UB study analyses the structure of marine ecosystems from 6,000 to 5,000 years ago to anticipate those changes caused by global warming
The study is part of the doctoral thesis by the researcher Maria Bas, member of the Biodiversity Research Institute (IRBio) of the University of Barcelona and the CADIC-CONICET.
Global warming will modify the distribution and abundance of fish worldwide, with effects on the structure and dynamics of food networks. However, making precise predictions on the consequences of this global phenomenon is hard without having a wide historical perspective.
A study carried out at the University of Barcelona and the Southern Centre for Scientific Research (CADIC-CONICET, Argentina), analysed the potential implications in the distribution of the Argentinian hake (Merluccius hubbsi), caused by the warming of marine waters. The study is based on the analysis of the structure of the marine ecosystems from 6,000 to 500 years ago, when temperatures were warmer than now. The results show this species could expand towards south and reach the coast of the South America extreme southern area, like it happened in the past. According to the researchers, this approach allows researchers to make predictions on the transformations to be caused by the climate change in the marine environment with important ecogical and economic implications.
The importance of balance and postural control in children with autism spectrum disorders
Doctoral candidate of the Education Programme of Castellón’s Jaume I University (UJI), Juan Vives Vilarroig, has highlighted in his thesis the importance of working on basic aspects such as balance and postural control to improve sensory integration in children with autism spectrum disorders, using horses as the main elements of this intervention.
Resesarch project “Efectos de un programa educativo asistido con caballos en el equilibrio y control postural de un grupo de niños con trastorno del espectro autista”, guided by professor Paola Ruiz Bernardo (UJI) and professor Andrés García Gómez (University of Extremadura) has been defended in late July and has received the grade of excellent cum laude with an international mention.
Al via il "Self tour Plastic Free" per liberare le spiagge dalla plastica
Un'attività fai da te e una nuova community social per chi rispetta la natura e la protegge anche in vacanza
Pulizia fai da te: piccoli gruppi familiari, in coppia, fra amici o in solitaria. Questa la formula proposta dal WWF per chi voglia rendere più belle e pulite le nostre spiagge questa estate è il Self Tour Plastic Free nata nell’ambito della Campagna GenerAzioneMare.
L’iniziativa è dedicata a tutti coloro che desiderano impegnarsi anche per poco tempo mentre si trascorre una giornata al mare e ha delle grandi potenzialità sull’ambiente: come le gocce del mare, tante pulizie realizzate in modo capillare sono in grado di restituire bellezza e naturalità alle nostre amate sponde.
Se il rischio Covid scoraggia eventi di gruppo (sebbene alcune pulizie di litorali siano fatte da volontari nel rispetto delle norme di sicurezza), il Self Tour diventa un modo semplice ma efficace adatto a tutti. Ci si potrà concentrare, ad esempio, su quei piccoli frammenti di plastica, quasi invisibili tra la sabbia o i ciottoli, oppure scovare rifiuti in angoli nascosti, magari raggiunti in canoa o in pedalò.
Per lanciare la nuova iniziativa il WWF attiverà tutti i canali social: innanzitutto si inaugura una nuova community “Con WWF per un Mondo Plastic Free” sul canale Facebook grazie alla quale è possibile condividere informazioni e esperienze che a fine estate il WWF raccoglierà in un grande Album collettivo di immagini delle singole iniziative ‘selfie’. Tra gli ‘strumenti’ c’è uno speciale vademecum “Plastic Take Away” (clip video e poster) promosso su tutti i canali social per realizzare una pulizia in piena regola che, una volta realizzata, si potrà condividere utilizzando un nuovo filtro Instagram “Plastic Take Away” creato dal WWF.
#Ricerca. Dati a confronto: Covid19 colpisce anche la tiroide
Confermata l’ipotesi di una relazione tra Coronavirus e disfunzione tiroidea. Pubblicato uno studio sulla prestigiosa rivista “Lancet D&E” a cura di un gruppo di ricercatori del Policlinico di Milano. Ora allo studio i possibili danni permanenti.
Il Coronavirus non colpisce solo i polmoni e diversi studi scientifici stanno smascherando questo virus mettendone in luce alcuni meccanismi che portano l’intero organismo a manifestare sintomi e malattie associate.
E’ ciò che è successo con uno studio condotto da medici ricercatori del Policlinico di Milano, pubblicato sulla prestigiosa rivista Lancet (Diabetes and Endcrinology), che ha messo in evidenza una stretta correlazione tra la presenza del virus SARS CoV-2 e lo sviluppo di una infiammazione alla tiroide. E’ noto infatti che il virus del Covid-19 genera una risposta sregolata del sistema immunitario che porta ad infiammazioni ed è proprio qui che la ghiandola tiroidea può essere terreno fertile per provocare danni, anche permanenti. I sospetti rilevati dai primi pazienti ricoverati nelle Terapie Intensive, hanno dato al via all’indagine condotta da un team di endocrinologi e infettivologi guidati da Mario Salvi e Andrea Gori.
L'orsa JJ4 non si tocca
Esultano Lac, Lav, Lipu, LNDC e WWF, perché l'udienza che si è tenuta questa mattina al Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento ha confermato la sospensione dell’Ordinanza provinciale che aveva disposto l’uccisione dell’orsa JJ4.
I giudici hanno rilevato che l’incidente dello scorso 22 giugno, durante il quale due persone-padre e figlio- si erano impattuti nell'orsa rimanendo feriti, non è imputabile al comportamento problematico di un singolo orso, bensì a un più ampio problema di gestione della convivenza con gli esseri umani.
“Siamo felicissimi! Per ora, e fino alla udienza di merito, nessuno potrà torcere un pelo a JJ4 che, se accompagnata dai suoi cuccioli, potrà continuare a fare la mamma crescendo i suoi piccoli senza il rischio di essere fucilata per soddisfare interessi politici che nulla hanno a che fare con la sicurezza pubblica", dichiarano le associazioni LAC, LAV, LIPU, LNDC e WWF che fin da subito avevano impugnato l’ordinanza provinciale, ringraziando l’avvocato Claudio Linzola del foro di Milano per il fondamentale contributo.
Il prossimo 22 ottobre si terrà l’udienza che entrerà nel merito dell’ordinanza provinciale.
MALATTIE RARE: IDENTIFICATA UNA NUOVA SINDROME DEL NEUROSVILUPPO RISCONTRATA IN 7 BAMBINI NEL MONDO
Lo studio è stato condotto dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù insieme all’Istituto Superiore di Sanità e ad altri centri internazionali. La patologia, della famiglia delle RASopatie, è dovuta a mutazioni del gene MAPK1 e all’iperattivazione della via di comunicazione intracellulare promossa da questa proteina.
Individuata una nuova sindrome del neurosviluppo causata dalla mutazione di un gene denominato MAPK1 e riscontrata a oggi in soli 7 bambini nel mondo. La patologia fa parte delle RASopatie, un gruppo di malattie rare di origine genetica caratterizzate da un quadro clinico che include bassa statura, dismorfismi facciali, deficit cognitivo variabile, un ampio spettro di difetti cardiaci, anomalie a carico dell’apparato scheletrico e anche una predisposizione all’insorgenza di neoplasie in età pediatrica. La scoperta, effettuata da clinici e ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, dell’Istituto Superiore di Sanità e di altri centri europei e statunitensi, è stata pubblicata sulla rivista scientifica American Journal of Human Genetics.