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Due ricercatori del Cnr, Roberto Volpe dell’Unità prevenzione e protezione e Stefania Maggi dell’Istituto di neuroscienze, hanno pubblicato un articolo su ES Journal of Nutritional Health che sottolinea la necessità di un nuovo sistema comprensibile e condiviso in Europa che fornisca un’informazione visibile, immediata e facile da comprendere. L’innovazione sarebbe utile anche per prevenire i decessi dovuti a malattie quali infarto, ictus e tumore. 


Presso il Consiglio dell’Unione Europea si sta sviluppando un acceso dibattito sull’etichettatura nutrizionale delle confezioni di alimenti, il “Front of pack nutrition labelling”, che vede l’Italia, con al fianco Cipro, Grecia, Lettonia, Repubblica Ceca, Romania e Ungheria, impegnata in difesa del proprio modello di etichettatura degli alimenti, il cosiddetto Nutrinform, in opposizione ad altri modelli, come il francese Nutriscore, il finlandese Finnish Heart Symbol, lo sloveno Protective Food Symbol, lo svedese Keyhole. Roberto Volpe, dell’Unità di prevenzione e protezione del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma (Cnr-Upp) e rappresentante della Siprec (Società italiana per la prevenzione cardiovascolare) all’Ehn (European heart network) di Bruxelles, in collaborazione con Stefania Maggi, dell’Istituto di neuroscienze del Cnr (Cnr-In) di Padova e presidente della Fondazione dieta mediterranea, hanno recentemente pubblicato sull’argomento un articolo sull’ES Journal of Nutritional Health, proponendo un algoritmo europeo che sia più completo e condiviso rispetto a quelli attualmente utilizzati.

Nuovi finanziamenti LIFE spingono a più di 1 miliardo di euro il sostegno per i piani ambientali in Europa.

La Commissione europea ha annunciato oggi un investimento di 63,8 milioni di euro per i primi "progetti integrati" finora finanziati nel quadro del programma LIFE per l'ambiente. I "progetti integrati" sono stati concepiti per attuare la legislazione ambientale su scala più ampia e aumentare l'impatto dei finanziamenti per i piani elaborati a livello regionale, multiregionale o nazionale. I sei progetti scelti avranno una dotazione di bilancio complessiva di 108,7 milioni di euro, 63,8 milioni dei quali cofinanziati dall'UE. I progetti potrebbero mobilitare e coordinare più di 1 miliardo di euro in finanziamenti complementari provenienti sia da fondi agricoli e regionali dell'UE sia da finanziamenti nazionali e privati. Questi importi saranno destinati a sostenere progetti in Belgio, Germania, Italia, Polonia, Finlandia e Regno Unito. I progetti sono caratterizzati da un approccio onnicomprensivo che assicura il coinvolgimento dei diversi portatori d'interesse e promuove l'intervento di almeno un'altra fonte di finanziamento, sia essa unionale, nazionale o privata. I progetti integrati LIFE sono stati concepiti per aiutare gli Stati membri a rispettare la legislazione dell'UE in quattro settori: Natura, Acqua, Aria e Rifiuti.

Un progetto dell’Istituto di scienze neurologiche del Cnr per approfondire le correlazioni cliniche e le evidenze di tipo genetico ed epigenetico nei soggetti che hanno sviluppato gravi neuropsicopatologie comportamentali in seguito a maltrattamenti e abusi subiti nell’infanzia e nell’adolescenza

La violenza sui minori è una delle più gravi emergenze umanitarie del nostro tempo. A confermarlo, i dati dell’ultimo rapporto dell’Organizzazione mondiale della Sanità: in Europa più di 18 milioni di minori subiscono forme di violenza. In Italia, ogni giorno, quattro bambini sono vittime di abusi. Da un’analisi condotta su 16.000 segnalazioni arrivate al Telefono Azzurro dal 2008 al 2013, 8.885 riguardano forme di violenza: il 18,8% abusi psicologici e l’11% violenza fisica (di cui il 63% percosse, il 3,8% violenza sessuale e il 10,5% trascuratezza). Le vittime sono nella maggior parte bambine e adolescenti femmine (53%), percentuale che sale al 68,1% in caso di abusi sessuali. I ricercatori dell’Istituto di scienze neurologiche del Consiglio nazionale delle ricerche (Isn-Cnr) di Catania hanno avviato il progetto pilota ‘Maltrattamenti e abusi sui minori: correlazioni cliniche, genetiche ed epigenetiche’. “Il fenomeno della violenza subita nell’infanzia spesso provoca un modello ciclico di comportamenti violenti che perdurano di generazione in generazione”, spiega Enrico Parano, responsabile scientifico del progetto e ricercatore Isn-Cnr. “

L’INAF è un Istituto giovane, nasce di fatto nel 2001 dalla fusione in Istituto Nazionale dei 12 Osservatori Astronomici professionali. Nel 2005, per effetto del decreto di riordino del Ministro Moratti, l’INAF subisce una profonda trasformazione assorbendo altri sette Istituti che si occupavano di astrofisica e transitando dal comparto Università al comparto degli Enti di Ricerca. Il suo organico aumenta del 50%. È una riforma che ha il grande pregio di unificare nello stesso ente tutta l’astrofisica italiana non universitaria. Attualmente consiste di 19 strutture di ricerca sparse sul territorio nazionale, una all’estero (Isole Canarie) che gestisce il Telescopio Nazionale Galileo e la sede amministrativa centrale. In tutto lavorano presso l’INAF oltre 1000 dipendenti a tempo indeterminato.

Nel 2009, l’INAF ha ricevuto dal MIUR circa 91 M€ come Fondo di Funzionamento Ordinario. Normalizzato al personale che vi lavora, è il più basso FFO tra gli enti di ricerca analoghi vigilati dal MIUR. Dal piano triennale 2010-2012 si evince che oltre l’85% dello stanziamento ministeriale è destinato alle spese del personale e alle spese fisse. E’ cosa nota, nell’ambito della ricerca, che l’INAF è un ente sottofinanziato.

Inoltriamo l'appello giunto dall'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria contro i tagli che il Ministero si appresta a varare contro le istituzioni culturali italiane.

Cari,
vi invitiamo a sottoscrivere e a far sottoscrivere l'appello per l'Istituto contro i tagli del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, previsti dal DL per la manovra finanziaria del governo, che mettono seriamente a rischio la sopravvivenza dell'IIPP  
http://www.petizionionline.it/petizione/appello-per-listituto-italiano-di-preistoria-e-protostoria-contro-i-tagli-del-finanziamento-del-ministero-per-i-beni-e-le-attivita-culturali/1429

 

 

Angolo UE Marzo 2010

23 Mar 2010 Scritto da

1.  Il servizio sanitario dell'UE è di qualità?

L'Unione europea sostiene una nuova indagine sulle prestazioni dei sistemi sanitari in tutti gli Stati membri. Inizialmente lo studio di 3,99 milioni di euro riguarderà 7 paesi comunitari, ai quali se ne aggiungeranno altri nel corso dei 4 anni in cui sarà svolto il progetto.
Il progetto EUROHOPE ("European health care outcomes, performance and efficiency") è stato finanziato con 3 milioni di euro attraverso il tema "Salute" del Settimo programma quadro (7° PQ) dell'UE ed è coordinato dal Centro per la salute e l'economia sociale presso l'Istituto nazionale finlandese per la salute e il welfare (THL).
Nel 2007 la direzione generale per la Salute e i consumatori (DG SANCO) della Commissione europea ha fatto svolgere un sondaggio su oltre 27.000 cittadini degli Stati membri per misurare il loro interesse nei trattamenti sanitari di altri paesi comunitari (ovvero, la sanità transfrontaliera).
Tra le persone che dichiaravano di non essere disposte a recarsi in altri paesi UE per ricevere cure sanitarie, il livello di soddisfazione rispetto ai servizi sanitari nazionali ha mostrato notevoli differenze nei diversi Stati membri. In generale, si sono detti soddisfatti delle cure disponibili nel proprio paese l'89% dei cittadini degli Stati membri dell'UE-15 e il 59% di quelli dei nuovi Stati membri dell'UE, con quindi una differenza del 30%.
Mentre il sondaggio era basato su colloqui individuali e affrontava solo indirettamente la questione nazionale, il progetto EUROHOPE si propone di indagare l'efficacia dei sistemi nazionali in modo più esaustivo. L'obiettivo è di sviluppare metodi che possano essere usati per la valutazione regolare delle cure sanitarie nell'UE e di migliorare gli standard di monitoraggio attuali.
I ricercatori useranno speciali metodi di mircroeconomia per misurare le prestazioni, la qualità, l'uso delle risorse e i costi sanitari. Questi settori saranno misurati in riferimento al trattamento di cinque problemi di salute specifici: l'infarto acuto del miocardio, l'ictus, la rottura dell'anca, il cancro al seno e i neonati prematuri sottopeso alla nascita.

Quella del 2010 sarà la quarta edizione del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica che di anno in anno tende sempre più a radicarsi nel panorama culturale italiano, nell’interesse delle case editrici, nell’attenzione dei lettori, soprattutto giovani, nella considerazione della cittadinanza.

Il Premio Galileo per la divulgazione scientifica 2010 viene assegnato a un’opera di diffusione scientifica, in lingua italiana, pubblicata dal 1 gennaio 2008 al 31 dicembre 2009, secondo una formula che si ispira a quella già ampiamente sperimentata del Premio Campiello. Una Giuria Scientifica, quest’anno presieduta dal Prof. Paolo Rossi e composta da scienziati, ricercatori, giornalisti e scrittori, seleziona una cinquina di opere che saranno sottoposte al giudizio di una Giuria Popolare composta da una classe di studenti per ciascuna Provincia italiana, scelta fra le quarte classi delle scuole superiori.

Programma UE-Canada per la cooperazione in materia di istruzione superiore, formazione e gioventù Invito a presentare proposte 2010 Partenariati transatlantici di scambio Partenariati transatlantici di laurea

Nell’ambito di questo Programma  sono previsti due tipi di attività, nello specifico i programmi relativi ai partenariati transatlantici di scambio (TEP) e quelli relativi ai partenariati transatlantici di laurea (TDP).

Per quanto riguarda i progetti relativi ai partenariati transatlantici di scambio (TEP) , il sostegno è inteso a consentire ai consorzi di istituti d’istruzione superiore e di formazione dell’UE e del Canada di eseguire programmi congiunti di studio e di formazione e di realizzare la mobilità degli studenti e del personale docente e amministrativo. Include sostegno per l’amministrazione e sovvenzioni per gli studenti e i membri del personale docente e amministrativo. La durata massima dei progetti TEP è di 36 mesi.

Le attività sono illustrate in dettaglio nella sezione 5 della guida al programma.

Informazioni

Fonte CORDIS

1) L'Agenzia esecutiva per la ricerca dell'UE diventa autonoma
Il 15 giugno l'Agenzia esecutiva per la ricerca (REA) si è vista assegnare ufficialmente l'autonomia amministrativa e operativa da parte dell'Unione europea.

La REA ha sede a Bruxelles (Belgio) e sarà la più grande delle sei agenzie esecutive dell'UE esistenti, con un totale di 558 addetti entro il 2013. Gestirà una dotazione di bilancio di 6,5 miliardi di euro, che rappresentano circa il 12% del totale dell'attuale programma quadro per la ricerca dell'UE (7°PQ). Benché il 7° PQ durerà fino al 2013, la REA dovrebbe rimanere attiva fino al 2017 per gestire i progetti finanziati sotto il 7° PQ.

"Siamo pronti e fiduciosi che la REA riuscirà a soddisfare le aspettative della Commissione e della comunità della ricerca," ha detto Graham Stroud, direttore dell'agenzia.

1) L'Agenzia esecutiva per la ricerca dell'UE diventa autonoma
Il 15 giugno l'Agenzia esecutiva per la ricerca (REA) si è vista assegnare ufficialmente l'autonomia amministrativa e operativa da parte dell'Unione europea.

La REA ha sede a Bruxelles (Belgio) e sarà la più grande delle sei agenzie esecutive dell'UE esistenti, con un totale di 558 addetti entro il 2013. Gestirà una dotazione di bilancio di 6,5 miliardi di euro, che rappresentano circa il 12% del totale dell'attuale programma quadro per la ricerca dell'UE (7°PQ). Benché il 7° PQ durerà fino al 2013, la REA dovrebbe rimanere attiva fino al 2017 per gestire i progetti finanziati sotto il 7° PQ.

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