Stress: in Italia ne soffrono 9 persone su 10. Dalle cellule staminali arriva una soluzione naturale
Il Presidente Caradonna: “Un rinnovato concetto: dalla staminalità dell’individuo al benessere. Misurare le staminali circolanti ci permette di scoprire come stiamo e di intervenire per migliorare il nostro stato di salute”
Il Presidente SIMCRI School Farina: “In un momento storico in cui le figure professionali in ambito sanitario tendono a mancare, investire in formazione è necessario e fondamentale”.
Pandemia, difficoltà economiche, inquinamento, mancanza di attività fisica, tensioni sul lavoro: sono alcune tra le maggiori cause di stress, che in Italia affligge 9 persone su 10. A contribuire alla sua diminuzione, però, arrivano delle armi del tutto naturali: le cellule staminali, il motore rigenerativo del nostro organismo, in grado di darci informazioni sul nostro stato di salute. Con un semplice prelievo del sangue – come per la misurazione del colesterolo – è possibile misurare il proprio livello di ‘staminalità’ e decidere se intervenire per aumentarlo.
Extracting hydrogen from seawater
In principle, seawater offers an ideal source of hydrogen for clean energy. But, in practice, the electricity used to extract the hydrogen from seawater produces unwanted by-products (from the salt in the water) that poison the catalyst and shut down the process. By using stacked graphene sheets (sheets of carbon atoms similar to those in pencil lead, each as thin as a thousandth of a hair), a team of researchers, led by McGill professor Marta Cerruti of the Department of Materials Engineering, have now built a porous, three-dimensional, electrode in the form of a sponge that has successfully separated the water from the unwanted chemical compounds. The next challenge will be scaling up the process to mass produce the electrodes, which could also potentially be used for other reactions where it is important to prevent interference from certain molecules.
"Selective Catalytic Electro-Oxidation of Water with Cobalt Oxide in Ion Impermeable Reduced Graphene Oxide Porous Electrodes" by Gabriele Capilli et al.was published in ACS nano.
Solitudine e memoria: un binomio pericoloso
Uno studio internazionale ha dimostrato che la solitudine può influire sulla memoria riducendo nelle persone la capacità di riconoscimento di volti già visti. La ricerca è pubblicata sulla rivista Scientific Reports.
Uno studio internazionale condotto dal Dipartimento di Psicologia della Sapienza in collaborazione con la Bournmouth University in Inghilterra, ha dimostrato che esiste una connessione tra solitudine e memoria e in particolare tra solitudine e capacità dell’uomo di riconoscere volti già visti. La ricerca, finanziata dalla società scientifica “Experimental Psychology Society” e pubblicata sulla rivista Scientific Reports, si basa sul presupposto che l’essere umano ha una forte necessità di connessioni sociali, un bisogno di affiliazione, “di appartenere, di essere parte di…”. Il senso di solitudine arriva nel momento in cui questo bisogno non viene soddisfatto, sia per mancanza di contatti sociali sia perché si ritiene che i contatti sociali esistenti siano insoddisfacenti.
La chimica indaga il passaggio dalla pittura a tempera a quella ad olio avvenuto nel Rinascimento
Al via progetto europeo ARIAH coordinato dall'Ateneo con l'Università statunitense di Madison-Wisconsin e il Doerner Institut di Monaco di Baviera delle Collezioni di pittura statali bavaresi
Al via un progetto europeo coordinato dall’Università di Pisa che indagherà il rivoluzionario passaggio dalla pittura a tempera alla pittura a olio avvenuto durante il Rinascimento. E sarà la chimica a gettare nuova luce su questa transizione, cercando di svelare “ricette” e composizione delle pitture. In partenza a novembre, il progetto denominato “ARIAH: A Revolution In Art History” è coordinato dall’Ateneo pisano in collaborazione con il Dipartimento di Fisica dell'Università statunitense di Madison-Wisconsin e il Doerner Institut di Monaco di Baviera delle Collezioni di pittura statali bavaresi. Al centro della ricerca ci saranno maestri come Tiziano, Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio e Leonardo da Vinci. Questi artisti si collocano in un periodo in cui veniva impiegata quella che gli storici dell’arte definiscono “tempera grassa”, cioè una tempera “normale” costituita da pigmenti colorati dispersi in un legante proteico, per lo più uovo, a cui però aggiungevano anche un olio vegetale.
“Ho le farfalle nello stomaco” non è solo una metafora: a dircelo sono le pillole furbe
Un nuovo studio italiano, coordinato dal Dipartimento di Psicologia della Sapienza e dal laboratorio IIT Neuroscience and Society, ha dimostrato, attraverso pillole intelligenti dotate di un termometro, un manometro e un sensore di acidità miniaturizzati e ingerite come normali compresse, l’esistenza di una correlazione tra lo stato fisiologico dell’apparato gastrointestinale e la consapevolezza del proprio corpo. La ricerca è pubblicata sulla rivista iScience
Un nuovo studio interamente italiano pubblicato su iScience ha rilevato come la consapevolezza di avere un corpo e risiedere all’interno di esso, sia una sensazione fortemente correlata a parametri fisiologici del nostro corpo come temperatura, pressione arteriosa e acidità dello stomaco e dell’intestino.
Lo studio è stato sviluppato nei laboratori del Dipartimento di Psicologia della Sapienza in collaborazione con il laboratorio Neuroscience and Society del centro dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Roma, CLN2S@Sapienza. La ricerca ha evidenziato che gli organi più profondi del nostro corpo, come quelli appartenenti al tratto gastro intestinale, sono gli unici in grado, attraverso segnali mandati ai nervi periferici, di captare sempre tutto ciò che ci circonda.
Scoperta una terapia per trattare l’obesità
Scoperta una terapia per trattare l’obesità: il prof. Silvio Buscemi del Dipartimento PROMISE tra gli autori dello studio internazionale pubblicato su Nature Medicine.
Il prof. Silvio Buscemi del Dipartimento PROMISE-Promozione della Salute, Materno-Infantile, Medicina Interna e Specialistica di Eccellenza "G. D'Alessandro" dell’Università degli Studi di Palermo è tra gli autori di uno studio multicentrico internazionale sulla cura dell’obesità i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista “Nature Medicine”.
Lo studio, dal titolo “Two-year effects of semaglutide in adults with overweight or obesity: the STEP 5 trial” , è stato condotto al Policlinico “Paolo Giaccone”, centro coordinatore nazionale, e ha confermato la disponibilità di terapie sempre più efficaci per trattare l’obesità.
Melanoma: uno studio nazionale identifica nuovi biomarcatori di malattia
Una nuova ricerca coordinata dalla Sapienza ha individuato nei microRNA del sangue la funzione di biomarcatori non invasivi per la diagnosi precoce del più frequente tumore maligno della pelle. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Journal of Translational Medicine.
Il melanoma è un tumore maligno della pelle molto aggressivo che deriva dalla mutazione dei melanociti, cellule responsabili del colore della pelle. La frequenza di questo tumore è in aumento in tutto il mondo. La diagnosi precoce e accurata è un fattore fondamentale per migliorare la percentuale di guarigione e sopravvivenza.
Roma Arte in Nuvola
Al via la seconda edizione di Roma Arte in Nuvola
17 - 20 novembre 2022
Fiera Internazionale di Arte Moderna e Contemporanea
Dopo lo straordinario successo della prima edizione, chiusa con oltre 30.000 visitatori e con grande apprezzamento di pubblico, torna nella Capitale “Roma Arte in Nuvola”, la grande fiera internazionale di arte moderna e contemporanea ideata e diretta da Alessandro Nicosia con la direzione artistica di Adriana Polveroni, in programma dal 17 al 20 novembre 2022 presso la suggestiva cornice della Nuvola di Fuksas. La nuova edizione, nel segno di una proposta espositiva integrata di qualità sempre crescente nonché dalla forte impronta divulgativa, viene presentata oggi a Roma, presso la Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano, nell’ambito di una conferenza stampa introdotta e coordinata dal Direttore Generale Alessandro Nicosia.
All’incontro sono intervenuti: Yaroslav Melnyk, Ambasciatore dell’Ucraina in Italia, Miguel Gotor, Assessore alla Cultura di Roma, Angela Maria Cossellu, Amministratore Delegato Eur S.p.A., la Direttrice Artistica Adriana Polveroni e l’artista Jessica Backhaus, autrice dello scatto presente sul manifesto di Roma Arte in Nuvola 2022. Con oltre 140 gallerie italiane ed internazionali partecipanti - tra cui molte nuove - e grazie ad una proposta innovativa e dinamica, Roma Arte in Nuvola 2022 consolida il proprio ruolo di punto di riferimento del collezionismo italiano del Centro e del Sud Italia, andando a valorizzarne l’alto potenziale e, al contempo, colma una mancanza decennale di simili iniziative nella Capitale ponendosi come veicolo sinergico di incontro tra arte moderna e contemporanea ed intercettando le esigenze di una vivace scena artistica romana emersa negli ultimi anni. Un’offerta artistica poliedrica in grado di dar voce a tutte le discipline - dalla pittura alle installazioni, dalla scultura alle performance, dalla video arte alla digital art fino alla street art – e di intercettare la migliore proposta espositiva dell’intero panorama nazionale.
Anno ancora più nero del 2021 per l 'agricoltura italiana
L'estate più calda mai registrata in Europa e il suo impatto drammatico sul sistema agricolo
Di fronte alla crisi climatica siamo spesso portati a considerarci impotenti e a demandare alle decisioni delle istituzioni e delle aziende. Invece ogni scelta che facciamo ha ripercussioni non solo dirette, ma anche indirette sulle emissioni totali di gas serra, orientando l’economia, e quindi può favorire la lotta al cambiamento climatico. Questo è particolarmente vero quando parliamo di abitudini di vita, a cominciare da quelle alimentari.
Il sistema alimentare rappresenta il 29% dell’impronta ecologica globale delle attività umane: il cibo infatti deve essere coltivato, raccolto, pescato, allevato e poi trasformato, trasportato, confezionato, distribuito, cucinato e spesso sprecato. In ognuno di questi passaggi consumiamo risorse e provochiamo emissioni di gas serra che contribuiscono al cambiamento climatico. Il 23% delle emissioni di gas serra prodotte dalle attività umane deriva dall’agricoltura (incluse silvicoltura e altri usi del suolo) e oggi sono 5,3 i milioni di km2 di aree naturali convertite in terreni agricoli, corrispondenti a poco meno della superficie di tutta l’Europa continentale (esclusa la Russia). L’agricoltura intensiva inoltre compatta il suolo, aumenta l’erosione e riduce la quantità di materiale organico nel terreno. L’uso di fertilizzanti artificiali ha causato il raddoppiamento delle emissioni di protossido di azoto, un potente gas serra, negli ultimi 50 anni. Gli allevamenti intensivi da soli sono responsabili del 14,5% delle emissioni globali, paragonabili all’intero settore dei trasporti globale.
Discovery of changes in breast milk composition in women with COVID-19
A research team from theUniversity of Huelvain collaboration with the MilkCORONA initiative has demonstrated that the SARS-CoV-2 virus alters the composition of breast milk. The study compares the content of compounds of this natural food in mothers affected by this disease, both with and without symptoms, with data prior to the pandemic. In addition, studies have been carried out into how COVID-19 infection affects the composition of chemical elements with significant biological functions such as selenium, zinc or copper, among others. It has also been confirmed that these changes are related to the antibodies against the virus that are transmitted to the babythrough breastfeeding.