
Ambiente (619)
Greenpeace pubblica una mappa dei danni ambientali della guerra in Ucraina
24 Feb 2023 Scritto da Greenpeace
A pochi giorni dall’anniversario del conflitto in Ucraina, Greenpeace e la ONG ucraina Ecoaction pubblicano oggi una “Mappa dei danni ambientali” causati dalla guerra e per denunciare i gravissimi impatti sugli ecosistemi. Le due organizzazioni chiedono inoltre al governo di Kiev e alla Commissione Europea di istituire un fondo per il ripristino dell’ambiente, vittima silenziosa della guerra.
I dati, raccolti da Ecoaction e consultabili online, sono stati confermati dalle immagini satellitari e mappati da Greenpeace Central and Eastern Europe (CEE). La mappa illustra 30 dei 900 eventi raccolti, per evidenziare gli impatti ambientali più gravi. In base alle informazioni ufficiali, dall’inizio delle ostilità sono stati danneggiati circa il 20 per cento delle aree naturali protette del Paese, e 3 milioni di ettari di foresta, mentre altri 450 mila ettari si trovano in zone occupate o interessate dai combattimenti.
Lago Tovel (Trento)
Una ricerca sperimentale condotta dall’Istituto per la bioeconomia del Cnr e dal Club alpino italiano ha svelato l’effetto dei monoterpeni – componenti degli oli essenziali emessi dalle piante, abbondanti nelle foreste - nel ridurre i sintomi dell’ansia. Lo studio è pubblicato su International Journal of Environmental Research and Public Health.
Una ricerca sperimentale condotta in 39 siti italiani tra montagna, collina e parchi urbani ha permesso di svelare il ruolo dei monoterpeni – componenti profumati degli oli essenziali emessi dalle piante - e di isolarne l’effetto specifico sulla riduzione significativa dei sintomi dell’ansia. A condurla, un team di ricercatori dell’Istituto per la bioeconomia del Consiglio nazionale delle ricerche di Firenze (Cnr-Ibe) e del Club Alpino Italiano, insieme alle Università di Parma e Firenze, all’Azienda unità sanitaria locale (Ausl) di Reggio Emilia, e con il sostegno del Centro di riferimento regionale per la fitoterapia (Cerfit) di Firenze: la ricerca è pubblicata sul International Journal of Environmental Research and Public Health.
In base all’analisi di dati ambientali e psicometrici raccolti nel corso delle campagne svolte nel 2021 e nel 2022, è stato individuato e isolato l’effetto specifico dell’esposizione ai monoterpeni -e in particolare ad α-pinene- sulla riduzione significativa dei sintomi di ansia, identificando non solo soglie di esposizione, ma anche la correlazione alla quantità di monoterpeni inalati.
Per la giornata dedicata al padre della teoria dell’evoluzione, 5 storie di specie animali "salvate" dalla scienza
Domenica 12 febbraio si celebra il Darwin Day, in occasione dell’anniversario della nascita del naturalista padre della teoria dell’evoluzione e ispiratore della scienza della conservazione Charles Darwin, che con le sue opere e i suoi studi ha messo in discussione la visione antropocentrica del Pianeta.
Da anni questa data viene festeggiata in diversi paesi con appuntamenti che ricordano i valori della ricerca scientifica e del pensiero razionale. Per questo il WWF vuole celebrare il Darwin Day parlando dell’imprescindibile ruolo della scienza nella conservazione del nostro patrimonio di biodiversità.
Darwin, infatti, ci ha fatto capire che solo la scienza può, da un lato aiutarci a diffondere le corrette conoscenze e a vincere ataviche paure e pregiudizi su molte specie animali, dall’altro permetterci di vincere la sfida della conservazione grazie a tecnologie innovative e azioni coraggiose.
Le specie vittime di pregiudizi e leggende
I fiumi 'respirano': ecosistemi fluviali cruciali nel ciclo del carbonio
26 Gen 2023 Scritto da Redazione
Anche i fiumi ‘respirano’, giocando un ruolo centrale nel ciclo del carbonio globale. A far luce sul contributo degli ecosistemi fluviali agli scambi con l’atmosfera di ossigeno e gas a effetto serra è uno studio pubblicato oggi su Nature da un team internazionale a cui ha collaborato l’italiano Enrico Bertuzzo, professore di Idrologia all’Università Ca’ Foscari Venezia.
La ricerca ha riesaminato la nostra attuale conoscenza sui flussi di carbonio nel sistema fluviale globale, dimostrando il loro ruolo centrale nel ciclo del carbonio e proponendo la creazione di un Sistema globale di osservazione dei fiumi.
Fino a tempi recenti, la nostra conoscenza del ciclo globale del carbonio era limitata agli oceani e agli ecosistemi terrestri. Il gruppo di ricerca guidato da Tom Battin, a capo del River Ecosystems Laboratory (RIVER) dell’EPFL, ha per la prima volta combinato i dati più recenti per dimostrare la grande importanza degli ecosistemi fluviali per i flussi di carbonio, integrando terra, atmosfera e oceani.
Con i fondi de PPNR le scuole potranno trasformare i loro cortili in aule natura 4.0
25 Gen 2023 Scritto da Redazione
Il progetto Aule Natura del WWF Italia, che in due anni ha già riqualificato 5.000 metri quadrati di giardini scolastici prima inutilizzati o degradati, si digitalizza nella sua versione 4.0, per essere anche in linea con il Piano del Ministero dell’Istruzione “Scuola 4.0” per la trasformazione delle classi tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento.
Nei capoluoghi di provincia in media ci sono 7,5 metri quadri di giardini scolastici per ciascun minorenne, ma circa nel 40% dei capoluoghi del sud Italia ciascun minore ne ha meno di 3 metri quadrati
Il “verde scolastico” è una fonte quasi inesauribile di opportunità educative. Il WWF Italia lo sa da tempo e da due anni lo sta dimostrando attraverso il progetto Aule Natura, che trasforma i tradizionali cortili delle scuole in piccole oasi di natura dove lo studio dell’ambiente e il suo rispetto sono ormai una pratica concreta, implementata grazie all’uso della tecnologia a supporto dell’osservazione e dell’approfondimento.
Mai cosi poca neve negli ultimi 600 anni
13 Gen 2023 Scritto da Università degli studi di Padova, CNRNell’ultimo secolo la durata del manto nevoso si è accorciata di oltre un mese: lo attesta uno studio scientifico condotto da un team di ricercatori dell’Università di Padova e dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna. La ricerca è pubblicata su «Nature Climate Change»
La neve sta diventando sempre più effimera nelle nostre Alpi. Nonostante la tipica variabilità che conosciamo bene tra un inverno e il successivo, quello che stiamo sperimentando negli ultimi decenni è qualcosa che non si era mai riscontrato da prima della scoperta delle Americhe. In pratica, nell’ultimo secolo la durata del manto nevoso si è accorciata di oltre un mese.
WWF: “NON CHIAMATELI INCIDENTI, LE NUOVE NORME AUMENTANO I RISCHI PER LA SICUREZZA PUBBLICA”
Nei giorni scorsi in località Fonte Nuova, in provincia di Roma, un cacciatore ha esploso un colpo di fucile dalla finestra di casa colpendo un’auto di passaggio, fortunatamente senza conseguenze per gli occupanti. Questa notizia non riguarda un caso isolato ma si inserisce in un elenco sempre più lungo, che comprende ferimenti, uccisioni e danneggiamenti connessi allo svolgimento dell’attività venatoria che ogni anno si verificano nel nostro Paese.
Così come accaduto durante tutto il 2022, già dai primi giorni del 2023 si sono verificati numerosi eventi, anche dagli epiloghi tragici: in Abruzzo il 6 gennaio ha perso la vita un uomo di 64 anni, in Calabria l’8 gennaio un cacciatore di 61 anni è stato ferito all’addome, nel Lazio lo scorso 9 gennaio un cinquantenne ha subito l’amputazione di due dita dopo avere ricevuto un colpo di fucile al piede.
Le piante estinte sono perse per sempre? Un primo passo verso la resurrezione
29 Dic 2022 Scritto da Università di Roma TreCoordinata dall’Università degli Studi Roma Tre, un’innovativa ricerca sulle piante estinte ha identificato 160 specie candidate alla de-estinzione e ritrovato dodici specie precedentemente considerate estinte Gli articoli sono stati pubblicati su Nature Plants.
Roma, 23 dicembre 2022 – L’Antropocene è il nome dell’epoca attuale, caratterizzata da pressioni dell’uomo sulla biodiversità senza precedenti. Infatti, le stime più recenti evidenziano che quasi il 40% delle specie vegetali è minacciato di estinzione. L'estinzione di qualsiasi specie rappresenta una perdita di caratteristiche e risorse uniche e preziose, frutto di milioni di anni di evoluzione. È quindi urgente intraprendere azioni di conservazione basate su solide ricerche scientifiche per arrestare, o almeno rallentare, questa tendenza.
In questo contesto, un complesso studio condotto da un gruppo internazionale composto da 32 istituzioni di tutto il mondo, coordinato dal prof. Thomas Abeli e dalla dott.ssa Giulia Albani Rocchetti del Dipartimento di Scienze dell’Università degli Studi Roma Tre, in stretta collaborazione con l’Università di Pisa (prof. Angelino Carta) e con l’Università di Pavia (prof. Andrea Mondoni) ha studiato il potenziale di resurrezione di oltre 360 specie vegetali attualmente considerate estinte.
Acque, suolo e alimenti: radioattività sotto controllo, le concentrazioni misurate non costituiscono alcun rischio per la salute e per l'ambiente.
23 Dic 2022 Scritto da Comunicato IsinISIN rafforza il sistema di rilevazione, a garanzia di un monitoraggio ancora più efficace anche in occasione di incidenti nucleari transfrontalieri.
Sono stati raccolti, nel 2020, circa 35.000 dati (+11% rispetto all'anno precedente), dei quali 24.000 in 8.200 campioni ambientali e circa 11.000 in 3.800 campioni alimentari. Dalle misurazioni effettuate su campioni di acque, suolo e alimenti emerge che le concentrazioni non hanno rilevanza dal punto di vista radiologico e non costituiscono alcun rischio per la salute e per l'ambiente.
Lo rende noto ISIN – Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, con la pubblicazione del Rapporto "La sorveglianza della radioattività ambientale in Italia", da oggi disponibile online al link https://www.isinucleare.it/sites/default/files/contenuto_redazione_isin/la_sorveglianza_della_radioattivita_ambientale_in_italia.pdf. Il documento rappresenta una sintesi dei rilevamenti radiometrici effettuati nel 2020 dalla REte nazionale di SORveglianza della RADioattività ambientale - RESORAD, costituita dalle Agenzie Regionali e delle Province Autonome per la Protezione dell'Ambiente (ARPA/APPA) e dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali.
Vicino Firenze scoperto il primo caso in Italia di naturalizzazione di "edera velenosa"
19 Dic 2022 Scritto da Università di Pisa
Il ritrovamento, documentato in uno studio sulla rivista Italian Botanist, è opera di un team di botanici dell’Orto e Museo Botanico dell’Università di Pisa
Un team di botanici dell’Orto e Museo Botanico dell’Università di Pisa ha scoperto il primo caso in Italia di naturalizzazione della cosiddetta "edera velenosa" (Toxicodendron radicans), una specie aliena originaria del Nord America e di alcune parti della Cina. Il ritrovamento di una grossa popolazione completamente spontaneizzata è avvenuto in località Sassi Neri a Impruneta (Firenze) ad opera di Giovanni Astuti, Francesco Roma-Marzio e Roberta Vangelisti. I tre ricercatori hanno documentato la scoperta in un articolo sulla rivista Italian Botanist, organo ufficiale della Società Botanica Italiana. I campioni raccolti sono stati inseriti nell’erbario del Museo botanico dell'Ateneo.