Giovedì, 23 Gennaio 2025



Keloids are fibrotic scars that extend beyond the boundaries of the original wound, often causing physical disfigurement and emotional distress. These scars are driven by an overproduction of extracellular matrix components like type I collagen, linked to an imbalance in tissue repair mechanisms. Current treatments show limited efficacy due to an incomplete understanding of the molecular processes behind keloid formation, leaving patients with few reliable options. Addressing this gap, the study delves deeper into the molecular drivers of keloid pathology, identifying potential targets for more effective interventions.

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Il Senato ha approvato in via definitiva il ddl di istituzione del “Parco ambientale per lo sviluppo sostenibile della Laguna di Orbetello”

Il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge di istituzione del “Parco ambientale per lo sviluppo sostenibile della Laguna di Orbetello”, la cui gestione verrà affidata ad un Consorzio.

La Laguna di Orbetello è un ecosistema di inestimabile valore ecologico, economico e culturale, ma estremamente fragile. La previsione di una nuova governance che superi la frammentarietà delle competenze sull’area poteva essere un passaggio importante, ma avrebbe richiesto un approccio che tenesse conto delle complessità ambientali e amministrative del territorio. Purtroppo, la nuova legge su questo punto presenta diverse criticità che rischiano di compromettere la tutela di questo habitat unico e che come WWF Italia abbiamo puntualmente evidenziato in audizioni e osservazioni a vari livelli.

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I PFAS (sostanze poli- e per-fluoroalchiliche) sono presenti nel 79% dei campioni di acqua potabile analizzati da Greenpeace Italia nell’ambito dell’indagine indipendente “Acque Senza Veleni”. L’organizzazione ambientalista, che tra settembre e ottobre 2024 ha raccolto campioni in 235 città di tutte le Regioni e le province autonome, ha presentato oggi a Roma la prima mappa della contaminazione da PFAS nelle acque potabili in Italia. Le molecole più diffuse sono risultate, nell’ordine, il cancerogeno PFOA (nel 47% dei campioni), seguito dal composto a catena ultracorta TFA (in 104 campioni, il 40% del totale, presente in maggiori quantità in tutti quei campioni in cui è stato rilevato) e dal possibile cancerogeno PFOS (in 58 campioni, il 22% del totale).

Leggi il report integrale e le schede di tutte le regioni e province autonome.

L’analisi dei 260 campioni dimostra una diffusa presenza di questi composti pericolosi, con almeno tre campioni positivi per ogni Regione, eccezion fatta per la Valle d’Aosta in cui sono stati prelevati solo due campioni. Livelli elevati si registrano in Lombardia (ad esempio in quasi tutti i campioni prelevati a Milano) e in numerosi comuni del Piemonte (Torino, Novara, alcuni comuni dell’alessandrino, ma anche Bussoleno in Valle di Susa), del Veneto (anche in comuni fuori dall’area rossa già nota per essere tra le più contaminate d’Europa, come Arzignano, Vicenza, Padova e Rovigo), dell’Emilia-Romagna (Ferrara, Comacchio, Reggio Emilia), della Liguria (Genova, Rapallo, Imperia), della Toscana (Arezzo, Lucca, Prato), della Sardegna (Olbia, Sassari e Cagliari) e Perugia in Umbria.

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