Oggi lo sviluppo della tecnologia non ha ancora una sua standardizzazione e sta procedendo parallelamente con varie tecniche.
La proiezione in 3D è comunque una realtà attualissima, che affronta il futuro con varie tecnologie.
Alessandro Rumori esperto di digital cinema e stereoscopia:
“ La proiezione in 3D è un sistema in continua evoluzione che sta faticando a trovare un suo formato standard. Stiamo assistendo ad una continua evoluzione delle tecniche di trasmissione di immagini sia nel campo cinematografico che dell’home theater. Dal bianco e nero al colore, oggi l’alta definizione; il prossimo passo il 3-D stereoscopico che grazie ai nuovi supporti digitali rende il frame-work più semplice ed economico senza sprechi di chilometri di pellicola comunque sempre rielaborata in digitale. Le major cinematografiche hanno iniziato a produrre senza remore filmati tridimensionali.
- Dopo la riedizione 3-D di Night Before Christmas di Tim Burton abbiamo avuto due film della Disney fatti su misura per i giovanissimi : Hannah Montana e Bolt.
- James Cameron produrrà in tre dimensioni “Avatar “ un film da 200 milioni di dollari.
- Tutti i film Dreamworks usciranno in 3-D.
- In 3-D sono attesi Tin Tin di Steven Spielberg e Peter Jackson, il thriller Final Destination 4 e un musical rock di Steven Soderbergh, “Cleopatra” da 30 milioni di dollari.
- Viaggio al centro della Terra 3D di Eric Brevig, è stato un grande successo, anche se in Italia sono ancora pochissime le sale attrezzate alla visione stereoscopica
Nell’immediato futuro arriveremo finalmente alla proiezione stereoscopica anche nelle nostre case.
Oggi i sistemi di proiezione si distinguono in anaglifici e stereoscopici. Quelli stereoscopici possono essere attivi o passivi.
La tecnologia anaglifica ha avuto una grande diffusione per la facilità di utilizzo ma ha una resa qualitativa inferiore. Il sistema utilizza solo un’immagine che contiene in se le informazioni di entrambi gli occhi, filtrata attraverso l’uso del colore.
Sono i famosi filmati che si vedono con gli occhialini con le lenti verdi e rosse o blu e rosse che grazie all’esclusione di alcuni colori riescono ad indurre il cervello a ricevere un’immagine con una profondità e quindi in 3D.
La tecnologia stereoscopica passiva utilizza invece, la proiezione di due immagini identiche ma osservate dai due occhi separatamente, proiettate su uno schermo metallizzato e visualizzate attraverso occhiali polarizzati con filtri verticali ed orizzontali.
Questo tipo di proiezione ha una qualità superiore alla precedente perché conserva perfettamente la qualità del colore cinematografica dell’immagine. Per questo tipo di proiezione occorre un sistema di proiezione che sincronizzi i due flussi di immagini sinistra e destra, ed uno schermo dedicato..
La tecnologia stereoscopica attiva ha il vantaggio invece, di essere più economica rispetto alla proiezione passiva poiché non necessita di uno schermo particolare e della sincronizzazione dei proiettori.
Infatti tutto il lavoro è svolto dagli occhialini attivi comandati ad infrarosso da un sistema in sala che consente la simultanea sincronizzazione tra i frame del filmato e i filtri presenti sugli occhiali. Le immagini sono proiettate da un solo proiettore che invia due immagini distinte così come sarebbero osservate naturalmente dai nostri occhi.
Nel prossimo futuro ci aspettiamo delle novità interessanti. Nel campo della cinematografia i sistemi si evolveranno utilizzando sia le tecniche di proiezione stereoscopiche attive che passive, con l’obiettivo finale di creare un sistema di visione in 3D senza l’utilizzo degli occhialini.
Sembra fantascienza, ma già oggi esistono per l’home theater dei monitor che visualizzano immagini in 3D senza bisogno di indossare gli occhiali. Questi sistemi hanno l’attuale limite del ridotto angolo di visione e delle dimensioni dello schermo contenute.
Tuttavia non c’è dubbio che il futuro sarà digitale. Anche nel campo cinematografico la Kodak, leader mondiale dei supporti su pellicola ha iniziato a commercializzare supporti digitali per la registrazione dei film. I nuovi film dovranno tenere conto già nella fase della sceneggiatura di questa rivoluzione tecnologica, poiché la visione 3D sarà così reale da imporre un diverso modo di pensare le scene. Già alcuni film sono prodotti nel formato classico e stereoscopico e i costi di produzione e di proiezione si stanno riducendo moltissimo, consentendo a breve l’ingresso di questa tecnologia su larga scala.
Siamo pronti a fare il salto che ci condurrà in un nuovo mondo tutto in 3D”.
Fabrizio Zucchini