Nella Grecia Antica, i popoli in guerra tra loro erano soliti rispettare la Ekecheiria, ossia la tregua in occasione dello svolgimento dei giochi olimpici.
Lo spirito, i valori e gli ideali sportivi ed umani, che la manifestazione trasmetteva, sovrastavano interessi economici e politici portando al superamento dei conflitti anche se per un periodo limitato.
Ciò avveniva perchè la manifestazione sportiva, svolta in onore di Zeus, celebrava le virtù ed i sentimenti più alti della natura umana e non poteva dunque avere luogo tra popoli in ostilità fra loro.
Molto è cambiato da allora.
Nell'Europa di oggi, le cui fondamenta culturali sono da ricercarsi proprio nella Grecia antica, in cui fortunatamente la guerra è ormai scongiurata grazie all'integrazione tra i popoli, le ostilità tra gli Stati si manifestano con sembianze differenti.
Le armi, fortunatamente messe a tacere, sono state sostituite da spietati indici di valutazione finanziaria, rigidi sistemi di controllo del debito pubblico e stringenti politiche fiscali che a volte, questo proprio come un tempo, sottopongono i cittadini degli Stati più deboli a versare a pesanti tributi.
La "guerra finanziaria" combattuta in questo momento in Europa, momento caratterizzato da una profonda crisi economica, comporta grandi sacrifici per numerosi cittadini europei. Tali sacrifici, che spesso danno vita a stati d'animo conflittuali tra Stati europei, sembrano meno superabili dei conflitti che nell'Antichità producevano le guerre vere e proprie.