
Paleontologia
Embrioni fossili del Cambriano Medio e Superiore di Hunan, Cina del sud
31 Gen 2004 Scritto da Nicola CosanniLink approfondimento: L'articolo su Nature.com |
|
Autore: Nicola Cosanni |
Trovato in Scozia il fossile dell'essere vivente più antico che camminava sulla Terra.
Edinburgo, Scozia (Gran Bretagna).
E' stata data la notizia che il fossile più antico trovato fino ad oggi che camminava sulla superficie terrestre è un millepiedi (Pneumodesmus newmani del Siluriano Medio).
E' datato a 420 milioni di anni fà (Wenlock superiore —Ludlow inferiore), ed ha battuto il record precedente che era di un altro insetto che era simile ad un ragno (miriapode) datato 400 milioni di anni fà!
Nulla di nuovo che il primo animale che corresse sulla superficie della terra primordiale fosse un insetto, ma la grande novità risiede nel fatto che 420 milioni di anni fà si pensava che la vita fosse relegata ancora completamente nel mare, o nell'acqua!
Link approfondimento:
Scala Geocronologica di dettaglio delle Ere Geologiche
Tartarughe fossili giganti grosse come un'auto, Carbonemys cofrinii.
18 Mag 2012 Scritto da Nicola CosanniI paleontologi del North Carolina State University hanno scoperto nell'attuale Colombia un fossile di tartaruga gigante delle dimensioni di una Smart, risalente al Paleocene (circa 60 milioni di anni fà). Il Fossile è stato descritto con il nome di Carbonemys cofrinii, che significa letteralmente Tartaruga Carbone, e fà parte della famiglia di tartarughe conosciute con il nome di Pelomedusoides. Il fossile è stato chiamato Carbonemys perchè ritrovato nel 2005 in una miniera di carbone, che è situata all'interno della formazione geologica northern Colombia’s Cerrejon formation.
Le misure del fossile sono rispettivamente di 24 cm di lunghezza per il cranio, mentre il carapace misura 172 cm di lunghezza, che è uguale alla altezza dello studente Edwin Cadena dottorando della NC State che ha scoperto il fossile. Cadena ha dichiarato che avevano ritrovato molti gusci di tartarughe piccole dal sito paleontologico, ma che dopo 4 giorni di lavoro per dissotterrare il gigantesco carapace si erano accorti che era il fossile più grande mai ritrovato in questa area e di questo periodo, dandoci la prova del gigantismo nei rettili di acqua dolce del Paleocene.
La Foresta fossile di Gilboa, Catskill Mountains, New York, USA
28 Mar 2012 Scritto da Nicola Cosanni
La foresta fossile di Gilboa è stata analizzata da un team di ricercatori del Regno Unito e degli Stati Uniti. E' stato possibile osservare un ecosistema forestale di 385 milioni di anni fà, che si è rivelato più complesso e diversificato di quanto si pensasse fino ad oggi, inoltre, dato che non và sottovalutato, la foresta fossile di Gilboa dovrebbe essere anche la foresta fossile + vecchia al mondo. La foresta fossile di Gilboa, che si trova nelle Montagne Catskill dello Stato di New York, fino ad oggi non era stata studiata accuratamente, come se fosse lasciata un pò in disparte, ma oggi, dopo la pubblicazione su Nature si conosce un pò di più su tale ecosistema svelandoci molti fatti particolari e nuovi.

"They say the sea is cold, but the sea contains the hottest blood of all,
and the wildest, the most urgent."
"Whales Weep Not!" D.H. Lawrence (1885-1930)
Gli abissi marini sono stati spesso comparati con un deserto in cui solo occasionalmente si trovano delle oasi - campi idrotermali in cui sorgenti di acqua bollente offrono abbastanza energia da alimentare un ecosistema, oppure le carcasse in decomposizione di grandi animali marini.
I processi tafonomici in mare aperto differiscono notevolmente da quelli osservabili vicino alla costa o in acque poco profonde - anche se purtroppo ancora poco si conosce sui fattori che li influenzano - soprattutto se si tratta di gigantesche carcasse, come ad esempio quelle di balena. Si presume che la decomposizione di un corpo cosi grande è influenzata in una prima fase dalla profondità della colonna d´acqua e dalla pressione idrostatica, due fattori che influenzano il tempo in cui la carcassa galleggia sull´acqua. Una volta raggiunto il fondo, la decomposizione della balena segue una sequenza generale con diverse ondate di animali spazzini e saprofagi. La carne è rapidamente rimossa da grandi animali, come ad esempio gli squali. I resti, come tessuto adiposo e cartilagine, sono colonizzati più lentamente da organismi che si cibano sia dei resti organici che dal denso tappeto di batteri che si sviluppa su di essi. Dopo alcuni mesi rimangono solo le ossa, anch´esse sono colonizzate da una comunità di specie molto interessanti e adattate all'ambiente estremo composto principalmente da batteri, molluschi e policheti.
Il titolo lasciava presagire un confronto infuocato. Ma a voler pensar male, a volte si sbaglia. “L'evoluzione biologica: fatti e teorie. Una valutazione critica 150 anni dopo ‘L'origine delle specie’”, ovvero il convegno internazionale organizzato a Roma dal 3 al 7 marzo dalla Pontificia Università Gregoriana, non ha lasciato spazio a dubbi. La Chiesa cattolica ha respinto in maniera categorica il creazionismo e l’intelligent design come alternative scientifiche all’evoluzione.
Con intervista a Rosaria Conte, Presidente AISC e Cesare Bianchi, Ricercatore AISC
(a cura di Luisa Sisti)
Il Darwin Year 2009 si avvia alla sua conclusione: darwinismo e complessità cerebrale, robotica evolutiva e apprendimento, processi e-learning e non da ultimo, il sudoku quale opportunità di testare la “Teoria dei modelli mentali” negli ambiti quotidiani (M. Carnesecchi, 2009), sono stati alcuni tra gli argomenti affrontati nel corso del VI Convegno Annuale dell’Associazione Italiana di Scienze Cognitive (AISC, www.aisc-net.it) svoltosi a Napoli il 25 e 26 novembre scorso, in concomitanza con il VI Workshop italiano di Vita Artificiale e Computazione evolutiva (WIVACE 2009) e la manifestazione “FuturoRemoto: un viaggio tra scienza e fantascienza”. Nell’ambito di quest’ultima iniziativa, organizzata presso la “Città della Scienza” di Bagnoli, si è tenuto peraltro l’VIII Convegno Nazionale sulla Comunicazione della Scienza (3-5 dicembre). Un contesto, dunque, innovativo e “tecnologico” per studiare le modalità della conoscenza, ambientato in una città, Napoli, che lotta contro un corrosivo degrado sociale per riaffermare la sua storica importanza nel mondo scientifico.
A duecento anni dalla nascita dello scienziato inglese, si ripercorrono alcuni momenti di un percorso che avrebbe rivoluzionato la cultura occidentale
(Luisa Sisti)
Darwin, Darwin e ancora Darwin...uno dei compleanni più celebrati in Italia e nel mondo, in questi giorni, con mostre (a Roma, al Palazzo delle Esposizioni fino al 3 maggio 2009), convegni e “brindisi” culturali in onore del “papà” dell’evoluzionismo.
La storia del viaggio di Charles Darwin (1809 – 1882) a bordo del brigantino Beagle è nota, ma il “viaggio” può intendersi anche storicamente, nella ricostruzione di un percorso che seguì molte tracce lasciate dai predecessori dello scienziato inglese.
Vi siete mai chiesti perché esiste la musica e a che cosa serve? La domanda può sembrare strana, ma forse tutti coloro che la amano se la sono posta almeno una volta, ed una risposta, anche se non facile, possiamo provare a cercarla.
La nascita della musica non ha ovviamente una data precisa, ma secondo le teorie evoluzioniste essa è considerata un fenomeno biologico al pari di tanti altri, come per esempio il linguaggio. A riprova di ciò prendiamo in considerazione quanto scritto da Darwin più di cento anni fa sull’origine del linguaggio attraverso degli studi di carattere genetico e linguistico eseguiti sui fringuelli e sull’uomo.