Bambini sensibili ai messaggi emotivi subliminali sin dai primi mesi di vita
I bambini di soli tre mesi possono immagazzinare informazioni subliminali che influenzano le loro emozioni e la loro percezione degli oggetti: a dimostrarlo è lo studio del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca, dal titolo “Subliminal affective priming changes the ‘feeling’ towards neutral objects in infancy”, pubblicato su “Social Neuroscience” (DOI: 10.1080/17470919.2020.1756403).
I ricercatori si sono focalizzati sul cosiddetto “priming subliminale emozionale”, processo che spiega come mai le nostre preferenze e le nostre idiosincrasie siano governate da influenze delle quali non siamo pienamente consapevoli. In particolare questo meccanismo si basa sulla capacità del nostro sistema nervoso non solo di tenere traccia dell'informazione subliminale, ma anche di trasferire l'emozione suscitata su un oggetto target. Per analizzare il priming subliminale, diversi studi erano stati già condotti su soggetti adulti: mostrando loro un volto felice o arrabbiato sotto-soglia percettiva (quindi a livello subliminale), subito seguito da uno stimolo chiaramente visibile, i soggetti riportavano di gradire di più lo stimolo preceduto da un volto felice. Questo trasferimento affettivo è dovuto al fatto che, essendo i due eventi molto ravvicinati nel tempo, il cervello tende a creare un'associazione automatica.