Mercoledì, 09 Ottobre 2019


Uno studio condotto dalla Sapienza, in collaborazione con l’Università di Tel Aviv, ha gettato un’inaspettata luce sulla produzione di utensili bifacciali caratterizzanti la cultura acheuleana. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports
La cultura acheuleana risale all’era del Paleolitico inferiore ed è caratterizzata da manufatti litici bifacciali a forma di mandorla, lavorati sui due lati in maniera simmetrica. Da sempre questi utensili hanno attirato l’attenzione dei ricercatori che ne hanno fatto lo strumento principe per la ricostruzione delle strategie di sussistenza di Homo erectus, il diretto antenato dei Neanderthal.

Accanto alla produzione di bifacciali e di grandi strumenti da taglio esiste però una produzione composta da schegge e strumenti di piccole dimensioni che per decenni sono stati ignorati dalla comunità scientifica perché considerati prodotti di scarto delle produzioni principali. Nel sito archeologico di Revadim, in Israele, sono state scoperte centinaia di queste piccole, a volte minuscole, schegge di selce associate alla presenza di numerosi bifacciali, raschiatoi e cospicui resti di fauna, incluso l’elefante.

Pubblicato in Paleontologia

 

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