La risposta arriva grazie al lavoro di ricerca di un gruppo internazionale e multidisciplinare composto da ricercatori in cardiologia, genetica, biologia, bioinformatica e informatica, nonché dal team di ingegneria biomedica, guidato dalla Prof. Maria Laura Costantino, del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” del Politecnico di Milano. Lo studio dà prova convincente che le trabecole non sono semplicemente caratteristiche residuali dello sviluppo, ma sono determinanti nella prestazione cardiaca dei cuori adulti, tanto che è stata individuata una relazione causale tra morfologia trabecolare e rischio di malattie cardiovascolari.
La scoperta è arrivata utilizzando un approccio innovativo. La contraddizione tra la loro presenza nel cuore e la mancanza di una spiegazione scientifica convincente ha portato infatti il gruppo di ricerca a svolgere un lavoro che ha integrato lo sviluppo di modelli di biomeccanica computazionale (compito specifico del Politecnico di Milano) con analisi genomiche e con l'analisi frattale della morfologia trabecolare applicata al trattamento di immagini di casi clinici, depositate presso una bio-banca nel Regno Unito, relative a più di 18.000 individui. La comprensione dei percorsi che regolano lo sviluppo di strutture biologiche così complesse fornisce una base solida per esplorare nuovi meccanismi causali nelle comuni malattie cardiovascolari.