L’ecocardiografia da stress è una tecnica che combina gli ultrasuoni con uno stress fisico, farmacologico o elettrico. L’end-point diagnostico è quello di riconoscere l’ischemia miocardica attraverso la comparsa di una alterazione transitoria della funzione regionale del cuore. Questa tecnica è stata largamente sviluppata e concettualizzata nell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa e gli studi pubblicati negli ultimi 20 anni hanno consentito di costruire quelle evidenze che ne fanno oggi una tecnica standard per la diagnosi e stratificazione prognostica dei pazienti con coronaropatia. Rispetto alle tecniche con una storia più lunga e consolidata in cardiologia come le tecniche da perfusione con radioisotopi, l’ecocardiografia da stress ha la stessa accuratezza diagnostica ma il vantaggio di essere a costi molto più elevati e con potenziali effetti collaterali letali legati all’uso di radiazioni ionizzanti.