gli occupanti. Questa notizia non riguarda un caso isolato ma si inserisce in un elenco sempre più lungo, che comprende ferimenti, uccisioni e danneggiamenti connessi allo svolgimento dell’attività venatoria che ogni anno si verificano nel nostro Paese.
Così come accaduto durante tutto il 2022, già dai primi giorni del 2023 si sono verificati numerosi eventi, anche dagli epiloghi tragici: in Abruzzo il 6 gennaio ha perso la vita un uomo di 64 anni, in Calabria l’8 gennaio un cacciatore di 61 anni è stato ferito all’addome, nel Lazio lo scorso 9 gennaio un cinquantenne ha subito l’amputazione di due dita dopo avere ricevuto un colpo di fucile al piede.
La terapia intelligente che “spegne” i tumori
Nell'immagine stilizzata curata dall’illustratrice Laura Seclì, gli AptaDiR sono rappresentati come esche d'oro di un tesoro nascosto, capaci di arrestare e prevenire l'assedio dei granchietti (metaforicamente cellule tumorali) alla meravigliosa città sommersa (metaforicamente espressione della vita umana).
Ridurre la crescita dei tumori tramite molecole di RNA in grado di controllare le alterazioni genetiche delle cellule malate e correggerne i difetti: è il risultato di uno studio internazionale al quale ha partecipato anche l’Italia con tre istituti del Consiglio nazionale delle ricerche. La ricerca pubblicata su Nature Communications.
Ridurre la crescita dei tumori tramite molecole di RNA in grado di controllare le alterazioni genetiche delle cellule malate e correggerne i difetti: è il risultato di uno studio internazionale che in Italia è stato finanziato da Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, Fondazione Cariplo, MIUR, MEF e Regione Campania, al quale hanno partecipato studiosi del Consiglio nazionale delle ricerche -Istituto di ricerca genetica e biomedica (Irgb), Istituto per l’endocrinologia e l’oncologia (Ieos), Istituto di biostrutture e biommagini (Ibb)- e dell'Università del Piemonte Orientale in collaborazione con colleghi di prestigiose istituzioni statunitensi -il Cancer Research Institute del Beth Israel Deaconess Medical Center e Harvard Medical School di Boston, il Department of Cancer Biology and Molecular Medicine del Beckman Research Institute al City of Hope Medical Center (Duarte, California)- e l’Università di Singapore.