Lunedì, 21 Settembre 2020

Retinal Organoid - thin section. Image: IOB.ch

 



Scientists have generated accurate replications of human retinas in culture that can be used to pinpoint the specific types of cells affected by genetic eye diseases. The culmination of a six-year effort, this achievement will accelerate progress in developing new therapies and was reported today in Cell by a team led by Botond Roska at the Institute for Molecular and Clinical Ophthalmology Basel (IOB) and collaborators at the Novartis Institutes for BioMedical Research.

"The research addresses a fundamental unmet need, which is to develop model retinas that closely resemble the real organ," says Cameron Cowan, a senior researcher in the IOB Human Retinal Circuit Group and the paper's first author. "It opens up the possibility of developing treatments in a dish tailored to individual patients."

Pubblicato in Scienceonline


Pubblicati su Current Biology i risultati di una ricerca condotta dall’Università di Pisa in collaborazione con l’Università di Firenze


La pupilla è una finestra aperta sui nostri processi cerebrali e fisiologici, in grado di fornire un metodo oggettivo per misurare lo stato di coscienza e le sue alterazioni – spesso ritenuti impenetrabili – raggiunti attraverso la meditazione mindfulness. È questo il risultato di una ricerca condotta dall’Università di Pisa in collaborazione con l’Università di Firenze sul tema “Spontaneous pupillary oscillations increase during mindfulness meditation”, appena pubblicata sulla prestigiosa rivista Current Biology.

Pubblicato in Medicina
Lunedì, 21 Settembre 2020 11:39

Why the world is at risk without immunisation



COVID-19 pandemic has shown the world that vaccines should be prioritised, writes Githinji Gitahi.

Imagine a world in which everyone is at risk of contracting a contagious disease with no prevention or cure. A world in which billions of people live in fear of a disease that is fatal to many, and that has the power to shut down entire economies.

For many, such a frightening scenario would have been confined to the realms of creative imagination just a year ago despite the warnings of public health experts. Yet, this is the reality we live in today as a result of the COVID-19 pandemic, which has infected over 16.5 million people and killed more than 655,000 as of 29 July 2020.

Global health crisis

While this global health crisis continues to put a strain on health systems and economies around the world, it is also threatening the health and wellbeing of populations in more ways than one. In July 2020, the WHO and UNICEF warned of an alarming decline in the number of children receiving life-saving vaccines worldwide, due to COVID-19 lockdowns and the disruption of essential health services. At least 21 countries are experiencing vaccine shortages as a result of the pandemic, while vaccination campaigns for diseases such as polio, cholera, yellow fever and meningitis, among others, have been postponed – already affecting more than 13.5 million people.

Pubblicato in Scienceonline



Da oggi è attiva la raccolta fondi straordinaria del WWF Italia che attraverso il numero solidale 45585 sta raccogliendo risorse per costruire le prime Aule Nature distribuite su tutto il territorio nazionale.
La campagna sarà attiva per due settimane, dal 21 settembre fino al 4 ottobre data in cui è prevista l’iniziativa Urban Nature, dedicata al verde in città.


Le ultime settimane e la necessità di ripartire dopo il periodo di blocco imposto dall’emergenza COVID hanno evidenziato come la nostra scuola sia in affanno rispetto alle nuove misure di sicurezza per contenere il contagio. Proprio per questa ragione, quest’anno, il WWF Italia ha deciso di dedicare la propria campagna Urban Nature all’educazione con una raccolta fondi straordinaria che ha l’obiettivo di costruire il maggior numero di Aule Natura da nord a sud della penisola.

Pagina web dedicata al progetto >>

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Ottimizzare l’energia prodotta dai dispositivi fotovoltaici, recuperando la luce sprecata. Questa l’obiettivo raggiunto dai ricercatori di Milano-Bicocca, realizzato attraverso nuovi nanoscristalli fluorescenti, drogati con pochi grammi di oro, in grado di assorbire e manipolare lo spettro solare e trasformare una frazione dei fotoni sprecati in modo che possano essere utilizzati dai dispositivi.

 I risultati di questa ricerca, dal titolo "High Photon Upconversion Efficiency with Hybrid Triplet Sensitizers by Ultrafast Hole-Routing in Electronic-Doped Nanocrystals" (doi: 10.1002/adma.202002953) sono stati appena pubblicati su Advanced Materials.

 Per rendere più efficienti i dispositivi fotovoltaici, come ad esempio le celle solari, è necessario sfruttare dei processi che consentano di recuperare la luce sprecata. Per risolvere questo problema, il gruppo di Spettroscopia Avanzata di Nanomateriali Funzionali del Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’ Università degli Studi di Milano – Bicocca guidato dai professori Sergio Brovelli, Francesco Meinardi e Angelo Monguzzi, ha sviluppato una nuova classe di nanocristalli fluroescenti in cui vengono inseriti pochi atomi di oro e sono “decorati” con cromofori organici. Essi sono in grado di assorbire e manipolare lo spettro solare, trasformando una frazione dei fotoni sprecati i in modo che possano essere utilizzati dai dispositivi.

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Lunedì, 21 Settembre 2020 11:08

L’intelligenza delle onde

 

Un team di ricercatori del Dipartimento di fisica della Sapienza Università di Roma e dell’Istituto dei sistemi complessi del Cnr, ha proposto un nuovo modello di intelligenza artificiale che sfrutta la propagazione di onde per compiere attività complesse come comprendere un testo o guidare un’automobile. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Physical Review Letters

L’intelligenza artificiale in genere evoca l’immagine di una complessa rete di computer, disposti in interminabili stanze, che elaborano immense quantità di dati per le funzioni più disparate: il riconoscimento di immagini, la traduzione di testi, le strategie per sconfiggere un campione di scacchi, od ottimizzare portafogli azionari.
Tuttavia, la superiorità dell’uomo rispetto alla macchina è ancora evidente se si analizza il consumo di energia necessaria per addestrare un computer, per esempio, a riconoscere un gatto da un cane e lo si rapporta ai pochi cucchiaini di zucchero che bastano al nostro cervello per fare operazioni molto più complesse, come comprendere un testo o guidare un’automobile. Il divario tra uomo e macchina è impietoso: si stima che “insegnare” a una rete neurale a compiere attività complesse inquini quanto 20 volte un essere umano in un anno.

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Lunedì, 21 Settembre 2020 08:46

GIOVANNI GASTEL. The People I like

MAXXI, 15 Settembre, 22 Novembre 2020

 


Al MAXXI in prima assoluta oltre 200 “ritratti dell’anima” del maestro fotografo alle persone che più lo hanno colpito: da Barack Obama a Marco Pannella, da Germano Celant a Ettore Sottsass, da Bebe Vio a Luciana Littizzetto, da Monica Bellucci a Miriam Leone, da Vasco Rossi a Tiziano Ferro, da Zucchero a Fiorello e molti altri a cura di Uberto Frigerio, allestimento Lissoni Associati.


Un’inedita, avvolgente galleria con oltre 200 ritratti. Un labirinto di volti, pose, sogni di personaggi del mondo della cultura, del design, dell’arte, della moda, della musica, dello spettacolo, della politica. Un ritratto collettivo di anime, incontrate nel corso di una carriera quarantennale.
E’ la mostra GIOVANNI GASTEL. The people I like a cura di Uberto Frigerio con allestimento di Lissoni Associati, in prima assoluta nello Spazio Extra MAXXI dal 15 settembre al 22 novembre 2020. Il titolo della mostra, The people I like, è già una dichiarazione d’intenti: il maestro fotografo si svela nella sua più intima autenticità e consacra il “ritratto” opera artistica d’eccellenza. Al pari della cultura umanistica, Gastel restituisce valore all’uomo e dignità al soggetto autonomo e, attraverso gli oltre 200 ritratti in mostra, documenta una parte importante del suo lavoro d’artista in oltre quarant’anni di attività. Modelle, attrici, artisti, operatori del settore, vip, cantanti, musicisti, politici, giornalisti, designer, chef fanno parte del caleidoscopio di fotografie esposte senza un ordine preciso, o un’appartenenza a un determinato settore o categoria. Come lo stesso Gastel afferma: “The people I like racconta il mio mondo, le persone che mi hanno trasmesso qualcosa, insegnato, toccato l’anima… e per me questo non dipende dalla loro origine, estrazione sociale, gruppo di appartenenza o altro. L’anima è qualcosa di unico, indipendente e, come tale, non segue nessuno schema predefinito, come il cuore”.

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Lunedì, 21 Settembre 2020 08:38

Alzheimer: perché colpisce di più le donne

 

 

La riduzione del livello degli estrogeni associata alla menopausa è un fattore di rischio, ma uno studio condotto da un gruppo di ricercatrici del Cnr-Ibbc mette in luce che gli stessi ormoni, sin dalla prima fase dello sviluppo, potrebbero favorirne l’insorgenza. Gli estrogeni tendono infatti a sfavorire nelle donne l’utilizzo dell’ippocampo, la struttura cerebrale deputata alla formazione della memoria a lungo termine e all’orientamento spaziale, e proprio il suo minore uso potrebbe essere alla base di una sua maggiore vulnerabilità agli effetti dell’invecchiamento, tra i quali la riduzione di volume e la formazione di placche. La ricerca è stata pubblicata su Progress in Neurobiology.

La malattia di Alzheimer, patologia neurodegenerativa che distrugge le cellule del cervello, è la più diffusa tra le forme di demenza e, a causa dell’invecchiamento della popolazione, il numero delle persone che ne soffrono tenderà ad aumentare. A essere più colpite da questa forma di demenza sono le donne e questo è dovuto all’ingresso in menopausa e al conseguente calo degli estrogeni, evento che determina la maggiore vulnerabilità femminile alla malattia, poiché questi ormoni svolgono una funzione protettiva contro la morte cellulare (apoptosi) e l’infiammazione che favorisce la formazione di placche di Beta amiloide, il cui accumulo è tra le cause della patologia.

Pubblicato in Medicina


The melanoma is a malignant tumor of the pigment cells. If diagnosed early, the tumor can be removed completely – and the chances of recovery are good. But in later stages, when the tumor has already spread or formed metastases in other parts of the body, the prospects become worse for those affected.

No effect for a good half of patients
The so-called immune checkpoint inhibitors, which have been approved in the last ten years, are a ray of hope – and the medical profession has achieved spectacular treatment successes with these medicines. However, in a good half of all patients these therapies show no benficial effect. But now, the work of the research group led by Mirjam Schenk from the Institute of Pathology at the University of Bern shows a promising way of increasing the effectiveness of the treatment and helping many more patients than before.

In collaboration with researchers from the USA, the team led by Schenk has uncovered the role of a signal molecule which the cells of the body's immune system use to coordinate their functions. The molecule is called Interleukin-32, IL-32 for short. In the complex interplay of immune cells within and in the immediate area around a tumor, it soon revealed a double effect. "It hits two birds with one stone,"says Schenk.

Pubblicato in Scienceonline

 

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