Scienzaonline - Ultimi Articoli

 Le 10 Azioni del Decalbero WWF per una Festa a Basso Impatto 2025

 Le 10 Azioni del Decalbero WWF per una Festa a Basso Impatto 2025

02 Dicembre 2025

Il WWF Italia, con la sua campagna Our Future, presenta...

 Il riciclo ottimizzato dei ribosomi: eIF6 fosforilato, interruttore dell'efficienza proteica

 Il riciclo ottimizzato dei ribosomi: eIF6 fosforilato, interruttore dell'efficienza proteica

01 Dicembre 2025

Uno studio innovativo condotto dall'Università Statale di Milano e dalla...

 Avanguardia Quantistica: Ricercatori della Sapienza Realizzano il Primo Teletrasporto tra Nodi Multilab

 Avanguardia Quantistica: Ricercatori della Sapienza Realizzano il Primo Teletrasporto tra Nodi Multilab

29 Novembre 2025

L'obiettivo primario di molteplici studi nel campo della meccanica quantistica...

 Il Segreto del Respiro: Il Fossile di Altamura Chiarisce l'Adattamento Facciale e Climatico dell'Uomo di Neanderthal

 Il Segreto del Respiro: Il Fossile di Altamura Chiarisce l'Adattamento Facciale e Climatico dell'Uomo di Neanderthal

28 Novembre 2025

L'eccezionale stato di conservazione dello scheletro umano di Altamura, risalente...

Le Nanostrutture Plasmoniche Rivoluzionano il Fotovoltaico: Verso Celle Solari Più Accessibili ed Ecologiche

Le Nanostrutture Plasmoniche Rivoluzionano il Fotovoltaico: Verso Celle Solari Più Accessibili ed Ecologiche

28 Novembre 2025

L'energia solare rappresenta una risorsa fondamentale nel panorama energetico rinnovabile...

Il trucco psicologico di 2 minuti che sconfigge la procrastinazione

Il trucco psicologico di 2 minuti che sconfigge la procrastinazione

26 Novembre 2025

Quel compito che rimandi da giorni, quel messaggio a cui...

Proteggere il cervello: la strategia integrata mente-corpo contro l'invecchiamento infiammatorio

Proteggere il cervello: la strategia integrata mente-corpo contro l'invecchiamento infiammatorio

26 Novembre 2025

Uno studio di rilievo, frutto della collaborazione tra l’IRCCS Istituto...

Oltre le narrazioni apocalittiche: una nuova visione della sesta estinzione di massa

Oltre le narrazioni apocalittiche: una nuova visione della sesta estinzione di massa

26 Novembre 2025

Da decenni gli scienziati avvertono che il pianeta sta vivendo...

Mercoledì, 27 Aprile 2022

 

Nel giro di 50 anni le aree a disposizione di pernice bianca, fringuello alpino e altre specie di alta montagna potrebbero ridursi drasticamente a causa del cambiamento climatico: per la loro sopravvivenza è fondamentale e urgente la salvaguardia di alcune aree alpine che possono fungere da veri rifugi climatici. Lo studio condotto dal Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università Statale di Milano pubblicato su Global Change Biology.


La pernice bianca, lo spioncello, il sordone e il fringuello alpino, quattro specie di uccelli associate agli ambienti alpini e ai climi freddi che li caratterizzano, sono a rischio estinzione a causa dei cambiamenti climatici in atto negli ambienti di alta montagna sulle Alpi, dove gli effetti del riscaldamento globale sono più evidenti. Tuttavia, possono sopravvivere grazie alla salvaguardia di circa 15,000 km2 di rifugi climatici, ovvero aree che rimarranno idonee per queste specie a prescindere dal modello climatico considerato. Lo studio internazionale, coordinato da Mattia Brambilla ricercatore in Ecologia presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, è stato appena pubblicato su Global Change Biology. La ricerca ha utilizzato modelli di distribuzione particolarmente accurati, realizzati grazie a decine di migliaia di dati di distribuzione relativi alla presenza di queste specie su tutto l’arco alpino, ottenuti da numerosi portali web di citizen science utilizzati da ornitologi professionisti e amatoriali. I modelli di distribuzione, basati su variabili climatiche, topografiche e di uso del suolo, sono stati “proiettati” su diversi scenari rappresentanti le condizioni attuali e quelle future, permettendo così di valutare le probabili variazioni nell’areale delle diverse specie.

Pubblicato in Ambiente
Mercoledì, 27 Aprile 2022 08:07

Mega tsunami nel Mediterraneo

 

Un deposito di sedimenti spesso fino a 25 metri presente nel Mar Ionio sembra essere il risultato di un forte tsunami avvenuto nel 365 d.C., originato a Creta e che ha coinvolto Calabria e Sicilia. Le caratteristiche di questo deposito hanno permesso di identificare altri due eventi più antichi avvenuti circa 15 e 40 mila anni fa. La ricerca coordinata dal Cnr-Ismar è stata pubblicata su Scientific Reports

 Uno studio condotto dall’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna (Cnr-Ismar) ha ricostruito le tracce di uno tsunami che circa 1600 anni fa ha colpito le coste del Mediterraneo, incluse Sicilia e Calabria meridionale. La ricerca riguarda un’area abissale nel Mar Ionio, tra l’Italia, la Grecia e l’Africa, dove un deposito di sedimenti marini che raggiunge i 25 metri di spessore è stato deposto in modo quasi istantaneo dalla forza catastrofica delle correnti indotte dall’onda di uno tsunami. Lo studio è stato pubblicato su Scientific Reports.

Pubblicato in Geologia

 

Scienzaonline con sottotitolo Sciencenew  - Periodico
Autorizzazioni del Tribunale di Roma – diffusioni:
telematica quotidiana 229/2006 del 08/06/2006
mensile per mezzo stampa 293/2003 del 07/07/2003
Scienceonline, Autorizzazione del Tribunale di Roma 228/2006 del 29/05/06
Pubblicato a Roma – Via A. De Viti de Marco, 50 – Direttore Responsabile Guido Donati

Photo Gallery