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Giugno 2025
Venerdì, 17 Marzo 2006 00:00

Morte per crocefissione

La pena della croce

La pena della crocifissione era diffusa presso molte popolazioni antiche, come gli Assiri e i Persiani, gli Indiani, gli Sciiti, ed è stata portata in occidente da Alessandro Magno. Il primo vero «successo» l'ha conosciuto soprattutto presso i Cartaginesi, ma furono forse i Romani il popolo che ne fece il ricorso più frequente e spietato: in seguito alla rivolta di Spartaco, nel 71 a.C., oltre seimila ribelli furono giustiziati in quel modo.

La crocifissione per legge era riservata agli schiavi, ai prigionieri di guerra e ai rivoltosi, e in quell'occasione fu esercitata con fredda efficienza su tutti coloro che si erano ribellati al potere centrale: chiunque viaggiasse tra Capua e Roma poté vedere per giorni, ai lati della strada, i corpi rimasti sulle croci che venivano straziati dagli animali predatori e dalla forza degli agenti atmosferici.

Radiografia di uno degli esperimenti di Pierre Barbet (1931)

 

Pubblicato in Medicina
Venerdì, 17 Febbraio 2006 00:00

Molluschi di singolari ecosistemi

Da diversi anni i geologi di tutto il mondo compiono studi e ricerche sulla natura dei fondali marini, mentre i biologi si interessano alla composizione faunistica del benthos; ad iniziare dagli anni ’70, per cui piuttosto recentemente, si è creata una sinergia fra i due flussi di ricerca per studiare dei nuovi sorprendenti ecosistemi, le “hydrotermal vents” e le “cold seeps”, molto diversi da quelli finora conosciuti e che possono essere considerati i due più grandi ecosistemi scoperti nel XX secolo.

Questi singolari ambienti sono solitamente situati a grande profondità, generalmente nei pressi delle dorsali oceaniche, e interessano delle aree nelle quali si svolgono fenomeni di vulcanismo attivo. In questi particolari siti si sono sviluppate forme di vita molto diverse da quelle attualmente conosciute e reperibili sui fondali oceanici, infatti dai campionamenti effettuati in queste zone sono emerse una moltitudine di animali sconosciuti alla scienza attuale.

Sono state quindi descritte nuove specie appartenenti ai vari phyla, quali crostacei, anthozoa, molluschi, vermi, echinidi, ecc. La particolarità di questi ambienti risiede nel fatto che essendo soggetti a persistenti episodi di attività vulcanica, evidenziano delle caratteristiche chimico-fisiche diverse da quelle solitamente conosciute per i fondali marini. Per una maggiore comprensione di questi ambienti è necessario dividerli in due tipologie: fondali interessati da emissioni fredde o “cold seeps” e fondali ospitanti sorgenti termali calde o “hydrotermal vents”.

 

Lurifax vitreus Warèn & Bouchet, 2001 – mm 2.0 (H) x 3.3 (D). Tirreno Centrale, coste laziali, 450/600 m. Collezione Smriglio/Mariottini (Rome, Italy).

 

Con il primo appellativo si definiscono quei fondali dai quali si sprigionano emissioni di gas metano, di consistenza più o meno intensa, senza incremento termico dell’acqua che rimane quindi fredda. La disponibilità di questo gas fornisce energia ad una ricca comunità bentonica che include una fauna simbionte chemiosintetica; crostoni carbonatici, come pure gas idrati possono formarsi in queste circostanze (Lykousis et al, 2004).

Pubblicato in Scienze Naturali

Cyclopecten hoskynsi (Forbes, 1844). 13.1 x 12.9 mm. Mar Tirreno Centrale, coste laziali, (41°51'N, 11°28'E, 360 m), biocenosi CB. Collezione Smriglio (Rome, Italy).

 

Con questa nota si prosegue elencazione e la descrizione della fauna malacologia reperita sui fondali del piano batiale, situati al largo del Mar Tirreno Centrale, coste laziali.

Come anticipato nel precedente contributo, la ricerca su questa specifica area geografica è iniziata nel 1987 ed è tutt'ora in svolgimento. L'esame di moltissimi kg di sedimento sabbio fangoso o di porzioni di substrato duro, hanno conseguito il ritrovamento di numerose specie di molluschi, e di un numero elevato di esemplari, fra i quali alcuni viventi, per alcune di queste.

Si continua l'elenco delle specie fornendone i dati più interessanti.

Numerosi individui di Mathildidae Dall, 1889, sono stati separati da sedimenti a forte componente sabbiosa alla quale erano frammisti frammenti di madreporari e rocce; Mathilda cochlaeformis Brugnone,1873, che è risultata essere la specie più abbondante; Mathilda coronata Monterosato,1875 rarissima specie "monterosatiana"; Mathilda barbadensis Dall, 1889, che con la presente nota viene segnalata per la prima volta per le coste laziali, ed in senso generale, conferma la recente segnalazione della specie in Mar Mediterraneo (Rocchini, 2003).

 

Idas ghisottii Waren & Carrozza, 1990. 17 x 5.2 mm. Mar Tirreno Centrale, coste laziali. (41°51'N, 11°28'E, 540/600 m), biocenosi CB, in cavità di legno sommerso. Collezione Smriglio (Rome, Italy).

 

Diverse specie appartenenti ad Architectonicidae Gray J.E., 1840, sono state reperite in sedimenti fortemente fangosi, Discotectonica discus (Philippi,1844) di grandi dimensioni, Pseudomalaxis zancleus zancleus (Philippi,1844) rara specie dalla conchiglia planospirale, Heliacus (Granoheliacus) alleryi (Seguenza G.,1876) reperito con numerosi individui di grande taglia. Numerose specie di bivalvi, sono state trovate nei campioni di sedimenti puramente fangosi, o contenenti una bassissima percentuale sabbiosa: Cyclopecten hoskynsi (Forbes,1844), rarissima specie di pettinide, molto difficile da reperire vivente in Mediterraneo, Delectopecten vitreus (Gmelin,1791) rinvenuta bissata esclusivamente a colonie di Isidella elongata (Esper, 1788), entozoo che forma una sorta di "praterie", caratterizzanti alcune aree dei fondali batiali; Propeamussium fenestratum (Forbes,1844), Palliolum incomparabile (Risso,1826), Pseudamussium (Pseudamussium) septemradiatum (Müller O.F.,1776), presente nei sedimenti solo con singole valve, sicuramente provenienti dalla tanatocenosi wurmiana associata alla stessa biocenosi. Abra (Syndosmya) longicallus (Scacchi,1834) relativamente abbondante, partecipe anche con individui di grande taglia; Idasola simpsoni (Marshall,1900), anch'essa presente con individui di buone dimensioni; Idasola ghisottii Warén & Carrozza,1990 reperita nei sedimenti con valve isolate, ma trovata vivente all'interno di cavità di legni sommersi dragati nella medesima area. Pholadomya loveni Jeffreys,1882, bella specie dai caratteristici sifoni allungati, sempre difficile da reperire vivente a causa della fragilità delle valve; Amygdalum politum (Verrill & Smith,1880) rara specie che si protegge e si ancora al fondo molle, costruendosi un nido "impastando" il sedimento con il proprio bisso. Xylophaga dorsalis (Turton,1819) appartenente ad un gruppo di molluschi bivalvi che perforano il legno penetrandone sempre più profondamente all'interno, con l'incremento della fase di sviluppo. Di questa specie sono stati trovati numerosissimi individui viventi all'interno di legni sommersi.

 

Delectopecten vitreus (Gmelin, 1791). 15.1 x 15.0 mm. Mar Tirreno Centrale, coste laziali. (41°51'N, 11°28'E, 360 m), reperito bissato su Isidella elongata (Esper, 1788). Collezione Smriglio (Rome, Italy).

 

Cetoconcha neaeroides (Seguenza G.,1877) che si pensava estinta, e da pochi anni ripristinata all'attuale malacofauna mediterranea, si è reperita vivente con esemplari adulti e di taglia interessante. Verticordia granulata Sequenza G., 1960 ( sinonimo Haliris berenicensis (Sturany,1896) e Laevicordia gemma (Verrill,1880), due piccole specie di Verticordidae Stoliczka, 1871, anch'esse molto rare da trovare viventi, erano ben rappresentate nel sedimento esaminato. Spondylus (Corallospondylus) gussoni Costa O.G.,1829, ritrovato aderente su porzioni di substrato duro, costituito da rocce e frammenti e colonie di madreporari.

Un'insieme di associazioni notevolmente interessanti, con presenza di molte specie viventi, sempre difficilmente reperibili a causa dell'habitat profondo e della dispersione locale delle stesse, ha caratterizzato l'operazione di sorting del sedimento esaminato, producendo un buon numero di dati sempre poco disponibili, relativamente alle biocenosi a coralli bianchi del Mar Mediterraneo.

 

Ringraziamenti
Ringrazio il Signor Luca Egidi per il sempre tempestivo e cortese aiuto tecnico.



BIBLIOGRAFIA

Melone G. & Taviani M., 1985 - Revisione delle Architectonicidae del Mediterraneo. Lavori della Società Italiana di Malacologia, 21: 149-192.

Peres J.M. e Picard J. 1964. Nouveau manuel de bionomie bentique de la Mer Mediterranee. Rec. Trav. Stn. Mar. d'Endoume, Bull., 31: 1-137.

Rocchini R., 2003 - Prima segnalazione di Mathilda barbadensis Dall, 1889, in Mediterraneo (Heterostropha, Mathildidae). Bollettino Malacologico, Roma; 39 (5-8): 105-106.

Smriglio C., Mariottini P., Gravina F., 1987 - Molluschi del Mar Tirreno Centrale: ritrovamento di Typhlomangelia nivalis (Loven, 1846). Contributo primo. Bollettino Malacologico, 1-4 (23):47-52.

Smriglio C., Mariottini P., Gravina F., 1987 - Molluschi del Mar Tirreno Centrale: segnalazione di alcuni Turridi provenienti da una biocenosi a coralli bianchi. Contributo II. Bollettino Malacologico, 11-12 (23):381-390.

Smriglio C., Mariottini P., Gravina F., 1988 - Molluschi del Mar Tirreno Centrale: ritrovamento di Adeuomphalus ammoniformis G. Seguenza, 1876, Fissurisepta granulosa Jeffreys, 1883 e Propilidium ancyloide (Forbes, 1840). Contributo III. Bollettino Malacologico 1-4 (24): 1-6.

Smriglio C., Mariottini P., Gravina F., 1988 - Molluschi del Mar Tirreno Centrale: segnalazione di Amygdalum luteum (Jeffreys, 1880). Contributo IV. Bollettino Malacologico 5-8 (24): 145-147.

Smriglio C., Mariottini P., Gravina F., 1988 - Molluschi del Mar Tirreno Centrale: segnalazione di Pleurotomella packardi Verrill, 1872. Contributo V. Bollettino Malacologico, 5-8 (24): 148-149.

Smriglio C., Mariottini P., Gravina F., 1990 - New data on Spirolaxis clenchi Jaume & Borro, 1946, from the Mediterranean Sea (Gastropoda Prosobranchia: Architectonicidae). Basteria, Leiden, 54 (4-6): 211-216.

Smriglio C. & Mariottini P., 1990 - Descrizione di una nuova specie di Pectinidae (Rafinesque, 1815) per il Mar Mediterraneo: Cyclopecten brundisiensis n. sp. e considerazioni su alcune specie appartenenti ai generi Cyclopecten (Verrill, 1897) e Propeamussium de Gregorio, 1884. Bollettino Malacologico, 26 (1-4): 1-18.

Smriglio C., Mariottini P., 1996 - Descrizione di una nuova specie di Cystidae Stimpson, 1865 per il Mar Mediterraneo: Granulina gofasi n. sp. La Conchiglia, Roma, 28 (281): 54-56.

Smriglio C., Mariottini P., 1996 - Central Tyrrhenian sea Mollusca: XI. Description of Callostracum tyrrhenicum sp. nov. (Gastropoda, Acteonidae) and remarks on the other Mediterranean species of the family Acteonidae d'Orbigny, 1835. Basteria, Leiden, 60 (4-6): 183.

Smriglio C., Mariottini P., & Giusti F., 1996 - Prima segnalazione di Gregorioscala sarsi (Kobelt, 1903) per il Mar Mediterraneo e ritrovamento di Acirsa cfr. corsicana Nordsieck, 1974 per il Mar Tirreno Settentrionale. La Conchiglia, Roma, 28 (279): 47-49.

Smriglio C., Mariottini P. & Calascibetta S., 1999 - Description of a new species of Conidae Fleming, 1822 from the Mediterranean Sea: Conopleura aliena n. sp. Bollettino Malacologico,

34(1-4): 27-32.

Mariottini P., Smriglio C. & Oliverio M., 2000 - The Ringicula leptocheila complex, with the description of a new species (Opisthobranchia, Ringiculidae). Bollettino Malacologico, 36(5-8): 71-82.

Smriglio C. & Mariottini P., 2000 - Onoba oliverioi n. sp. (Prosobranchia, Rissoidae), a new gastropod from the Mediterranean. Iberus, 18(1): 15-19.

Smriglio C. & Mariottini P., 2002 - Lurifax vitreus Warèn & Bouchet, 2001 (Gastropoda, Orbitestellidae), first report from Mediterranean Sea. Bollettino Malacologico, 38: 45-47.


Autore: Carlo Smriglio
Pubblicato in Scienze Naturali

Granulina gofasi Smriglio & Mariottini,1996. Olotipo. 2.6 x 1.8 mm. Mar Tirreno Centrale, coste laziali. (41°51'N, 11°28'E, 356/600 m). Museo di Zoologia dell'Università di Bologna, cat. n. 11676.

 

Seguendo il modello proposto da Pérès & Picard (1964), la zonazione verticale biologica del Mar Mediterraneo prevede la suddivisione dei fondali in Piani, che sono convenzionalmente considerati come intervalli definiti di profondità. Il fattore principale che influenza maggiormente questa suddivisione è rappresentato dalla presenza o dalla mancanza della luce che consente di risuddividere ulteriormente l'ambiente bentonico in due principali sistemi: il Sistema Fitale (o litorale) composto dai piani Sopralitorale, Mesolitorale, Infralitorale e Circalitorale, e il Sistema Afitale (o profondo) suddiviso nei piani Batiale, Abissale e Adale. In questa nota ci interesseremo del piano batiale che costituisce circa il 90 % dei fondali marini e che arriva fino ad una profondità massima di 3.000 m.

Costituito in prevalenza da fondali fangosi e fango sabbiosi il piano batiale si presenta con una minima parte di consistenza rocciosa; le sue biocenosi sono poco conosciute e relativamente studiate, a causa della difficoltà di raggiungimento delle elevate profondità.

Nel corso di una ricerca iniziata nel 1987 e tutt'ora in corso al largo del Mar Tirreno Centrale, sono stati dragati in varie riprese, oltre 1500 kg di sedimento; tali prelievi sono stati effettuati su dei fondali adiacenti delle biocenosi a coralli bianchi presenti nel batiale, al largo della costa laziale. Infatti su questi fondali, ad una profondità compresa fra 450 e 650 m, prosperano ancora scogliere a Madrepora oculata e, dai frammenti campionati, si presume siano presenti anche piccole colonie di Lophelia prolifera; ma si tratterebbe di episodi isolati, in quanto insediamenti residui di una fauna rigogliosa presente in Mediterraneo durante le epoche glaciali.

Conopleura aliena Smriglio, Mariottini, Calascibetta, 1999. Olotipo. 6.8 x 4.0 mm. Mar Tirreno Centrale, coste laziali. (41°51'N, 11°28'E, 350 m). Museo di Zoologia dell'Università di Bologna, cat. n. 12694.

 

Nei sedimenti campionati sono state rinvenute numerose e interessanti specie di molluschi, fra le quali alcune nuove, in seguito descritte alla scienza.

I numerosi campionamenti effettuati hanno scaturito moltissimo materiale che ha fornito una notevole quantità di specie con un'alta percentuale di esemplari per alcune di queste; ed inoltre ha consentito di individuare un legame, probabilmente trofico, fra le specie reperite e la tipologia di fondale; infatti molte di queste hanno potuto essere collegate al tipo di substrato, molle o duro, in funzione della percentuale di reperimento di individui viventi.

Solo fra i numerosi rami e frammenti di madrepora, si sono potute reperire valve di Acesta excavata (Fabricius J.C.,1779) bellissimo grande Limidae Rafinesque, 1815 di profondità, molto raro in Mediterraneo, a causa della forte regressione del tipo di habitat in cui svolge il proprio ciclo vitale. Alcune Rissoidae Gray, 1847, quali Alvania cimicoides (Forbes,1844), Alvania elegantissima (Monterosato,1875), Alvania subsoluta (Aradas,1847), sono state reperite in gran numero di esemplari privi di parti molli; gli individui viventi sono stati separati esclusivamente da sedimento fangoso frammisto ad una alta componente sabbiosa, per cui sembra logico dedurre che questo tipo di sedimento ne rappresenti l'habitat preferenziale. Lo stesso tipo di sedimento ospitava molte specie di Turridae Swainson, 1840, alcune delle quali complete di parti molli, quali: Microdrillia loprestiana (Calcara,1841) dal caratteristico apice rossiccio, Mangelia serga (Dall,1881), Gymnobela abyssorum (Locard,1897) rappresentata da esemplari di grande taglia per questa specie, Pleurotomella eurybrocha (Dautzenberg & Fischer H.,1896), Pleurotomella gibbera Bouchet & Warén,1980 ex Jeffreys ms., Pleurotomella packardi Verrill,1872, il cui ritrovamento ha rappresentato la prima segnalazione per il Mar Mediterraneo, Conopleura aliena Smriglio, Mariottini, Calascibetta, 1999, un nuovo Turridae dall'insolita morfologia conchigliare, Raphitoma     pseudohystrix Sykes,1906, Teretia teres (Reeve,1844), Taranis laevisculpta Monterosato,1880, Taranis moerchi (Malm,1863). Ancora un Rissoidae, Onoba oliverioi Smriglio & Mariottini, 2000, descritto come nuova specie, ha un habitat specifico, riferito ad un sedimento composto da una alta percentuale sabbiosa; infatti questo tipo di sedimento è stato dragato solo una volta, insieme agli esemplari della stessa specie, che non si è potuta ritrovare negli altri prelievi campionati.

Spirolaxis clenchi Jaume & Borro,1946. Diam. 5.1 mm. Mar Tirreno Centrale, coste laziali, (41°51'N, 11°28'E, 600 m), biocenosi a coralli bianchi. Collezione privata Smriglio-Mariottini (Rome, Italy).

 

Fra i Cystiscidae Stimpson, 1865, i numerosi individui di Granulina Jousseaume, 1888 ritrovati hanno consentito di descrivere una nuova specie, Granulina gofasi Smriglio & Mariottini,1996, dedicata al Dr. Serge Gofas, competente malacologo dell'Università spagnola di Malaga.

Ringicula ciommeii Mariottini, Smriglio & Oliverio, 2000, una nuova singolare specie legata ai fondi molli dell'area in esame, è stata trovata in gran numero di esemplari, di cui alcuni viventi, consentendo una buona caratterizzazione della morfologia conchigliare.

Callostracon tyrrhenicum Smriglio & Mariottini,1996, identificato erroneamente dagli studiosi con un'altra specie extramediterranea, ma invece nuova per la malacofauna mediterranea, ha incrementato il numero delle specie conosciute di Acteonidae, tutte rare e legate esclusivamente ad habitat profondi, tranne una, Acteon tornatilis Linneo, 1758, appunto la più reperibile in acque più superficiali.

Spirolaxis clenchi Jaume & Borro,1946 rarissimo Architectonicidae Gray J.E., 1840, originariamente descritto per le acque di Cuba, dalla caratteristica conchiglia planospirale a giri disgiunti, trovata vivente per la prima volta in assoluto, consentendo così la descrizione dell'opercolo, mai osservato in precedenza. Emarginula bonfittoi Smriglio & Mariottini, 2001, tipica di substrati duri, è stata reperita in un considerevole quantitativo di individui, ed è andata ad accrescere le specie mediterranee attribuite al genere. In chiusura, il ritrovamento di un esemplare freschissimo di Lurifax vitreus Warèn & Bouchet, 2001, legato alle hydrothermal vents e seeps oceaniche, potrebbe suscitare ripensamenti fra gli studiosi e i geologi della morfologia dei fondali mediterranei.

In conclusione, l'elevato numero di specie rare o nuove per la scienza provenienti dallo studio dei fondali profondi del Mar Tirreno Centrale ha permesso di accrescere le conoscenze del piano Batiale, ed in senso generale, del Mar Mediterraneo, ma ulteriori studi saranno attuati per incrementarne una maggiore comprensione.

 

Ringraziamenti
Ringrazio calorosamente il Signor Luca Egidi per il sempre cortese aiuto tecnico.



BIBLIOGRAFIA

Jaume, M. L. & Borro P., 1946 - Novedades en Moluscos marinos Cubanos. Revista de la Sociedad Malacológica "Carlos de la Torre" 4 13-22, pl. 2.

Peres J.M. e Picard J. 1964. Nouveau manuel de bionomie bentique de la Mer Mediterranee. Rec. Trav. Stn. Mar. d'Endoume, Bull., 31: 1-137.

Smriglio C., Mariottini P., Gravina F., 1987 - Molluschi del Mar Tirreno Centrale: ritrovamento di Typhlomangelia nivalis (Loven, 1846). Contributo primo. Bollettino Malacologico, 1-4 (23):47-52.

Smriglio C., Mariottini P., Gravina F., 1987 - Molluschi del Mar Tirreno Centrale: segnalazione di alcuni Turridi provenienti da una biocenosi a coralli bianchi. Contributo II. Bollettino Malacologico, 11-12 (23):381-390.

Smriglio C., Mariottini P., Gravina F., 1988 - Molluschi del Mar Tirreno Centrale: ritrovamento di Adeuomphalus ammoniformis G. Seguenza, 1876, Fissurisepta granulosa Jeffreys, 1883 e Propilidium ancyloide (Forbes, 1840). Contributo III. Bollettino Malacologico 1-4 (24): 1-6.

Smriglio C., Mariottini P., Gravina F., 1988 - Molluschi del Mar Tirreno Centrale: segnalazione di Amygdalum luteum (Jeffreys, 1880). Contributo IV. Bollettino Malacologico 5-8 (24): 145-147.

Smriglio C., Mariottini P., Gravina F., 1988 - Molluschi del Mar Tirreno Centrale: segnalazione di Pleurotomella packardi Verrill, 1872. Contributo V. Bollettino Malacologico, 5-8 (24): 148-149.

Smriglio C., Mariottini P., Gravina F., 1990 - New data on Spirolaxis clenchi Jaume & Borro, 1946, from the Mediterranean Sea (Gastropoda Prosobranchia: Architectonicidae). Basteria, Leiden, 54 (4-6): 211-216.

Smriglio C., Mariottini P., 1996 - Descrizione di una nuova specie di Cystidae Stimpson, 1865 per il Mar Mediterraneo: Granulina gofasi n. sp. La Conchiglia, Roma, 28 (281): 54-56.

Smriglio C., Mariottini P., 1996 - Central Tyrrhenian sea Mollusca: XI. Description of Callostracum tyrrhenicum sp. nov. (Gastropoda, Acteonidae) and remarks on the other Mediterranean species of the family Acteonidae d'Orbigny, 1835. Basteria, Leiden, 60 (4-6): 183.

Smriglio C., Mariottini P., & Giusti F., 1996 - Prima segnalazione di Gregorioscala sarsi (Kobelt, 1903) per il Mar Mediterraneo e ritrovamento di Acirsa cfr. corsicana Nordsieck, 1974 per il Mar Tirreno Settentrionale. La Conchiglia, Roma, 28 (279): 47-49.

Smriglio C., Mariottini P. & Calascibetta S., 1999 - Description of a new species of Conidae Fleming, 1822 from the Mediterranean Sea: Conopleura aliena n. sp. Bollettino Malacologico, 34(1-4): 27-32.

Mariottini P., Smriglio C. & Oliverio M., 2000 - The Ringicula leptocheila complex, with the description of a new species (Opisthobranchia, Ringiculidae). Bollettino Malacologico, 36(5-8): 71-82.

Smriglio C. & Mariottini P., 2000 - Onoba oliverioi n. sp. (Prosobranchia, Rissoidae), a new gastropod from the Mediterranean. Iberus, 18(1): 15-19.

Smriglio C. & Mariottini P., 2002 - Lurifax vitreus Warèn & Bouchet, 2001 (Gastropoda, Orbitestellidae), first report from Mediterranean Sea. Bollettino Malacologico, 38: 45-47.


Autore: Carlo Smriglio
Pubblicato in Scienze Naturali

Granulina gubbiolii Smriglio & Mariottini, 1999 – Olotipo, veduta anteriore, 2.4 x 1.7 mm. Stretto di Gibilterra, 300/350 m. Museo di Zoologia dell’Università di Bologna (n. catalogo MZB14001).

 

Il bacino del Mare di Alboran, malacologicamente parlando, rappresenta un tipico esempio di area zoogeografica con esclusive endemicità, causa di particolare distinzione dalle altre aree del Mar Mediterraneo.

Questo bacino, situato nella parte più occidentale del Mediterraneo, è delimitato ad occidente dalla soglia dello stretto di Gibilterra, per un’estensione totale di circa 60 km, e con una profondità massima di circa 286 m., che lo mette in comunicazione con l’adiacente Oceano Atlantico; le sue acque, con una profondità massima di 1500 m, si estendono per una superficie di circa 54.000 km², bagnando percentualmente le linee di costa della Spagna, il settentrione del Marocco e l’Algeria. Al centro di questo mare è posizionata l’Isola di Alboran le cui acque circostanti presentano dei fondali coralligeni di notevole ricchezza, che esibiscono degli singolari endemismi faunistici, fra i quali, unici dal punto di vista malacologico, Coralliophila alboranensis Smriglio & Mariottini 2003, Granulina gubbiolii Smriglio & Mariottini, 1999, Aphanitoma mariottinii Smriglio, Rufini e Martin Peréz, 2001, Coralliophila africana Smriglio & Mariottini, 2001, più altre specie rare, di cui si hanno scarse segnalazioni, come: Acrilloscala lamyi (de Boury, 1909), Epitonium dendrophylliae Bouchet & Warén, 1986, Gymnobela abyssorum (locard, 1897), Gymnobela subaraneosa (Dautzenbergh & Fischer H., 1896), Eudolium bairdii (Verrill & Smith, 1881), Panopaea glycimeris (Von Born, 1778); di quest’ultima specie cosiddetta “ospite freddo”, residuo di epoca glaciale, la diffusione mediterranea, nel senso pieno del termine, dopo il Mare di Alboran, è relegata solo alle coste siciliane, con una popolazione, fra l’altro ancora da verificare se effettivamente Recente, presente nei fondali della zona di Taormina. Questo dato fa intuire quanto possa essere preziosa la popolazione presente nel Mare di Alboran, che testimonia ancora concretamente l’effettiva presenza della specie in Mar Mediterraneo.

 

Coralliophila alboranensis Smriglio & Mariottini, 2003 – paratipo “A”, veduta anteriore, 5.9 x 3.6 mm. Isola di Alboran, 80-150 m. (Collezione P. Mariottini/C. Smriglio, Rome, Italy ).

Le specie discusse reperibili in quest’area sono legate, per alcuni casi, ad habitat specifici; la popolazione dalla quale provengono gli esemplari tipici di Granulina gubbiolii colonizza i fondali batiali dello Stretto di Gibilterra (300/350 m) che costituiscono l’ultima propaggine delle acque del Mar Mediterraneo; Coralliophila alboranensis è legata ai fondi coralligeni circostanti l’Isola di Alboran (80-150 m), ed è, come tutti i rappresentanti della sottofamiglia, sicuramente parassita di un anthozoo ospite, non ancora individuato.

Aphanitoma mariottinii, un Turridae rappresentante di un genere considerato estinto, da poco tempo riabilitato alla malacofauna Recente, è specie anch’essa legata al medesimo ambiente coralligeno (150 m), tuttavia, oltre al locus typicus, si è potuta campionare anche su fondali di zone limitrofe a quest’ultimo, estendendone maggiormente l’areale di distribuzione, che raggiunge anche le coste spagnole atlantiche. Coralliophila africana descritta per le acque al largo della costa West africana (Sierra Leone - 9°28'N, 14°58'W), quindi in Oceano Atlantico, è stata reperita, per un singolo individuo subadulto, nel Mare di Alboran; ma occorrono altri ritrovamenti documentati, per estenderne con sicurezza la distribuzione a questa area geografica, in quanto, è noto che una alta percentuale di specie appartenenti a Coralliophilinae sono dotate di fase larvale planktotrofica, e quindi può capitare che rappresentanti di questa famiglia possano giungere in Mediterraneo, tramite lo Stretto di Gibilterra, veicolate per trasporto passivo dalle correnti oceaniche in entrata. I dati esposti fanno intuire quanto sia malacologicamente importante il bacino del Mare di Alboran, area geografica che convenzionalmente, con la propria fauna, si pone in una fase intermedia fra quella atlantica e quella mediterranea.

Aphanitoma mariottinii Smriglio, Rufini, Martin Perez, 2001 – Olotipo, veduta anteriore,11.3 x 4.4 mm, Mare di Alboran, 150 m. Museo di Zoologia dell'Università di Bologna (n.di catalogo MZB18568).

 

 

Ringraziamenti
Ringrazio tanto il Signor Luca Egidi per il cortese e tempestivo aiuto tecnico



BIBLIOGRAFIA

Bellardi L., 1872-1890 - I Molluschi dei terreni terziari del Piemonte e della Liguria. Voll. 1-6. Mem. R. Acc. Sc. Torino.

Fernandez J., 2000 – Notizia de nuevos táxones para la ciencia en el ámbito íbero-balear y macaronésíco. Graellsia, 56: 119-150.

Smriglio C., Rufini S., Martin Perez J. M., 2001 - Rediscovery of the Genus Aphanitoma (Bellardi, 1875) (Turridae, Neogastropoda) in the Mediterranean Sea, with Description of a New Species: Aphanitoma mariottinii sp. nov., La Conchiglia, 32 (299): 39-43.

Smriglio C., Mariottini P., 1999 - Description of Granulina gubbiolii n. sp. (Neogastropoda, Cystiscidae) from the Mediterranean Sea, La Conchiglia, 31 (292): 35-40.

Smriglio C., Mariottini P., 2001 - Description of two new species of Coralliophilinae from the African Coast: Coralliophila hayesi sp. nov. e C. africana sp. nov., La Conchiglia 33 (301): 19-22.

Smriglio C., Mariottini P., 2003 - Description of Coralliophila alboranensis sp. nov. (Neogastropoda, Muricidae) from the Mediterranean Sea. La Conchiglia, 35 (307): 47-48, 60.

Smriglio C., Spada G., 2003 - New data on Aphanitoma mariottinii Smriglio, Rufini, Martin Perz, 2001 and Aphanitoma locardi (Bavay, 1906) (Turridae, Neogastropoda). La Conchiglia, 35 (309): 35-42.

Trigo J., Rolàn E., 2002 - Nueva cita de Aphanitoma mariottinii (Gastropoda, Turridae) en el Atlantico espanol. Notiziario SEM 38:45.


Autore: Carlo Smriglio
Pubblicato in Scienze Naturali
Martedì, 17 Maggio 2005 00:00

Numero 016 - Maggio 2005

Speciale referendum 12-13 giugno 2005

Speciale Referendum 12-13 giugno 2005

Speciale Referendum 12-13 giugno 2005
La legge 40 non è una cattiva legge ma una legge cattiva

La Prof.ssa Rita Levi Montalcini, la Prof.ssa Margherita Hack, il Prof. Renato Dulbecco, il Prof. Umberto Veronesi, il Prof. Fernando Aiuti e centinaia di scienziati hanno tutti dimostrato ampiamente la loro scelta per votare si a tutti i referendum del 12 e 13 giugno. Rita Levi Montalcini «Al referendum del 12 e 13 giugno andrò a votare 4 si» Renato Dulbecco «Proibire la ricerca sulle staminali embrionali è un insulto alla medicina» Fernando Aiuti ''Andate a votare e votate sì per tutti e quattro i quesiti. La ricerca, se vincessero i no, rischierebbe la paralisi. Ecco perché invito tutti, malati, sieropositivi, loro congiunti e amici, ad andare alle urne a dire sì''

Sul sito www.mawivideo.it è disponibile il dibattito "Tutti pazzi per l'embrione" organizzato da Simona Maggiorelli per Avvenimenti venerdì 27 maggio

Altri siti da consultare:

Speciale Referendum di Agenzia Stampa
www.agenziadistampa.org/scienzaonline/ricerca/referendum166.html
www.segnalazioni.blogspot.com
www.comitatoreferendum.it



Veduta aerea di Nisa Vecchia, da nord - Afrodite

Nisa Vecchia-Mitridatocerta: i lavori della missione italiana del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino di Carlo Lippolis

Ai piedi delle pendici del Kopet Dagh, la catena montuosa che limita a sud il Turkmenistan, sorgono poco distante dall’attuale capitale Ashkhabad due cittadelle di età partica. Quella orientale, Nisa Nuova, dovette essere in antico la città vera e propria cinta di mura turrite e con una propria cittadella interna. Quella orientale, Nisa Vecchia, è assai meglio conosciuta in quanto oggetto di scavo da oltre settantanni delle missioni sovietiche, italiane e turkmene.




Sir Jeffrey Amherst, comandante delle forze britanniche dislocate in Nova Scotia Il Vaiolo di Guido Donati

Giovedì 19 maggio, a 209 anni dalla prima vaccinazione antivaiolosa e in occasione del XXV anniversario dall'eradicazione del vaiolo, si terrà a Roma il simposio "Il vaiolo e la vaccinazione in Italia"; si discuterà delle problematiche che riguardano questa malattia e dell'opportunità di produrre scorte sufficienti di vaccino antivaioloso utili in caso di ricomparsa del virus che potrebbe essere utilizzato da qualche gruppo terroristico quale arma di distruzione di massa, trovando una gran parte della popolazione completamente priva di immunità; infatti, in alcuni paesi la vaccinazione non viene più eseguita dal 1972.



Nascita di un Buco Nero E’ nato un buco-nero di Corrado Ruscica

Per la prima volta gli astronomi avrebbero rivelato ciò che essi si aspettavano da decenni: la nascita di un buco-nero. GRB 050509B, la sigla della nuova sorgente di raggi gamma rivelata dal satellite Swift, potrebbe essere il risultato della collisione tra due stelle di neutroni o forse tra due buchi-neri.



Antartide Alla Scoperta dell'Antartide (parte 3/3) di Bruno Marsico

DAI PRIMI AVVISTAMENTI AL PRIMO SBARCO
I primi avvistamenti isolati avvengono tra il 1819 e il 1820, ad opera di tre navigatori che in quegli anni, ciascuno all’insaputa dell’altro, riuscirono a vedere le coste della Penisola Antartica




Reality Show - Rough Science Reality show: arriva Rough Science, "L’ Isola degli Scienziati" di E-Tv

E-TV, The Technology Channel, unico canale satellitare interamente dedicato alla tecnologia, approda sull’ “Isola degli Scienziati” con un reality show del tutto fuori dalle righe. Rough Science, è il programma che sbeffeggia l’ “Isola dei famosi” innalzandone il livello culturale, dato che a dover sopravvivere su un’isola sperduta in assenza della tecnologia moderna, non sono dei personaggi dello spettacolo bensì veri e propri scienziati.



Il successore dello Shuttle Il successore dello Shuttle di CIRA

Il programma per lo sviluppo del successore dello Shuttle realizzato dal CIRA è stato presentato alla comunità scientifica mondiale in occasione del Convegno sui veicoli spaziali e sulle tecnologie ipersoniche. Oltre 200 ricercatori , studiosi e managers provenienti da 20 paesi si sono dati appuntamento per la prima volta in Italia, al CIRA, attratti dall’ambizioso progetto USV (Unmanned Space Vehicles).



Nucleazione Nucleazione di Maria Cristina Facchini

Le polveri fini, importanti nel bilancio di radiazione del nostro pianeta, causa di inquinamento atmosferico e dannose per la salute dell’uomo, non sono dovute soltanto ad attività antropiche di immissione diretta , ma sono anche il risultato del processo - attivato dalla radiazione solare - di trasformazione delle sostanze dalla fase gassosa a quella solida.



Nuove strategie per la diagnosi e la terapia dei tumori Nuove strategie per la diagnosi e la terapia dei tumori di L. Cerchia e V. de Franciscis

Le molecole proteiche esposte sulla membrana cellulare, ed in primo luogo i recettori ad attività tirosino chinasi, sono bersagli ideali per sonde molecolari o farmaci in medicina oncologica.



Vaccino Colera Un nuovo vaccino contro colera e diarrea del viaggiatore di Walter Pasini

La diarrea del viaggiatore rappresenta una minaccia per i viaggiatori internazionali. Essa colpisce dal 30 all’80% dei viaggiatori. La causa più frequente della diarrea del viaggiatore è l’Escherichia coli enterotossica (ETEC). La principale misura di prevenzione è rappresentata dalla scelta rigorosa degli alimenti e delle bevande.



La voce miracolosa di Marina Pinto

Questa storia inizia in una corte prestigiosa dell’Europa del 1737, dove vivevano un re ed una regina: Ma il re era sempre triste, non parlava, non dormiva, non mangiava, e la regina era molto preoccupata.



Pallino, la foca nata nell'acquario di Genova Alessandro Preziosi battezza Pallino, il cucciolo di Foca dell'Acquario di Genova Comunicato stampa Acquario di Genova

Genova, 14 maggio 2005. Occhietti curiosi e un paio di simpatici baffoni ecco i caratteri distintivi di Pallino, il cucciolo di foca nato il 22 luglio scorso all’Acquario, che verrà “battezzato” martedì 17 maggio alla presenza di un padrino d’eccezione: Alessandro Preziosi per Adricesta ONLUS



Papillomavirus Papillomavirus di Angela Giannattasio

I papillomavirus sono classificati come genere Papillomavirus della famiglia dei Papovavirus, in virtù della struttura del loro capside e della composizione biochimica.



Cibo per Polli di Massimo Biondi

Contrariamente a un'opinione che è stata largamente diffusa negli ultimi venti anni, innovazioni e scoperte non nascono - o non nascono sempre - da colpi di fortuna e da circostanze che si impongono da sole all'attenzione degli scienziati.



Bilancia elettronica I misteri della forza di gravità al Museo della Bilancia di Campogalliano di Piero Palumbo

Se vi piace l’idea di un viaggio attraverso i misteri della forza di gravità, la vostra prima meta non può essere che Campogalliano. A dodici chilometri da Modena, Campogalliano è da sempre la capitale proclamata dei pesi e delle misure, la sede naturale del Museo della Bilancia.



Dal 16 Maggio a Bonn primo appuntamento per i governi nell'era di Kyoto Comunicato Stampa WWF

Una leadership riconosciuta dell’Unione Europea ed un suo forte impegno sul Protocollo di Kyoto”: è quanto chiede il WWF ai rappresentanti di governo di 189 paesi, Italia compresa, che si incontrano a Bonn per un seminario informale di due giorni (16-17 maggio), il primo nell’’era di Kyoto



UNICEF, l’approccio integrato alla sopravvivenza infantile ottiene risultati importanti: in molti paesi dell’Africa occidentale si è registrato un calo del 20% nel tasso di mortalità previsto Comunicato Stampa

16 maggio 2005- Un approccio integrato alla sopravvivenza infantile mirato a diffondere misure sanitarie essenziali nelle comunità più remote ha raggiunto risultati notevoli, ha dichiarato oggi il Direttore Generale dell’UNICEF, Ann M. Veneman all’Assemblea Mondiale della Sanità.
Pubblicato in Copertine
Martedì, 17 Maggio 2005 00:00

Numero 016b - Maggio 2005



Speciale referendum 12-13 giugno 2005

Speciale Referendum 12-13 giugno 2005

Speciale Referendum 12-13 giugno 2005
La legge 40 non è una cattiva legge ma una legge cattiva

La Prof.ssa Rita Levi Montalcini, la Prof.ssa Margherita Hack, il Prof. Renato Dulbecco, il Prof. Umberto Veronesi, il Prof. Fernando Aiuti e centinaia di scienziati hanno tutti dimostrato ampiamente la loro scelta per votare si a tutti i referendum del 12 e 13 giugno. Rita Levi Montalcini «Al referendum del 12 e 13 giugno andrò a votare 4 si» Renato Dulbecco «Proibire la ricerca sulle staminali embrionali è un insulto alla medicina» Fernando Aiuti ''Andate a votare e votate sì per tutti e quattro i quesiti. La ricerca, se vincessero i no, rischierebbe la paralisi. Ecco perché invito tutti, malati, sieropositivi, loro congiunti e amici, ad andare alle urne a dire sì''

Sul sito www.mawivideo.it è disponibile il dibattito "Tutti pazzi per l'embrione" organizzato da Simona Maggiorelli per Avvenimenti venerdì 27 maggio

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Speciale Referendum di Agenzia Stampa www.agenziadistampa.org/scienzaonline/ricerca/referendum166.html
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Scuola Internazionale di Comics - Autore: Carmelo Garofalo



La legge 40 sulla fecondazione assistita è una legge che ci riporta ai tempi di Galileo

È importante votare il 12 e il 13 giugno e conoscere il significato dei quattro referendum
di Margherita Hack


La legge 40 sulla fecondazione assistita è una legge che ci riporta ai tempi di Galileo, quando i dogmi della Chiesa pretendevano di cancellare le realtà scientifiche, documentate dalle osservazioni e dagli esperimenti; è una legge liberticida che si oppone alle legittime aspirazioni dei cittadini che hanno bisogno di avvalersi dei progressi della scienza, e che pretende di imporre la morale cattolica a credenti e non credenti, è una legge antiscientifica perché impedisce la ricerca sulle cellule staminali embrionali che promette straordinari sviluppi per combattere malattie terribili come la sclerosi a placche, l’Alzheimer, il morbo di Parkinson, il diabete, è una legge classista perché chi ha mezzi può farsi curare all’estero e chi non li ha deve subire questa legge violenta e assurda.



Fecondazione Assistita: una legge che va contro se stessa di Umberto Veronesi

Ciò che caratterizza la nuova legge sulla fecondazione assistita è la contraddizione. La prima, ad esempio, si trova nell'articolo che vieta il congelamento degli embrioni e impone che tutte le cellule fecondate, fino a un massimo di tre, siano impiantate nell'utero. Il controsenso è evidente: se tutti gli embrioni impiantati attecchiscono, si ha una gravidanza trigemellare, creando un problema per la donna e mettendo a repentaglio la salute dei futuri feti, che rischiano di non nascere mai. Se invece, come auspicabile, ne attecchisce uno solo significa che gli altri due muoiono, che è proprio quello che la legge non vuole.



Un calo di gravidanze di circa il 40% con la legge italiana sulla fecondazione assistita, considerata dagli scienziati più noti nel mondo addirittura pericolosa dal punto di vista medico e sociale di Carlo Flamigni

Mi sembra che da qualche tempo la discussione in atto ormai da molti mesi, sui problemi relativi alla biologia della procreazione e sui differenti risvolti della legge 40\2004, abbia trascurato le diatribe filosofiche e etiche relative all’inizio della vita personale per occuparsi in modo prevalente di problemi più pratici: è proprio vero che l’applicazione della legge ha determinato un peggioramento dei risultati?



Le ragioni del Sì di Andrea Baglioni

Il 12 e il 13 giugno prossimi i cittadini italiani sono chiamati a votare per il referendum sulla Legge 40/2004 che tratta della problematica della Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). Non possiamo dimenticare il lungo e difficile lavoro parlamentare che ha portato all'entrata in vigore di questa normativa: 7 anni di confronti, dibattiti e discussioni anche aspre, due legislature e una frattura trasversale a livello del Parlamento. Sappiamo anche però che questo testo, una volta concordato, non ha più subito modificazioni nonostante le audizioni con i "tecnici", nonostante gli emendamenti presentati in Parlamento e mai ammessi per la discussione.



La diagnosi genetica pre-impianto (DGP) di Nino Guglielmino

La diagnosi genetica pre-impianto (DGP) nella legge 40 non viene mai espressamente menzionata tranne che nelle linee guida, nel capitolo VI riguardante “Misure di tutela dell’embrione”. La DGP in questa legge non viene vietata direttamente ma di fatto, come il risultato di divieti che a prima vista sembrano non interessare la DGP. Il divieto della legge 40/04 nei confronti della DGP si concretizza con una duplice azione, da una parte si prospetta all’embrione la strada obbligatoria del trasferimento in utero e dall’altra, nelle linee guida, si indica come unica possibilità di indagine sullo stato di salute dell’embrione, la via osservazionale.



L'ostruzionismo degli astensionisti di Augusto Barbera

Un vasto schieramento spinge dunque alla astensione,così confondendo le posizioni dei contrari con quelle di chi è tradizionalmente assenteista o decide in quel periodo di "andare al mare. I "si" saranno maggioranza e, se non riusciranno ad abrogare la legge comunque la delegittimeranno , i "no" non si potranno pesare effettivamente . I "no "al referendum finiranno per coprire i "no" nel referendum.



Mai come stavolta…. la salute umana, la possibilità di evitare e prevenire sofferenze e malattie, nonché la tutela dei diritti del nascituro dipendono dal corretto esercizio dell’informazione di Lamberto Coppola

Chi mi conosce sa che se mi trovo a fare la professione di fisiopatologo della riproduzione umana non per caso, ma perché geneticamente ho ereditato questa passione e perché credo fermamente che la qualità della vita umana debba essere tutelata sin dal suo inizio e che la salute sessuale e riproduttiva sia un diritto del cittadino, così come vuole la nostra costituzione.



La legge 40 violenta il rapporto uomo donna e nega ogni idea di trasformazione di Paolo Izzo

In questo periodo di crescente oscurantismo religioso, filosofico e politico, le parole dello psichiatra Massimo Fagioli hanno il suono di un pensiero nuovo; Fagioli non riconosce né dei, né padri, né maestri e da più di quarant’anni basa la propria ricerca sulla teoria della nascita, dai lui formulata all’inizio degli anni ’70 nei suoi libri, a cominciare da Istinto di morte e conoscenza, e realizzata nell’Analisi collettiva, i gremiti seminari di psicoterapia di gruppo che conduce dal 1974, negli “Incontri di ricerca psichiatrica” all’Aula magna de La Sapienza di Roma e nelle lezioni che tiene da qualche anno all’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti.
Pubblicato in Copertine
ABSTRACT

Si auspica di sostituire Mutilazioni Genitali Femminili con l'espressione Modificazioni Etniche dei Genitali Femminili (MEGF), perchè ha minore connotazione semantica negativa e perchè meglio espressiva della dualità riduttivo/espansiva degli interventi.

Tutte le MEGF hanno un chiaro rapporto con l'accoppiamento e quindi anche con la fecondità (manifestazione concreta della facoltà di procreare), che ne è il suo risultato.

La fecondità è l'elemento fondamentale che unisce i primi abitatori dell'Africa agli ultimi loro discendenti (DE RACHEWILTZ,1963).Incrementare la fecondità è lo scopo delle MEGF (reale o presunto a livello popolare): esso viene raggiunto sia con la valorizzazione del rapporto sessuale (modificazioni espansive: es., il longininfismo); sia con la mortificazione dello stesso (modificazioni riduttive: es., l'infibulazione).
Pubblicato in Sessuologia
Domenica, 17 Aprile 2005 00:00

Numero 015 - Aprile 2005

 

Aphanitoma (Bellardi, 1875), (Turridae, Neogastropoda), riscoperta di un genere considerato estinto. - di Carlo Smriglio

Recentemente, come coautore di un lavoro di malacologia ho avuto il privilegio di poter descrivere una nuova specie di molluschi, inquadrandola nella Famiglia Turridae Swainson, 1840, ed attribuendola ad Aphanitoma (Bellardi, 1875), genere rappresentato da varie specie esclusivamente fossili, quindi da considerarsi estinto, e distribuito nei giacimenti del terziario presenti in Piemonte e Liguria (Bellardi, 1877; Pinna & Spezia, 1978; Cavallo & Repetto, 1992).



Mela
Alimenti vegetali contenenti batteri probiotici di Paola Lavermicocca

La dieta è attualmente uno dei maggiori target individuati nelle strategie di ricerca riguardanti la salute pubblica nella maggior parte dei paesi industrializzati. Il crescente interesse per la salute del consumatore è alla base dell'aumentato interesse in Europa e nel resto del mondo per gli alimenti funzionali. E' infatti riconosciuta la possibilità di ridurre il rischio di malattie e migliorare lo stile di vita anche attraverso una dieta corretta.


- Il papiro di Epicuro rinvenuto nella villa dei papiri di Ercolano, datato con AMS
CIRCE: un nuovo laboratorio per lo studio dei beni culturali e ambientali di Filippo Terrasi

E' recentemente entrato in funzione a San Nicola La Strada (Caserta) un nuovo sistema di spettrometria di massa ultrasensibile (AMS, Accelerator Mass Spectrometry), basato su un acceleratore tandem da tre milioni di Volt, che consente, tra l'altro, di datare con elevata precisione reperti di origine organica di età non superiore a circa 50.000 anni.


La cometa Tempel 1 ripresa in Agosto del 2000
Prossima fermata: Tempel 1 di Corrado Ruscica

A meno di 90 giorni all'incontro ravvicinato, la sonda americana Deep Impact si prepara a rilasciare la capsula che arriverà a toccare il prossimo 4 Luglio la superficie della cometa Tempel 1.


Mano con dermatite
Musica a fior di pelle di Marina Pinto

Non c'è lavoro senza malattia professionale, lo sanno tutti. Nel campo della musica, per esempio, sono frequenti infiammazioni ai legamenti delle mani o noduli alle corde vocali, tutti disturbi trattabili con terapie adeguate, semplici riguardi e buona cura di sé, ed ogni musicista sa come fare per prevenirli o, se occorre, per curarli.



Antartide Alla Scoperta dell'Antartide (parte 2/3) di Bruno Marsico.

DA MAGELLANO A JAMES COOK
Ferdinando Magellano, nel 1520 attraversando lo stretto che porta il suo nome, credette d'aver raggiunto il lembo più settentrionale della "Terra Australis Incognita", che battezzò "Terra del Fuoco", per i numerosi fuochi accesi sulla costa e nelle imbarcazioni indigene. Grazie a lui e al suo equipaggio (egli fu ucciso in uno scontro con gli Indigeni nelle Filippine) si ebbe la dimostrazione sperimentale della rotondità della Terra.




Comunicare attraverso un raggio laser, progetto SPQR. di Nicola Cosanni

La fantascienza è un pò di più realtà grazie al progetto SPQR (Specular Point-like Quick Reference), realizzato dalla Scuola di Ingegneria Aerospaziale de "La Sapienza" diretta dal professor Filippo Graziani. Infatti il progetto prevedeva di collegare la stazione spaziale in orbita intorno al nostro pianeta ISS, con un punto nei dintorni di Boston, attraverso un raggio laser verde.



Alle Radici delle Modificazioni Etniche dei Genitali Femminili di GRASSIVARO GALLO P., TITA E., VIVIANI F.

Si auspica di sostituire Mutilazioni Genitali Femminili con l'espressione Modificazioni Etniche dei Genitali Femminili (MEGF), perchè ha minore connotazione semantica negativa e perchè meglio espressiva della dualità riduttivo/espansiva degli interventi.
Pubblicato in Copertine

Aphanitoma locardi Bavay, 1906. Olotipo, veduta anteriore, dimensioni: 10.4 mm x 3.5 mm.

 

Recentemente, come coautore di un lavoro di malacologia ho avuto il privilegio di poter descrivere una nuova specie di molluschi, inquadrandola nella Famiglia Turridae Swainson, 1840, ed attribuendola ad Aphanitoma (Bellardi, 1875), genere rappresentato da varie specie esclusivamente fossili, quindi da considerarsi estinto, e distribuito nei giacimenti del terziario presenti in Piemonte e Liguria (Bellardi, 1877; Pinna & Spezia, 1978; Cavallo & Repetto, 1992).

Infatti in seguito al ritrovamento di quattro esemplari in buono stato di freschezza di questa specie, in sedimenti provenienti dai fondali coralligeni del mare di Alboran (batimetria di prelievo 150 m.), area geografica mediterranea situata poco dopo lo Stretto di Gibilterra, si è potuto riconsiderare il Genere come Recente, annoverandolo nell'attuale malacofauna vivente del Mar Mediterraneo. L'olotipo di A. mariottinii, è stato depositato nella collezione del Laboratorio di Malacologia dell'Università di Bologna con il codice MZB18568, i restanti paratipi sono conservati rispettivamente nella seguenti collezioni private: Smriglio (Roma, Italy), Rufini (Anguillara, Italy) e Martin Perez (Malaga, Spain). Il nome della specie è stato dedicato al Professor Paolo Mariottini, biologo molecolare di fama internazionale (Terza Università di Roma), esperto malacologo, nonché personale amico d'infanzia.

Un'accurata ricerca bibliografica ha consentito di scoprire una seconda specie Recente, "dimenticata" dalla comunità scientifica: Aphanitoma locardi Bavay, 1906, reperita dall'Autore in un campione di sedimento, residuo della storica crociera "Travailleur" verificatasi nello scorso secolo. L'olotipo, unico esemplare conosciuto di questa seconda specie, è stato dragato in Oceano Atlantico, al largo delle coste del Marocco (stazione 61, dragaggio XXXIV, 112 m), ed è attualmente conservato nelle collezioni malacologiche del Museum National d'Histoire Naturelle (MNHN) di Parigi, e grazie alla sempre cortese disponibilità di Virginie Heros e Philippe Bouchet, è stato possibile esaminarlo e fotografarlo. L'analisi della conchiglia ha consentito di separare nettamente le due specie, che differiscono per varie caratteristiche morfologiche, tra cui la diversa scultura.

 

Aphanitoma mariottinii Smriglio, Rufini, Martin perez, 2001. Olotipo, veduta anteriore, dimensioni: 11.3 mm x 4.4 mm

 

Un elemento distintivo che ha consentito l'attribuzione inequivocabile di entrambe le specie ad Aphanitoma, è la presenza di due distinte pieghe columellari ravvicinate, considerate forte componente diagnostica e rappresentativa del Genere; questa caratteristica morfologica infatti si evidenzia anche in tutte le specie fossili attribuite a quest'ultimo. Una seconda nota su A. mariottinii, pubblicata nel 2003 (Smriglio & Spada, 2003), basata sull'esame di sei lotti, per un totale di 20 esemplari (Collezione del Laboratorio di BIM e Malacologia, Parigi), tutti dragati fra le acque mediterranee dello Stretto di Gibilterra e il Golfo Ibero-Marocchino, fra 24 e 524 m, ha permesso di ben caratterizzare la morfologia di questa rara specie, di estenderne il range batimetrico ed allargarne la dispersione geografica; inoltre il rinvenimento di un esemplare vivente, ha consentito di effettuare un accurato disegno a colori, magistralmente eseguito da Gianni Spada, che ha ritratto per la prima volta la morfologia delle parti molli in estensione, per una specie appartenente al Genere Aphanitoma (Bellardi, 1875).

Infine un terzo lavoro su questa specie ne ha ampliato ulteriormente la distribuzione geografica, segnalando il ritrovamento di cinque individui reperiti spiaggiati ma in buone condizioni di freschezza, a Playa Balieiros, A Coruña, costa spagnola atlantica (Trigo & Rolan, 2002).

 

BIBLIOGRAFIA

Bellardi L., 1872-1890 - I Molluschi dei terreni terziari del Piemonte e della Liguria. Voll. 1-6. Mem. R. Acc. Sc. Torino.

Cavallo O., Repetto G., 1992 - Conchiglie fossili del Roero. Associazione Naturalistica Piemontese, Memorie. Vol.2. pp 251.

Pinna G., Spezia L., 1978 - Catalogo dei Tipi del Museo Civico di Storia Naturale di Milano. V. I Tipi dei Gasteropodi fossili. Atti Società Italiana di Scienze Naturali. Milano. 119 (2): 125-180, tavv. 64.

Smriglio C., Rufini S., Martin Perez J. M., 2001 - Rediscovery of the Genus Aphanitoma (Bellardi, 1875) (Turridae, Neogastropoda) in the Mediterranean Sea, with Description of a New Species: Aphanitoma mariottinii sp. nov., La Conchiglia, 32 (299): 39-43.

Smriglio C., Spada G., 2003 - New data on Aphanitoma mariottinii Smriglio, Rufini, Martin Perz, 2001 and Aphanitoma locardi (Bavay, 1906) (Turridae, Neogastropoda). La Conchiglia, 35 (309): 35-42.

Trigo J., Rolàn E., 2002 - Nueva cita de Aphanitoma mariottinii (Gastropoda, Turridae) en el Atlantico espanol. Notiziario SEM 38:45.


Autore: Carlo Smriglio

 

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