Ambiente

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Didascalia figura: le 10 città metropolitane studiate (Fig. a dx) e un esempio di isola di calore estiva relativa alla città metropolitana di Torino (Fig. in alto a sx) con la densità di consumo di suolo (mappa in basso a sx con gradazioni di grigio) e copertura arborea (mappa in basso a dx con gradazioni di verde) utilizzate per lo sviluppo dell'indicatore "Urban Surface Landscape Layer".

 

 

L’intensità delle isole di calore estive è particolarmente elevata nelle città metropolitane dell’entroterra e cresce con l’aumentare, nel nucleo centrale della città, dell’estensione delle superfici con ridotta copertura arborea e forte impermeabilizzazione. Lo rivela uno studio coordinato dal Cnr-Ibe, svolto in collaborazione con Ispra e pubblicato su Science of the Total Environment

 

Oltre la metà della popolazione mondiale vive oggi nelle città, ed è per questo motivo che viene dedicata sempre maggiore attenzione agli studi che indagano la vivibilità degli ambienti urbani. In Italia le persone che vivono in città sono 42 milioni, circa il 70%. L’ecosistema urbano si caratterizza per due elementi fondamentali: le superfici vegetate e quelle impermeabili (consumo di suolo). Il giusto compromesso tra la quantità di questi due elementi influenza la composizione del paesaggio urbano, modificando anche il microclima e favorendo un fenomeno tipicamente urbano noto come “isola di calore urbana”. Con questa definizione si intendono le zone centrali delle città sensibilmente più calde delle aree limitrofe o rurali.


Vincitori 8 progetti delle scuole che più hanno mostrato impegno per riportare la Natura in città

Nonostante l’emergenza Covid e le difficoltà nel lavorare a progetti educativi a distanza che questa ha provocato, gli Istituti scolastici di 10 regioni hanno partecipato alla IV edizione contest Urban Nature del WWF Italia, presentando diversi progetti per trasformare in aree verdi alcuni dei loro spazi, contribuire all’aumento della biodiversità in città o recuperare parchi e giardini pubblici.

Urban Nature è la campagna che da quattro anni vuole rinnovare il modo di pensare gli spazi urbani dando più valore alla natura e promuovere azioni virtuose da parte di amministratori, comunità, cittadini, imprese, università e scuole per proteggere e incrementare la biodiversità nei sistemi urbani. E proprio al tema della natura in città è stata dedicata anche la quarta edizione del Contest Urban Nature per le scuole, protagoniste della riqualificazione del proprio territorio.


Lo studio degli idrozoi, piccoli organismi marini, è valso a Davide Maggioni il premio internazionale “Mario Benazzi e Giuseppina Benazzi Lentati 2020” assegnato dall’Accademia dei Lincei, venerdì 25 settembre, nel corso della Cerimonia solenne per la chiusura dell’anno accademico 2019-2020, trasmessa in streaming.

Il giovane ricercatore, assegnista del dipartimento di Scienze dell’ambiente e della terra dell’Università di Milano-Bicocca, Ateneo in cui ha conseguito anche il titolo di Dottore di ricerca, ha focalizzato la sua ricerca su un gruppo particolare di idrozoi in grado di vivere in simbiosi con altri organismi, tra cui i coralli dei mari tropicali, ai quali possono fornire protezione da malattie e predatori.

«Il dottor Maggioni – si legge nella motivazione del premio - è stato in grado di studiare questi organismi combinando metodi originali ed innovativi quali quelli dell’ecologia molecolare e della tassonomia integrata, tramite cui gli organismi vengono caratterizzati sia mediante l'analisi morfologica che genetica».

 

 


Le emissioni di gas serra degli allevamenti intensivi rappresentano il 17 per cento delle emissioni totali dell’Ue, più di quelle di tutte le automobili e i furgoni in circolazione messi insieme. Senza una decisa riduzione del numero di animali allevati l’Ue non sarà in grado di raggiungere gli obiettivi definiti dell’Accordo di Parigi sul clima.

Lo rivela una nuova analisi di Greenpeace, secondo la quale le emissioni annuali degli allevamenti sono aumentate del 6 per cento tra il 2007 e il 2018. Tale aumento, l’equivalente di 39 milioni di tonnellate di CO2, equivale ad aggiungere 8,4 milioni di auto sulle strade europee.

“I numeri parlano chiaro: non possiamo evitare le conseguenze peggiori della crisi climatica se a livello politico si continua a difendere a spada tratta la produzione intensiva di carne e latticini.” dichiara Federica Ferrario, responsabile campagna agricoltura di Greenpeace Italia. “L’Ue sta elaborando una nuova legge sul clima, aggiornando i suoi obiettivi climatici e definendo la PAC per i prossimi sette anni. La nostra analisi mostra chiaramente che un’azione credibile per il clima deve includere la fine delle sovvenzioni pubbliche per l’allevamento intensivo nella PAC e utilizzare piuttosto il denaro pubblico per sostenere la riduzione del numero di animali allevati e aiutare gli agricoltori a una vera e propria transizione”.

 

Sono stati i Panda Club della Romanina, periferia della capitale, i vincitori del Premio Violetta inaugurato lo scorso anno, premio che si è aggiunto a quelli offerti dal WWF all’interno del contest Urban Nature e dedicato ad aumentare la biodiversità negli spazi urbani. Nell’Istituto Comprensivo Raffaello è stato riqualificato uno spazio arido e in abbandono che oggi è animato da una vegetazione rigogliosa e fiorita, paradiso per una grande varietà di farfalle, api e altri insetti impollinatori. Il Premio verrà assegnato anche quest’anno ad altri due Panda Club, classi iscritte al WWF, all’interno del contest di Urban Nature che si concluderà la prossima settimana con le premiazioni di altre 6 classi (due primarie, due secondarie di primo e due di secondo grado).

Le premiazioni del contest Urban Nature sono uno dei passaggi chiave delle due settimane di raccolta fondi del WWF che, fino al 4 ottobre, vuole stimolare la generosità degli italiani per creare, grazie al numero solidale (SMS o chiamata) 45585 il maggior numero possibile di Aule Natura dal nord al sud del paese.
Il WWF vuole allestire negli spazi esterni delle scuole aree di supporto alla didattica in grado non solo di garantire la sicurezza degli alunni attraverso un opportuno distanziamento interpersonale ma di arricchire la didattica in un’aula letteralmente “fatta di natura”.



Il National Snow and Ice Data Centre ha comunicato poche ore fa il dato relativo al 2020 dell’estensione minima del ghiaccio marino artico, pari a una superficie di 3,74 milioni di chilometri quadrati, probabilmente raggiunta il 15 settembre.

L’estensione misurata quest’anno è la seconda più bassa mai registrata. Il ghiaccio marino dell’Artico ha già perso due terzi del suo volume e negli ultimi decenni l’estensione dei ghiacci marini è diminuita costantemente.

“La rapida scomparsa dei ghiacci marini è un chiaro segnale di quanto il nostro Pianeta sia in pericolo. Con lo scioglimento dell’Artico, l’oceano assorbe più calore e tutti noi diventiamo più esposti agli effetti devastanti dell’emergenza climatica”, commenta Laura Meller della campagna Oceani di Greenpeace Nordic, in questo momento a bordo della nave Arctic Sunrise, impegnata in una spedizione proprio tra i ghiacci marini dell’Artico.



La Riserva Naturale Regionale dei Calanchi di Atri – Oasi WWF meta prediletta da migliaia di persone provenienti da tutta Italia


ATRI. Si preannunciava difficile e incerta l’estate all’inizio del giugno scorso, quando la Riserva Naturale Regionale dei Calanchi di Atri - Oasi WWF presentava il suo calendario di eventi. Un programma rimodulato nel rispetto degli indispensabili e preziosi regolamenti per il contenimento della diffusione del COVID 19.
Contrariamente alle aspettative, invece, si è registrato un boom di presenze. Più di 6500 persone, principalmente cittadini italiani, desiderose di scoprire le bellezze paesaggistiche, naturalistiche e ambientali della nostra meravigliosa Oasi, scrigno di biodiversità vegetale e animale e fucina di promozione territoriale.
Il programma, con attività prevalentemente gratuite, ha dato la possibilità a giovani e meno giovani di vivere un’esperienza immersiva tra le suggestive “bolge dantesche”. Dalle visite autonome, accompagnati virtualmente dalla app PICUS, alle escursioni pomeridiane guidate da accompagnatori di media montagna; dalle escursioni al chiaro di luna alle passeggiate a tema, dalla pratica yoga in natura ai laboratori creativi per bambini, dagli spettacoli teatrali agli incontri per docenti promossi dal Centro di Educazione Ambientale...sono state queste le attività protagoniste dell’estate 2020 appena conclusa, realizzate in collaborazione con le associazioni del territorio L’Istrice, OM ARTIS e Cul.Tur.A’.



Da oggi è attiva la raccolta fondi straordinaria del WWF Italia che attraverso il numero solidale 45585 sta raccogliendo risorse per costruire le prime Aule Nature distribuite su tutto il territorio nazionale.
La campagna sarà attiva per due settimane, dal 21 settembre fino al 4 ottobre data in cui è prevista l’iniziativa Urban Nature, dedicata al verde in città.


Le ultime settimane e la necessità di ripartire dopo il periodo di blocco imposto dall’emergenza COVID hanno evidenziato come la nostra scuola sia in affanno rispetto alle nuove misure di sicurezza per contenere il contagio. Proprio per questa ragione, quest’anno, il WWF Italia ha deciso di dedicare la propria campagna Urban Nature all’educazione con una raccolta fondi straordinaria che ha l’obiettivo di costruire il maggior numero di Aule Natura da nord a sud della penisola.

Pagina web dedicata al progetto >>


Al via il progetto europeo In-habit con il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa


Lucca sarà la prima città smart in Europa progettata a misura di uomo e animali e a realizzarla saranno gli esperti dell’Università di Pisa grazie al progetto In-habit.

Fra le varie iniziative in cantiere ci sono le “animabili”, cioè percorsi urbani intelligenti dedicati ad animali e padroni, che dal centro e dalle mura andranno verso le periferie. Grazie poi al parternariato con il Comune di Lucca e con Lucca Crea, la società che cura la manifestazione Lucca Comics & Games, il progetto punta a ripensare la presenza e il ruolo degli animali in città, dall’educazione, alla gestione degli spazi pubblici, dalla creazione di nuove opportunità di lavoro all'accoglienza turistica ad hoc per chi viaggia con i propri animali. Ma al centro di In-Habit c’è anche il tema dell’inclusività e l’attenzione ai soggetti più fragili. In questo caso gli animali diventano mediatori e risorse integrative, ed ecco così l’idea di realizzare delle pettorine smart per cani o gatti domestici in modo che gli anziani possano chiedere soccorso in caso di necessità.



La nuova campagna per sensibilizzare gli studenti ad essere responsabili nello smaltimento delle mascherine ed evitare che finiscano in natura.

Senza uno smaltimento responsabile, a fine anno rischiamo che solo le scuole disperdano in natura 270 tonnellate di plastica.

La campanella del primo giorno di scuola è suonata per molti studenti italiani che da oggi in diverse regioni tornano in classe dopo un lunghissimo periodo di stop imposto dall’emergenza sanitaria legata al COVID-19. Tra le tante novità nella vita degli oltre i circa 7 milioni di studenti della scuola pubblica italiana tra i 6 e i 18 anni che tornano tra i banchi ci sarà sicuramente un nuovo protagonista: la mascherina, che ormai è diventata un elemento essenziale della nostra quotidianità. Gli studenti che da oggi riprendono le lezioni e quelli che lo faranno dalla prossima settimana torneranno in aula con la mascherina, prioritariamente con quella chirurgica monouso come previsto dal Comitato Tecnico Scientifico per la riapertura in sicurezza.

 

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