Intrappolare la luce, un nuovo paradigma della fotonica
Gruppo Cnr-Isasi: a sinistra Chiara Schiattarella; a destra, Gianluigi Zito,Vito Mocella e Silvia Romano
Uno studio internazionale che ha coinvolto, per l’Italia, l’Istituto di scienze applicate e sistemi intelligenti del Consiglio nazionale delle ricerche, apre nuove strade per intrappolare e convertire l’energia della luce. La ricerca, pubblicata su Nature, potrebbe favorire sviluppi nella tecnologia quantistica, nell'imaging ad alta risoluzione e nei dispositivi fotonici
Uno studio internazionale che ha unito ricercatori italiani dell’Istituto di scienze applicate e sistemi intelligenti del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli (Cnr-Isasi), statunitensi della Molecular Foundry di Berkeley, e studiosi della National University of Singapore (Nus), ha permesso di conseguire un importante risultato nel campo della nanofotonica, il settore di ricerca che studia il comportamento della luce e la sua interazione con la materia a livello nanometrico.
Il tartaro dentale di seimila anni fa rivela la dieta neolitica
Cereali, legumi e tuberi facevano parte della dieta umana in Sudan orientale: venivano macinati e cotti.
Pubblicato su «Scientific Reports» lo studio dal titolo “Direct evidence of plant consumption in Neolithic Eastern Sudan from dental calculus analysis” dei ricercatori delle università di Padova, "La Sapienza" di Roma, “L’Orientale” di Napoli, Coimbra e il Museo delle Civiltà di Roma che, a partire dall’analisi del tartaro dentale, rivela le abitudini alimentari di gruppi umani che vivevano in Sudan orientale durante il Neolitico, tra il IV e il II millennio a.C..
Resistente alle alterazioni post-deposizionali e grazie anche alla scarsità di pratiche igieniche del passato, il tartaro dentale è molto abbondante nei contesti archeologici e il suo studio permette di ottenere informazioni importanti sullo stile di vita dei nostriantenati. Al suo interno, infatti, possono restare intrappolati frammenti di piante, fibre, pollini, batteri e altri residui che consentono, oggi, di ricostruire aspetti chiave della vita delle popolazioni antiche, compresi quelli legati alla dieta, all'ambiente, alla salute e allo stile di vita.