The Algorithm of Despair: From State Psychiatry to Chatbot Therapy

The mental health crisis is not an isolated national problem. It is a crisis of civilization on a global scale, the cruelest measure of which is given by a shocking number: over a million users per week, worldwide, turn to Artificial Intelligence (AI) platforms like ChatGPT to express suicidal ideations, self-harm thoughts, or states of profound crisis.
This is not a technological advancement. It is the demonstration that millions of people in grave difficulty, from one end of the planet to the other, feel so abandoned by their welfare and support networks that they seek the only accessible and immediate "resource" in an algorithm. Despair has been outsourced to a bot, highlighting the collapse of a social and healthcare model that is no longer sustainable.
L'algoritmo della disperazione: dalla psichiatria di Stato alla Chatbot Terapia

Il dramma della salute mentale non è un problema nazionale isolato. È una crisi di civiltà su scala globale, la cui misura più crudele è data da un numero che scuote: oltre un milione di utenti a settimana, a livello mondiale, si rivolge a piattaforme di Intelligenza Artificiale (AI) come ChatGPT per esprimere intenzioni suicide, pensieri autolesionistici o stati di crisi profonda.
Questo non è un progresso tecnologico. È la dimostrazione che milioni di persone in grave difficoltà, da un capo all'altro del pianeta, si sentono così abbandonate dalle loro reti di welfare e supporto da trovare in un algoritmo l'unica "risorsa" accessibile e immediata. La disperazione è stata esternalizzata a un bot, evidenziando il collasso di un modello sociale e sanitario che non regge più.

