Mercoledì, 20 Gennaio 2010
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Scienzaonline Anno 7° n. 72 Gennaio 2010

Scienzaonline Anno 7° n. 72 Gennaio 2010

Pubblicato in Numero uscita
Mercoledì, 20 Gennaio 2010 00:00

Angolo UE Gennaio 2010

Programma UE-Canada per la cooperazione in materia di istruzione superiore, formazione e gioventù Invito a presentare proposte 2010 Partenariati transatlantici di scambio Partenariati transatlantici di laurea

Nell’ambito di questo Programma  sono previsti due tipi di attività, nello specifico i programmi relativi ai partenariati transatlantici di scambio (TEP) e quelli relativi ai partenariati transatlantici di laurea (TDP).

Per quanto riguarda i progetti relativi ai partenariati transatlantici di scambio (TEP) , il sostegno è inteso a consentire ai consorzi di istituti d’istruzione superiore e di formazione dell’UE e del Canada di eseguire programmi congiunti di studio e di formazione e di realizzare la mobilità degli studenti e del personale docente e amministrativo. Include sostegno per l’amministrazione e sovvenzioni per gli studenti e i membri del personale docente e amministrativo. La durata massima dei progetti TEP è di 36 mesi.

Le attività sono illustrate in dettaglio nella sezione 5 della guida al programma.

Pubblicato in UE

Giovane profuga di guerra con lesione traumatica del pavimento pelvico (da probabile violenza), caratterizzata da una devastazione retto-vaginale e un unico meato (cloaca), è stata trattata chirurgicamente nel mese di settembre u.s. presso il Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università La Sapienza di Roma, utilizzando un composto di gel di piastrine e globuli bianchi in grado di accelerare la riparazione di questi tessuti. La donna presentava incontinenza fecale totale, infezioni urinarie ricorrenti, e impossibilità ad una vita sessuale normale. E, ad aggravare la patologia, anche una sieropositività per HIV (Human Immunodeficiency Virus) ed per HCV (Hepatitis C Virus).

Una lesione perineale, dunque, di IV grado (lesione cloacale complessa retto-vaginale) che presentava assenza del perineo ano-vulvare con contestuale distruzione dello sfintere e del setto retto-vaginale. Problematica spesso legata a parti vaginali difficili (incidenza: circa un caso ogni 5000 parti), a lesioni da fistole perianali complesse con conseguenti ascessi (molto meno frequenti e difficilmente quantizzabili) o, come in questo caso, a lesioni traumatiche.

Pubblicato in Medicina

L’uso di radiazioni in esami medici è la maggior fonte artificiale di esposizione a radiazioni e superiore a quella dovuta alle sorgenti di radioattività naturale. Le fonti mediche di radiazione erano circa un quinto della radiazione naturale nel 1987, si avvicinavano al 50% nel 1993 e sono arrivate oggi a oltre il 100% della radiazione naturale nei paesi industrializzati.
Uno studio recente, finanziato dal governo federale statunitense e realizzato dal National Council on Radiation Protection,  ha riportato che negli Stati Uniti il numero di tomografie computerizzate (TAC) effettuate nel 2006 ha raggiunto i 62 milioni, un dato venti volte superiore a quello del 1980. Nello stesso periodo di tempo gli esami di medicina nucleare con l’impiego di traccianti radioattivi sono triplicati (Mettler FA et al. Health Phys. 2008).
Gli attuali standard radioprotezionistici e le conseguenti pratiche radiologiche sono basati sulla premessa che qualunque dose di radiazione- non importa quanto piccola- può risultare in effetti clinici a lungo termine, quali  cancro, leucemia ed  effetti ereditari.
In accordo alle ultime aggiornate e autorevolissime stime del Comitato per lo Studio degli Effetti Biologici delle radiazioni ionizzanti BEIR VII  (Biological Effects of Ionizing Radiation, BEIR VII 2006), per una singola esposizione a 15 mSv -corrispondente a 750 radiografie al torace (Picano BMJ 2004)- di un’angio-TAC coronarica la stima di rischio di cancro è pari a 1 su 750 pazienti esposti.
E’ importante sottolineare che il rischio di cancro varia molto in funzione dell’età (minore nell’anziano rispetto all’adulto) e del sesso (maggiore nella donna rispetto all’uomo, a tutte le età della vita). I bambini sono a rischio molto più alto rispetto agli adulti perché hanno cellule in divisione rapida e hanno una maggiore aspettativa di vita al momento dell’esposizione. Per una stessa esposizione radiologica, il bambino di 1 anno ha una probabilità 10-15 volte maggiore rispetto all’adulto di 50 anni di sviluppare un cancro.

Pubblicato in Medicina
Mercoledì, 20 Gennaio 2010 00:00

La ricerca non dimentica

E’ della metà di gennaio, pubblicata sull’ultimo numero di 'Proceedings of the National Academy of Sciences', la notizia che una ricerca made in italy, chiarisce l’origine dei danni alla memoria nel morbo di Alzheimer.
Nel mondo il 5% delle persone con più di 60 anni soffre di Alzheimer, una patologia che si manifesta con disorientamento spazio-temporale, amnesia, incapacità di riconoscere oggetti o di compiere azioni comuni come lavarsi i denti, cucinare, telefonare o scrivere. Questa malattia rende inermi e dipendenti dagli altri, incapaci di sopravvivere se lasciati da soli e spesso nell’impossibilità di riconoscere parenti e amici andando verso un progressivo e assoluto isolamento. Le origini di questa malattia non sono ancora state chiarite, mentre si sa molto di più sul funzionamento del processo di degenerazione: i neuroni cerebrali iniziano a produrre una proteina (beta-amiloide) che genera placche all'interno della cellula e dei grovigli neurofibrillari. Questa modificazione cellulare, da inizio ad una serie di eventi che portano prima ad una perdita della funzionalità sinaptica, che è probabilmente connessa con la proteina beta-amiloide la quale, in seguito, conduce alla morte del neurone.

Pubblicato in Neuroscienze

Cambiamenti climatici
Tra le tante sfide che l’umanità si trova oggi ad affrontare vi sono quelle relative ai temi della protezione e della salvaguardia dell’ambiente e della riduzione dell’inquinamento. Uno degli obiettivi più importanti che ci si pone è il rallentamento del riscaldamento globale causato dall’emissione nell’atmosfera di gas serra, il quale è stato oggetto di discussione nella recente Conferenza ONU sui cambiamenti climatici svoltasi a Copenhagen alla presenza dei più importanti leaders mondiali.
Alcuni dei problemi da risolvere con maggiore urgenza sono:

  • Esaurimento dei combustibili fossili e la necessità di trovare fonti alternative di energia rinnovabile quali i biocombustibili;
  • Emissioni gassose altamente inquinanti e dannose per l’ambiente (SO2, H2S, NOx);
  • Carenza di acqua potabile in molte parti del mondo;
  • Emissione di CO2 nell’atmosfera.

E’ comunemente e globalmente riconosciuto che la tecnologia a membrana è una delle più promettenti soluzioni per aiutare a risolvere molti di questi problemi. Le membrane agiscono come un filtro particolarmente efficace, che riesce a separare le specie inquinanti da liquidi o da miscele gassose. Esse vengono già ampiamente utilizzate per le loro grandi potenzialità applicative in moltissimi settori della tecnologia industriale, per esempio, nel campo della desalinizzazione dell’acqua di mare, nella produzione di aria arricchita di ossigeno e nella chiarificazione del vino.

Pubblicato in Ambiente

Si è concluso domenica 17 gennaio, nella cornice che meglio rappresenta il punto di incontro tra tecnologia ed arte (l’Auditorium Parco della Musica di Roma, progettato dall’architetto Renzo Piano) la V Edizione del Festival delle Scienze, quest’anno dedicata all’intreccio tra scienza e tecnologia, o meglio, “tra possibile e immaginario, magie tecnologiche e ricerca scientifica” come riportava significativamente il titolo completo della manifestazione, trasmessa anche in diretta dal canale RAI Radio 3 Scienza.

Inaugurato il 13 gennaio con la curiosa “dissezione” di un giradischi, una lezione di Vittorio Marchis ispirata alle lezioni di anatomia del Settecento, il Festival ha attraversato il “fantastico” mondo scientifico toccando temi quali la libertà della ricerca; il potere ed il linguaggio di internet ed il fenomeno del digital divide, ovvero la separazione tra aree più avanzate tecnologicamente da quelle meno sviluppate; la virtualità a base dell’aggiornamento tecnologico (il progetto della futuristica “Laptap orchestra”, quindici computer schierati nell’esecuzione di  suoni e disegni digitali, o il simulatore di guida dei treni ad alta velocità); un radiotelescopio utilizzato a scopi musicali nel concerto Il nero delle stelle, partitura del musicista d’avanguardia G. Grisey per sei percussionisti, nastro magnetico e segnali astronomici;  le non più fantascientifiche frontiere della robotica; per chiudersi infine con la conferenza del ricercatore NASA David Wolpert (Dal microcosmo al macrocosmo).

Pubblicato in Antropologia
Mercoledì, 20 Gennaio 2010 00:00

La prevenzione dei disastri naturali

Un aiuto dallo spazio per il monitoraggio del pianeta.

Lo spazio è il luogo ideale da cui osservare il nostro pianeta per studiarlo e proteggerlo. I satelliti per l'osservazione della Terra hanno oggi un ruolo sempre più rilevante nelle attività sociali ed economiche dell'uomo, e i loro dati trovano applicazioni sempre più numerose in diversi settori. Il terribile terremoto che ha sconvolto Haiti lo scorso 12 gennaio, ha messo ancora una volta in luce la necessità di azioni tempestive per il soccorso della popolazione e la prevenzione dei disastri naturali. Al momento non disponiamo di tecnologie efficaci per una prevenzione dei terremoti, ma l’Agenzia Spaziale Italiana ha sviluppato un programma satellitare unico al mondo, dedicato alla protezione civile, al monitoraggio dell'ambiente e del clima, alla prevenzione delle catastrofi, al controllo delle coste, alle risorse idrogeologiche, che sta rivelando la sua efficacia nella gestione delle emergenze.

Pubblicato in Tecnologia
Mercoledì, 20 Gennaio 2010 00:00

Il digitale aiuta le donne

In genere quando si parla di digitale si è portati a pensare subito al Pc o al digitale terrestre per la televisione ma qui parliamo d’altro e cioè della mammografia digitale.
Che la mammografia digitale diretta fosse più precisa di quella tradizionale, era cosa già nota e generalmente condivisa dagli esperti del settore, ma la novità, apparsa in questi giorni, è che non solo questa tecnica è più precisa ma sembra che sia anche meno dannosa, infatti, comporterebbe un’esposizione alle radiazioni pari al 22% in meno rispetto a quella tradizionale.
E' quanto dimostra uno studio condotto da Edward Hendrick dell'Università del Colorado a Denver e pubblicato sull'American Journal of Roentgenology
Ormai si sa che la prevenzione è una delle armi più efficaci per combattere il cancro, in particolare il tumore al seno che è da molti anni oggetto di interesse scientifico e mediatico data la sua rilevanza ed incidenza nella società odierna.

Pubblicato in Informatica

Per andare  "oltre la crisi"  dobbiamo cambiare completamente il nostro modello competitivo. Un modello che specialmente negli ultimi tempi ha espresso avidità e ignoranza insieme, una miscela esplosiva che ha portato il pianeta ad una crisi globale.  E’ strano che tutto questo sia avvenuto in un ‘epoca in cui la nostra economia sarebbe dovuta essere  l’“economia della conoscenza”, ma come ci avvertiva saggiamente qualche anno fa Gregory Bateson: "Siamo tutti molto ignoranti e nell'ignoranza non ci può essere competizione" (Una sacra unità).
Il libro si sofferma sul concetto profondo di collaborazione: cosa vuol dire collaborare, ma collaborare veramente!
Si  parte da un’analisi delle origini dei “social network”, che passa attraverso i modelli della psicologia, con l’aiuto di  autori come Kurt Lewin, Carl Rogers, John Dewey, etc. ai modelli dell’antropologia con Malinowsky, Levi Strauss, etc. per arrivare fino agli  autori contemporanei che analizzano l’ economia e le  reti  del  nostro tempo  come James Surowiecki, Richard Sennett, Don Tapscot,  Nassim Nicolas Taleb..
Il percorso intrapreso in questo libro passa anche attraverso casi concreti di collaborazione a livello paese , muovendosi dall’Australia, all’Africa, all’India e ritornando in occidente, osservando la partecipazione attiva nei “mitici” Facebook, Twitter, LinkedIn, Myspace, Flickr e  negli altri social network.

Pubblicato in Libri
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