Pesticidi, nuovo report di Greenpeace: nei lime brasiliani venduti in UE, cocktail di sostanze tossiche
Un nuovo rapporto di Greenpeace dal titolo “Lime ai pesticidi. Un cocktail tossico: l’accordo commerciale EU-Mercosur” denuncia la presenza di diversi residui di pesticidi sui lime prodotti in Brasile e venduti nell’Unione Europea. Un laboratorio accreditato e certificato ha analizzato 52 campioni di lime acquistati in supermercati e mercati all’ingrosso in Italia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna e Svezia, trovando residui di pesticidi in tutti i campioni tranne uno.
Metà dei pesticidi rintracciati sono considerati altamente pericolosi (HHP)[1], in quanto presentano un rischio elevato per la salute umana, gli animali o l’ambiente. I pesticidi trovati – tra cui l’erbicida glifosato e gli insetticidi imidacloprid e cipermetrina – sono venduti soprattutto da aziende europee in Brasile, uno dei principali consumatori di pesticidi a livello mondiale. Tra i pesticidi presenti nei lime, ve ne sono alcuni non approvati o vietati nell’UE che però vengono venduti all’estero e tornano sulle nostre tavole sotto forma di residui. I principi attivi non autorizzati sono stati rintracciati più comunemente nei lime acquistati in Germania e in Italia, i quali contenevano anche il maggior numero di pesticidi considerati altamente pericolosi.