Esplorazione Abisso Bueno Fonteno
Nelle date dal 06 al 08 Dicembre 2009 gli speleosubacquei Moi Marcello, Vittorio Crobu e Carla Corongiu del Gruppo speleologico "Vittorio Mazzella" di Dorgali (Nu), sono stati invitati dalla associazione speleologica Progetto Sebino, per esplorare un sifone posto a circa 460 mt di profondità dall'ingresso, nella grotta denominata Abisso Bueno Fonteno e posta nel comune omonimo dell'Alto Sebino bergamasco.
La nostra associazione speleologica priva di scopo di lucro è sorta dall'unione di ben quattro gruppi speleologici locali; lo Speleo CAI Lovere (Bg), il G.S. Montorfano di Coccaglio (Bs), il G.S. Valle Imagna C.A.I.-S.S.I. (Bg) e lo Speleo Valtrompia di Marcheno (Bs), circa 3 anni fà.
Grazie al lavoro esplorativo di mappatura delle cavità e sorgenti compiuto sul territorio del Sebino dai 50 speleologi di questi quattro gruppi è stato possibile raggiungere il primo importante obbiettivo del ritrovamento ed esplorazione della grotta denominata "Abisso Bueno Fonteno", che misura ad oggi circa 17 Km tra cunicoli e grandi ambienti da noi cartografati (15° grotta d'Italia per lunghezza !) con un dislivello dall'ingresso di circa 500 mt.
Angolo UE - Novembre 2009
Informazioni
Fonte CORDIS
1) L'Agenzia esecutiva per la ricerca dell'UE diventa autonoma
Il 15 giugno l'Agenzia esecutiva per la ricerca (REA) si è vista assegnare ufficialmente l'autonomia amministrativa e operativa da parte dell'Unione europea.
La REA ha sede a Bruxelles (Belgio) e sarà la più grande delle sei agenzie esecutive dell'UE esistenti, con un totale di 558 addetti entro il 2013. Gestirà una dotazione di bilancio di 6,5 miliardi di euro, che rappresentano circa il 12% del totale dell'attuale programma quadro per la ricerca dell'UE (7°PQ). Benché il 7° PQ durerà fino al 2013, la REA dovrebbe rimanere attiva fino al 2017 per gestire i progetti finanziati sotto il 7° PQ.
"Siamo pronti e fiduciosi che la REA riuscirà a soddisfare le aspettative della Commissione e della comunità della ricerca," ha detto Graham Stroud, direttore dell'agenzia.
La musica che aiuta i “piccolissimi”
Si sa che una mamma in attesa che ascolta della musica rende felice anche il suo bambino e lo fa crescere più sereno, ma oggi una tale verità diventa ancora più importante grazie ad una nuova ed interessante scoperta dei centri ospedalieri di ricerca canadesi: la musica aiuta i neonati prematuri a crescere e svilupparsi in buona salute.
I ricercatori dell’Università di Alberta, in Canada, hanno infatti notato che i prematuri sottoposti ad un ascolto musicale durante la loro permanenza in incubatrice crescono di peso con più rapidità, sono più tranquilli ed hanno una degenza più breve. La stessa musica ha inoltre degli effetti benefici sulla loro frequenza cardiaca e respiratoria (spesso in una situazione delicata proprio perché insufficiente), così che i piccolissimi pazienti si giovano di una “terapia musicale” indolore ed efficace fin dai primi giorni di vita.
Il Sole e il clima
RIASSUNTO
Le passate evoluzioni del clima suggeriscono che l’attuale riscaldamento del pianeta, come quelli precedenti, è da attribuirsi a cause astronomiche e solo in parte ad un aumento dell’effetto serra di origine antropica. Il sole, che agisce sul clima in modo diretto per irraggiamento e in modo indiretto attraverso i raggi cosmici e la nuvolosità, e` probabilmente la causa principale del riscaldamento globale. Le attuali temperature rientrano nella naturale variabilità sia come valore che come rapidità di cambiamento. L’aumento di temperatura del 21° secolo non superera` verosimilmente 1°C e porterà più benefici che danni.
La cristalleria infranta
La cristalleria infranta.
Una famiglia inglese a Messina tra '800 e '900 nei ricordi di Julia Emma Oates
di Elena Bristotti Bottini Raimondo
Recensione di Guido Donati
In un clima molto commovente il 4 novembre nel Salone degli Specchi nel Palazzo della Provincia
Regionale di Messina è stato presentato il libro “La cristalleria infranta. Una famiglia inglese a
Messina tra '800 e '900 nei ricordi di Julia Emma Oates” scritto da Elena Bristotti Bottini Raimondo
con appendice storica curata da Michela D'Angelo.
Giovanni Papi - Prata Caelestia
La splendida cornice di Palazzo Valentini ospita la nuova personale di Giovanni Papi, Prata Caelestia, in cui l'artista espone i suoi ultimi lavori legati al tema del paesaggio: opere astratto-figurali che, pur riallacciandosi alla grande tradizione paesaggistica del passato, mettono in scena luoghi mentali con caratteristiche informali e di filosofia zen, caratterizzati da delicate vibrazioni cromatiche, luoghi in cui i pensieri sconfinano nella poesia.
In mostra anche una selezione della precedente produzione dell'artista e le recenti pitto-sculture, realizzate in occasione della mostra al Palazzo Comunale di Sabaudia.
Artista e storico, Papi si è dedicato da sempre all'arte ed ha iniziato esponendo alla X Quadriennale d'Arte di Roma. Da allora ha realizzato mostre in prestigiosi luoghi istituzionali, oltre che in numerose gallerie private, in Italia e all'estero. Frequenti sono i suoi viaggi in Europa e nel mondo, in particolare nel Sud-Est Asiatico.
L’attenzione alle forme e al gesto e una vivacità intellettuale non comune contraddistinguono la sua vita e la sua arte. Le opere, enigmatiche ed eleganti, sono caratterizzate da una particolare cifra stilistica, che fonde la gestualità e la forza dell’Espressionismo Astratto con suggestioni orientali.
Firenze e la scienza nell’800. Quattro mostre per raccontare come si arrivò al futuro.
Con l’inaugurazione contemporanea, in quattro sedi differenti, delle altrettante mostre dedicate alla costruzione del sapere scientifico del XIX secolo (“Firenze Scienza. Le collezioni, i luoghi e i personaggi dell’800”, fino al 9 maggio 2010, www.firenzescienza.it) la città di Firenze guadagna un posto speciale nel difficile compito della divulgazione scientifica condotta attraverso i musei.
Il percorso si articola come un vero e proprio viaggio nel Tempo.
Innovazione tecnologica: un nuovo paradigma per una nuova economia
COMUNICATO STAMPA
PREMIO SAPIO PER LA RICERCA ITALIANA 2009: SECONDA GIORNATA DI STUDIO “INNOVAZIONE TECNOLOGICA: UN NUOVO PARADIGMA PER UNA NUOVA ECONOMIA”, DEDICATA AL RAPPORTO TRA INNOVAZIONE TECNOLOGICA ED ECONOMIA, CON UN OCCHIO DI RIGUARDO AL TEMA ENERGIA
DAL DIBATTITO EMERGIONO POSIZIONI DISCORDANTI TRA
ENNIO MACCHI, PROFESSORE DI CONVERSIONE DELL’ENERGIA, DIPARTIMENTO DI ENERGETICA, POLITECNICO DI MILANO
FABIO ORECCHINI, COORDINATORE GRUPPO ENERGIA E AMBIENTE, E BRUNO AGRICOLA, DIRETTORE GENERALE PER LA SALVAGUARDIA AMBIENTALE, MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE SULLA GESTIONE DELLE NUOVE TECNOLOGIE
Ambiente, economia, innovazione tecnologica ed energia sono le parole chiave del secondo appuntamento con il Premio Sapio per la Ricerca Italiana, iniziativa scientifica che ogni anno fa confluire in diversi prestigiose sedi italiane scienziati, esperti, ricercatori, rappresentanti istituzionali, per fare il punto su temi decisivi per lo sviluppo del nostro Sistema Paese, questioni emergenti che si possono affrontare solo con l’impegno di tutti e con un confronto costruttivo.
Dopo la prima Giornata di Studio – il 30 ottobre a Catania – relatori illustri si riuniscono a Roma, oggi Martedì 17 novembre presso il CNR in Piazza Aldo Moro – per far emergere i punti di forza di aziende e Istituzioni che hanno saputo fare dell’innovazione tecnologica il loro fiore all’occhiello, innanzitutto in ambito ambientale - elemento portante della politica mondiale.
Scienzaonline Anno 6° n. 69 Ottobre 2009
Scienzaonline Anno 6° n. 69 Ottobre 2009
Processi di sviluppo sostenibile locale. Una storia ambientale di successo: l’area del monte Psiloritis (Creta) e il progetto europeo Geoparks riassunti in un diario di viaggio
Nel corso del Summit della Terra svoltosi a Rio de Janeiro nel 1992 (la Conferenza ONU su Sviluppo e Ambiente) furono fissati i principi dello sviluppo sostenibile per il XXI secolo. Il testo “Agenda 21”, approvato alla fine dei lavori, riporta all’art. 28: “Ogni autorità locale dovrebbe dialogare con i cittadini, le organizzazioni locali e con le imprese private ed adottare una propria Agenda 21 locale. Attraverso la consultazione e la costruzione del consenso, le autorità locali dovrebbero apprendere ed acquisire dalla comunità locale e dal settore industriale le informazione necessarie per formulare le migliori strategie”. Veniva così dettato il principio dei futuri processi di “sostenibilità locale” ovvero le “Agende 21 locali” da adottare per l’ambiente e per la gestione durevole del territorio e delle risorse; venivano altresì individuati i cosiddetti stakeholders, ovvero quei soggetti portatori di interessi indispensabili nel corretto processo evolutivo di sviluppo territoriale. Al 1994 risale la Carta di Aalborg per le città “sostenibili”, approvata da 80 amministrazioni locali europee e 253 rappresentanti di varie istituzioni presenti. Ad oggi, condotto dal “Coordinamento Agende 21 locali” italiane, è in corso un censimento delle amministrazioni locali che hanno adottato i principi (Aalborg commitments) che comprendono: trasparenza dei processi di Agenda 21 locale, utilizzo di indicatori di qualità e sostenibilità dell’ambiente urbano, strumenti normativi e pianificazione ambientale che accresca la consapevolezza dei cittadini.
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