Ricercatori italiani svelano la vita e la morte di un nuovo dinosauro

Secondo leggenda fu il caso ad aiutare i ricercatori nel 1923. La spedizione del naturalista americano Roy Chapman Andrews si era persa in un labirinto di gole scavate dall´erosione nel deserto dell´Asia Centrale, quando decisero di chiedere informazioni a una remota base militare nel bel mezzo del niente. Il fotografo della spedizione, John B. Shackelford, abbastanza annoiato a questo punto, si fermò a osservare il panorama ai bordi di una parete di roccia quando si accorse di alcuni frammenti di ossa che emergono dal sedimento. Dopo brevi scavi emersero intere ossa di dinosauro e di piccoli mammiferi e più sorprendente delle gigantesche uova.
Uova di dinosauro fossili erano molto rare a quei tempi, ma grazie a questa scoperta Andrews sarà in grado di descrivere perfino interi nidi.
Le uova furono attribuite al dinosauro erbivoro Protoceratops (di cui abbondavano i fossili), mentre a un dinosauro teropode con strano becco (usato probabilmente come uno schiaccianoci) fu attribuito il ruolo di sciacallo, che rubava le gustose uova dai nidi e propriamente fu denominato Oviraptor - ladro di uova. Solo nel 1993 la scoperta di un individuo di dinosauro oviraptoride accovacciato sulle uova rivela che si trattava di uno scambio d'identità: Le uova e i nidi ritrovati nel deserto appartenevano a questa specie!
Questi occhi hanno visto

"E' un miracolo che un'immagine di una frazione di secondo rubata alla banalità del difficile vivere quotidiano, possa travalicare i confini della resistenza che opponiamo al dolore, delle distanze che usiamo frapporre tra noi e gli ultimi". Questa frase di Maurizio Piazza sintetizza l'essenza della mostra fotografica da lui presentata l'8 luglio presso la Casa della Memoria e della Storia di Trastevere a Roma, dal titolo "Questi occhi hanno visto. Il diario di un medico volontario".
L'esposizione fotografica curata da Giulia Turano, è stata promossa dall'Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura nell'ambito della 34esima edizione dell'Estate Romana.
Zero Waste

Nell'ambito del ciclo di incontri, dal titolo "Roma Futura, un'idea di Città", organizzato dall'Associazione Fratelli d'Italia il giorno 11 ottobre, presso la sala Quaroni del Palazzo delle Fontane all'EUR, si è tenuto un interessante incontro sul tema della sostenibilità ambientale, del riciclo e del riutilizzo dei rifiuti.
L'Associazione Fratelli d'Italia, movimento che si pone come obiettivo quello di sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo a temi di interesse comune quali quelli sociali, ambientali e culturali, conscia dell'importanza del tema in discussione e del ritardo in cui si trova il sistema di smaltimento dei rifiuti in Italia, ha voluto invitare all'incontro uno dei protagonisti del Progetto statunitense "Zero Waste", in italiano "Spreco Zero", Jack Macy attuale coordinatore commerciale del Programma del Dipartimento Ambiente della città e della Contea di San Francisco.
Alla presenza del Presidente della Commissione Ambiente e Verde Pubblico di Roma Capitale, Andrea De Priamo, del Presidente dell'Ama Spa, Piergiorgio Benvenuti, del Presidente del Comitato Malagrotta, Sergio Apollonio, e dell'Assessore alle Politiche Ambientali di Roma Capitale, Marco Visconti, Mr Macy ha potuto illustrare quali sono state le scelte e le dinamiche che hanno reso il progetto attuato sul territorio californiano un vero successo.
I PIANI SALVA-CRISI METTONO A RISCHIO L’AMBIENTE

Il WWF scrive al Fondo Monetario e alla Commissione Europea
Il WWF internazionale ha scritto al direttore del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, e al presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, per sostenere l’urgenza di soluzioni sostenibili, che contrastino la crisi finanziaria globale, al fine di preservare il capitale naturale, base imprescindibile di ogni attività economica di successo.
Nelle lettere, il WWF sottolinea che “la crisi, oltre a essere causata dalla cattiva gestione delle finanze nazionali, è il riflesso di un modello di sviluppo economico carente, costruito su consumi eccessivi e su un sovra-sfruttamento delle risorse naturali, con conseguente deficit ecologico, costantemente in crescita.”
La lettera del WWF si focalizza in particolare sul caso della Grecia ed evidenzia una serie di gravi ripercussioni ambientali derivanti dal programma di riassesto economico, approvato a marzo 2010 e co-finanziato dal Fondo Monetario Internazionale, dalla Commissione Europea e dalla Banca Centrale Europea. In particolare: la riduzione del “fondo verde” per la Grecia, che viene assorbito nel budget generale del Paese; la riduzione della regolamentazione dei permessi in campo ambientale; l’enfasi data a ingenti investimenti a fronte di discutibili verifiche ambientali; la legalizzazione di fatto di azioni illegali di sviluppo in aree protette; la vendita frettolosa e incontrollata di terreni pubblici; il sottodimensionamento di staff ambientale tra le autorità pubbliche; lo smantellamento di istituzioni di governance ambientale; il discutibile supporto a fonti di energie inquinanti, compreso il carbone.
La Particella di Dio sfugge, non è stata trovata, ma ha lasciato delle tracce!

I nuovi dati restringono il campo per la ricerca del bosone in uno stretto margine a energie minori del previsto, è quanto rendono pubblico gli italiani Fabiola Gianotti e Guido Tonelli dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn). L'esistenza del bosone di Higgs, ipotizzato dal fisico britannico Peter Higgs oltre 40 anni fa, rende possibile la massa. In pratica i nuovi dati restringono il campo per la ricerca del bosone a energie minori del previsto si spera di fugare ogni dubbio entro la fine del 2012, quando sarà completata l'analisi degli esperimenti in corso.La famosa particella di Dio, il bosone di Higgs, non è stato trovato. Però sono state trovate tracce del suo passaggio in due importanti esperimenti di fisica nucleare che si stanno svolgendo a Ginevra, al Cern, attorno al Large Hadron Colllider, il più grande acceleratore di particelle oggi esistente.
Dai dinosauri ai calanchi 2-6 gennaio 2012

Resistenza umana per i diversamente occupati

I risultati dei più recenti studi pongono al primo posto nella classifica dei desideri degli italiani “il lavoro”, che ha scavalcato nella graduatoria quello che per lungo tempo lo aveva preceduto: la casa, elemento che certo non stupisce se messo in relazione ai dati sulla disoccupazione giovanile nel nostro Paese.
In Italia un giovane su 3 non lavora. Questo dato diviene ancora più preoccupante se ad essere considerate sono specifiche categorie quali disoccupazione del meridione e femminile per cui il lavoro non è più un dovere, nè un diritto ma solo una chimera.
Motivo di preoccupazione non è solo l'assenza o comunque la forte carenza di domanda di lavoro, ma soprattutto lo svilimento e la negazione che questo diritto subisce.
La Toscana: Terra di balene e vermi mangia-ossa

"They say the sea is cold, but the sea contains the hottest blood of all,
and the wildest, the most urgent."
"Whales Weep Not!" D.H. Lawrence (1885-1930)
Gli abissi marini sono stati spesso comparati con un deserto in cui solo occasionalmente si trovano delle oasi - campi idrotermali in cui sorgenti di acqua bollente offrono abbastanza energia da alimentare un ecosistema, oppure le carcasse in decomposizione di grandi animali marini.
I processi tafonomici in mare aperto differiscono notevolmente da quelli osservabili vicino alla costa o in acque poco profonde - anche se purtroppo ancora poco si conosce sui fattori che li influenzano - soprattutto se si tratta di gigantesche carcasse, come ad esempio quelle di balena. Si presume che la decomposizione di un corpo cosi grande è influenzata in una prima fase dalla profondità della colonna d´acqua e dalla pressione idrostatica, due fattori che influenzano il tempo in cui la carcassa galleggia sull´acqua. Una volta raggiunto il fondo, la decomposizione della balena segue una sequenza generale con diverse ondate di animali spazzini e saprofagi. La carne è rapidamente rimossa da grandi animali, come ad esempio gli squali. I resti, come tessuto adiposo e cartilagine, sono colonizzati più lentamente da organismi che si cibano sia dei resti organici che dal denso tappeto di batteri che si sviluppa su di essi. Dopo alcuni mesi rimangono solo le ossa, anch´esse sono colonizzate da una comunità di specie molto interessanti e adattate all'ambiente estremo composto principalmente da batteri, molluschi e policheti.
Cucina Garibaldina

L'Italia unita dal gusto e dal sapore. Questa l'idea del grande Chef di fama internazionale Igles Corelli che, nell'anno commemorativo dei 150 anni dell'Unità d'Italia, ha voluto celebrare l'evento con la pubblicazione di un libro, edito da Gribaudo, intitolato “La mia Cucina Garibaldina” che, fin dal titolo, pervaso di sottile ironia, intende proporre la speciale riunificazione culinaria d'Italia.
Il volume, alla cui stesura hanno collaborato anche giovani cuochi come l'emergente e virtuoso Marco Cahssai, intende ripercorrere la storia della tradizione culinaria del Belpaese nella convinzione che la cucina italiana rappresenti, per la varietà delle pietanze e per la qualità dei prodotti d'origine, una unicità nel panorama gastronomico internazionale.
Dalle Parole alla Parola

Si è tenuta il 3 novembre a Roma, presso la sede della Pontificia Università Gregoriana, la lezione inaugurale del ciclo intitolato “Paroles en éclats, éclat de la parole” (“La scintilla della parola tra parole in frantumi”).
La manifestazione, che è alla seconda edizione, è il frutto di una antica quanto solida collaborazione tra la Pontificia Università, l'Istituto di cultura francese Saint-Louis e l'Ambasciata Francese in Italia. Il ciclo è costituito da otto lezioni aperte al pubblico nel corso delle quali vengono trattati temi di natura filosofica e teologica di forte attualità.
”Dalle Parole alla Parola” è il titolo della lezione inaugurale, tenuta da S.E. il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. S.E. Ravasi ha preso la parola al termine della prolusione svolta dall'Ambasciatore francese in Italia che ha soffermato la propria attenzione sull'importanza che riveste il dialogo tra la teologia e la filosofia. In particolar modo, in una fase storica in cui la “parola” subisce numerosi cambiamenti, l'Ambasciatore ha ricordato come la “parola” stessa rappresenta la base per tutta la cultura europea.
Estremamente “schematico” e “didattico”, secondo il preciso intento dichiarato dal conferenziere, è stato l'intervento del Cardinal Ravasi.
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