Scienzaonline - Ultimi Articoli

Dove stanno i nostri ricordi: uno studio sulla memoria episodica

Dove stanno i nostri ricordi: uno studio sulla memoria episodica

04 Novembre 2024

I neuroni della corteccia entorinale laterale che si attivano al...

Dai supercicli sismici, informazioni preziose sui terremoti

Dai supercicli sismici, informazioni preziose sui terremoti

31 Ottobre 2024

Terremoto 2023 Antiochia - Turchia Dall’analisi sismica degli ultimi duemila...

Neonati con Hiv: mortalità ancora alta in Africa. Scoperti nuovi indicatori di rischio

Neonati con Hiv: mortalità ancora alta in Africa. Scoperti nuovi indicatori di rischio

29 Ottobre 2024

I risultati degli studi del Consorzio di ricerca internazionale EPIICAL...

Riscaldamento globale: entro 2100 pericolo estinzione per alghe e foreste marine

Riscaldamento globale: entro 2100 pericolo estinzione per alghe e foreste marine

29 Ottobre 2024

Se non ci saranno interventi per mitigare subito le emissioni...

Odori "emozionali", terapia mindfulness e ansia sociale

Odori "emozionali", terapia mindfulness e ansia sociale

29 Ottobre 2024

Pubblicata sul «Journal of Affective Disorder» la ricerca dell’Università di...

Una nuova spettroscopia rivela i segreti quantistici dell'acqua

Una nuova spettroscopia rivela i segreti quantistici dell'acqua

29 Ottobre 2024

Il Consiglio nazionale delle ricerche ha contribuito, con l’Istituto per...

Tumore al cervello, una combinazione di molecole naturali per terapie più efficaci

Tumore al cervello, una combinazione di molecole naturali per terapie più efficaci

28 Ottobre 2024

Un nuovo studio, pubblicato su International Journal of Molecular Sciences,...

Biscotti con vinaccia per prevenire le malattie cardio-metaboliche

Biscotti con vinaccia per prevenire le malattie cardio-metaboliche

24 Ottobre 2024

Una ricerca coordinata dall’Istituto di scienze dell’alimentazione del Cnr ha...

Giugno 2024


La Missione archeologica italo-egiziana EIMAWA coordinata dall’Università degli Studi di Milano e dal Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano ha rinvenuto alcune tombe scavate lungo il profilo di una collina con all’interno intere famiglie. Tra i ritrovamenti anche il corpo di un adulto (probabilmente una donna) e un bambino piccolo ancora appoggiati l’un l’altro. Queste scoperte aprono nuove prospettive sulla vita delle persone sepolte in epoca greco-romana (VI secolo a.C.- II secolo d.C) nella necropoli dell’Aga Khan.


Scavate nella roccia di una collina, all’interno intere famiglie e alcuni oggetti funebri: così si presentano le tombe ritrovate tra febbraio e marzo 2024 dalla missione congiunta italo-egiziana EIMAWA (Egyptian-Italian Mission at West Aswan) sulla sponda occidentale di Assuan, nell’area circostante il Mausoleo dell'Aga Khan. È in questa zona infatti che dal 2019 gli archeologi stanno scavando e dove hanno già individuato 400 tombe che risalgono al periodo compreso tra il VI secolo a.C. e il II secolo d.C.

Pubblicato in Archeologia


Un team di ricercatori dell’Università Statale di Milano ha individuato tracce di ghiacciai ormai scomparsi nell’area dei Monti della Laga. Una scoperta che potrà aiutarci a capire il futuro degli ultimi ghiacciai alpini. La ricerca è pubblicata su Mediterranean Geoscience Reviews.
I ghiacciai alpini che si ritirano di anno in anno sono diventati da qualche tempo il simbolo della crisi climatica in corso. Infatti l’innalzamento delle temperature sta inesorabilmente portando alla scomparsa di queste importanti riserve di acqua, la cui salvaguardia è fondamentale per la vita del pianeta.
Ma cosa potrebbe succedere in futuro? Per capirlo un team di ricercatori dell'Università degli Studi di Milano si è messo sulle tracce degli an chi ghiacciai dell’Appennino centrale scomparsi ormai da secoli, riuscendo a individuare per la prima volta sui Monti della Laga nelle località di Monte Pelone e la Valle del Tordino (in provincia di Teramo) testimonianze di ghiacciai risalenti al Quaternario, quando i ghiacci si estendevano anche sugli Appennini mediterranei.

Pubblicato in Geologia



Rappresentazione schematica delle proprietà ottiche dei vari compartimenti intracellulari all'interno di una cellula di lievito di birra equivalente a una biolente ottica

 


Una ricerca condotta dall’Istituto di scienze applicate e sistemi intelligenti del Cnr di Pozzuoli, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica e l’Università degli Studi di Napoli Federico II dimostra che le cellule biologiche possono essere modificate per comportarsi come microlenti ottiche. Lo studio, pubblicato sulla rivista Advanced Optical Materials, potrebbe rivoluzionare il campo della diagnostica medica.

 Le cellule biologiche possono essere modificate per comportarsi come microlenti ottiche, piccole strutture che funzionano come lenti tradizionali ma fatte di materiali biologici. Proprio come una goccia d’acqua su una superficie agisce come una lente di ingrandimento, focalizzando i raggi luminosi, così fanno le cellule modificate in microlenti. Studiando il loro comportamento ottico, in futuro queste cellule potrebbero essere utilizzate per diagnosi mediche basate sulle loro proprietà di focalizzazione della luce. È quanto emerge da una ricerca dell’Istituto di scienze applicate e sistemi intelligenti del Consiglio nazionale delle ricerche di Pozzuoli (Cnr-Isasi), in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e l’Università degli Studi di Napoli Federico II (UniNa). La scoperta apre nuove prospettive per la ricerca scientifica e potrebbe rivoluzionare il campo della diagnostica medica.

Pubblicato in Tecnologia


Una ricerca coordinata dalla Sapienza e dalla Fondazione Santa Lucia ha dimostrato che la mancanza della vitamina B6 è in grado di trasformare i tumori benigni in forme più aggressive. La comprensione di questo fenomeno, descritto in un articolo pubblicato su Cell Death & Disease e indagato sperimentalmente sul moscerino della frutta è utile per chiarire i legami presenti tra carenza di micronutrienti e comparsa di tumori.
La carenza di vitamina B6 è correlata all’insorgenza di tumori maligni secondo una nuova ricerca dei Dipartimenti di Biologia e Biotecnologie Charles Darwin e di Scienze Biochimiche Alessandro Rossi Fanelli della Sapienza e del Laboratorio di Neurobiologia Cellulare della Fondazione Santa Lucia di Roma. Lo studio, i cui risultati sono pubblicati sulla rivista Cell Death & Disease, ha chiarito i meccanismi alla base di questo legame effettuando per la prima volta esperimenti in vivo su esemplari di Drosophila melanogaster, il comune moscerino della frutta. In particolare, questa ricerca ha dimostrato che la deficienza della vitamina B6 è in grado di trasformare tumori benigni che esprimono l’oncogene RasV12 (un gene legato alla formazione di neoplasie) in forme più aggressive che producono metastasi.

Pubblicato in Medicina


Uno studio internazionale condotto da ricercatori della Sapienza in collaborazione con l’Istituto MDC di Berlino, l’Università degli Studi di Milano, finanziato dal MUR su fondi PNRR attraverso il Centro Nazionale per la terapia genica e farmaci RNA, ha sviluppato “Open-ST”, un nuovo metodo per generare una mappa tridimensionale delle cellule di un tessuto e per identificare le interazioni molecolari. I risultati dello studio, pubblicato sulla rivista Cell, miglioreranno la comprensione della fisiologia dei tessuti e apporteranno nuove informazioni a supporto della medicina di precisione
Riuscire a produrre una mappa dei tessuti potendo distinguere le singole cellule nelle tre dimensioni spaziali è un obiettivo di molte ricerche cliniche negli ambiti della patologia e della fisiologia. Per raggiungerlo occorre perfezionare i sistemi di analisi e mappatura dei campioni biologici e dei loro costituenti in modo da renderli sempre più precisi a livello di risoluzione, efficienti ed economici.

Pubblicato in Tecnologia



How does our brain distinguish between urgent and less urgent goals? Researchers at the University of Geneva (UNIGE) and the Icahn School of Medicine in New York have explored how our brain remembers and adjusts the goals we set ourselves on a daily basis. Their study reveals differences in the way we process immediate and distant goals, at both behavioural and cerebral levels. These discoveries, described in the journal Nature Communications, could have significant implications for understanding psychiatric disorders, particularly depression, which can hamper the formulation of clear goals.


Throughout the day, we set ourselves goals to achieve: picking up the children from school in an hour, preparing dinner in three hours, making a doctor’s appointment in five days or mowing the lawn in a week. These goals, both urgent and less urgent, are constantly redefined according to the events that occur throughout the day.

Pubblicato in Scienceonline



Fiumi e laghi inquinati in tutto il mondo ospitano una popolazione nuova e in evoluzione di microrganismi e batteri che si sono insediati sulla superficie delle plastiche. Secondo una ricerca pubblicata nel numero di agosto 2024 della rivista Water Research, questo nuovo ecosistema legato ai rifiuti, soprannominato "plastisfera", sta avendo molteplici conseguenze: dall'esaurimento dell'ossigeno nell'acqua, alla potenziale introduzione di patologie, e sta alterando la salute complessiva dei grandi sistemi fluviali.

"I fiumi offrono un'ampia gamma di servizi ecosistemici, dalla fornitura di acqua potabile, all'irrigazione per le colture, fino al sostegno alla pesca nelle acque interne, che centinaia di milioni di persone utilizzano come risorsa alimentare", dice Veronica Nava, ricercatrice dell'Università di Milano-Bicocca e autore principale dello studio. “Il nostro studio è uno dei primi ad andare oltre la descrizione dei microrganismi che crescono sui diversi materiali plastici che inquinano i corsi d’acqua sul nostro pianeta, e giunge a dimostrare che essi stanno cambiando il ciclo dei nutrienti e la qualità delle acque nel fiume, causando una drammatica riduzione dell’ossigeno nel sistema fluviale. Questi cambiamenti hanno un impatto sulla salute di un fiume e sulla sua capacità di sostenere la biodiversità all’interno dei suoi ecosistemi”.

Pubblicato in Ambiente


Un nuovo studio pubblicato su iScience e condotto dal laboratorio di Neuroscienze Applicate e Tecnologie della Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma, in collaborazione con Sapienza Università di Roma e l’Università di Roma Tor Vergata, ha dimostrato che una protesi non antropomorfa è più funzionale e più facilmente accolta rispetto ad una protesi che mima l’estetica umana
Se una mano bionica non sembra umana, l’utente la riesce ad usare meglio, migliorando anche la sua capacità di identificarla come propria (processo noto come incorporazione o embodiment). Questo è il risultato dello studio, pubblicato sulla rivista scientifica iScience e condotto dal laboratorio di Neuroscienze Applicate e Tecnologie della Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma, in collaborazione con Sapienza Università di Roma e Università di Roma Tor Vergata.

Pubblicato in Tecnologia


Su «Journal of Clinical Investigation» team di ricerca internazionale guidato da Padovascopre il ruolo del gene Mytho sulla qualità della vita.


Un gruppo di ricercatori diretto dal prof. Marco Sandri, docente del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova e Principal Investigator dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM) ha identificato e caratterizzato un nuovo gene che controlla l’invecchiamento cellulare e la longevità.
L’identificazione di questo nuovo gene, condotto in collaborazione con la prof.ssa Eva Trevisson, genetista del Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino dell’Università di Padova, è frutto di un lavoro di nove anni che ha visto coinvolti diversi ricercatori di fama internazionale appartenenti a prestigiosi istituti di ricerca nazionali ed internazionali, ed è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista medica di ricerca traslazionale “Journal of Clinical Investigation”. Lo studio è stato in parte finanziato da una azione del PNRR nel partenariato sull’invecchiamento, chiamato AGE-IT “Ageing Well in an Ageing Society”, che ha permesso la creazione di una rete nazionale di ricercatori che studiano questo processo biologico.

Pubblicato in Medicina


Un nuovo studio coordinato dalla Sapienza e dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Roma e pubblicato su Nature Communications ha individuato in un farmaco impiegato in terapie sperimentali contro il cancro un possibile approccio terapeutico per il trattamento della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA)
La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa causata dalla progressiva perdita di motoneuroni, le cellule predisposte al controllo dei movimenti volontari dei muscoli. A oggi non esiste una cura efficace per questa rara patologia.

In un recente studio coordinato dalla Sapienza e dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Roma, pubblicato sulla rivista Nature Communications e finanziato da un progetto ERC-Synergy, è stato scoperto che un farmaco già impiegato in terapie sperimentali contro il cancro potrebbe avere effetti benefici anche sulla SLA, aprendo nuove importanti prospettive terapeutiche.

Pubblicato in Medicina
Pagina 1 di 3

 

Scienzaonline con sottotitolo Sciencenew  - Periodico
Autorizzazioni del Tribunale di Roma – diffusioni:
telematica quotidiana 229/2006 del 08/06/2006
mensile per mezzo stampa 293/2003 del 07/07/2003
Scienceonline, Autorizzazione del Tribunale di Roma 228/2006 del 29/05/06
Pubblicato a Roma – Via A. De Viti de Marco, 50 – Direttore Responsabile Guido Donati

Photo Gallery