Settimana Europea della Mobilità Sostenibile

In considerazione della crescente urbanizzazione, fenomeno che interessa tutte le società, ed a causa delle ripercussioni di differenti natura che la questione del congestionamento delle aree urbane determina, si giustifica come tale problematica sia oggetto di interesse, discussione ed approfondimento finalizzate a ricercare valide ed efficaci soluzioni.
A tale scopo anche quest'anno, dal 16 al 22 settembre, si celebra la "Settimana Europea della Mobilità Sostenibile" manifestazione che ha lasciato scaturire numerose iniziative, tra cui dibattiti ed incontri in molte città europee che aderiscono all'evento.
Giunta alla XI edizione, la manifestazione, promossa dalla Commissione Europea, è considerata il più importante appuntamento internazionale per discutere del rapporto tra mobilità e sostenibilità.
Tema di quest'anno è il "Moving in the right direction" che pone al centro del dibattito il "trasporto alternativo" quale valida soluzione al traffico urbano.
Un problema quest'ultimo che ha ripercussioni di differente natura sulla vita del cittadino.
Infatti al traffico urbano sono riconducibili costi di natura ambientale dovuti alle emissioni di gas serra, il grave 'inquinamento acustico' di cui i centri cittadini sono vittima nonché costi di natura economica derivanti dai consumi energetici di risorse spesso non reintegrabili, tra cui gli idrocarburi.
Ed ancora costi di natura sociale, sia in termini di incidentalità crescente e di sicurezza dei cittadini, sia in termini di qualità della vita degli stessi; costi dovuti ai considerevoli effetti nocivi che il traffico urbano determina sullo stato di salute mentale e su quello fisico dell'individuo.
Un viaggio nel Novecento

Un intellettuale anticonformista, animato da un acuto senso critico che lo ha posto spesso in contrasto con le posizioni culturali e politiche dominanti: Ruggero Zangrandi.
Dal 25 settembre al 19 ottobre la Casa della Memoria e della Storia di Roma rende omaggio al giornalista, allo scrittore, al ricercatore ed all'uomo con una interessante mostra intitolata: "Ruggero Zangrandi: un viaggio nel Novecento".
L'esposizione, curata dell'Istituto Romano per la Storia d'Italia dal Fascismo alla Resistenza (Irsifar), promossa dall'Assessorato alle politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, consta del materiale proveniente dall'archivio personale di Ruggero Zangrandi, donato nel 2007 all'Irsifar dalla figlia del giornalista, Gabriella.
Una selezione di fotografie, appunti, diari e lettere che ripercorrono l'esperienza culturale ed umana di un intellettuale che ha partecipato con intensità alle vicende salienti del nostro Paese durante il secolo scorso.
Dalla conoscenza con Vittorio Mussolini, figlio del Duce, fatta sui banchi di scuola del Liceo Tasso di Roma e con il quale ha collaborato alla pubblicazione del periodico studentesco "La penna dei giovani", alla frequentazione di Villa Torlonia.
Dall'adesione al movimento fascista e la conseguente partecipazione all'attività editoriale con "Il Popolo d'Italia", organo del Partito fascista, alla rottura con il regime, fino alla fondazione del Partito socialista. Rivoluzionari eventi che condussero il giornalista prima alla reclusione nel carcere di Regina Coeli e successivamente alla deportazione nelle prigioni di Alexanderplatz e di Charlottenburg in Germania.
La scarcerazione ed il ritorno in Italia. L'attività di commentatore politico per il quotidiano "Paese Sera", quella di ricercatore storico, la militanza nel Partito Comunista italiano.
L'attività di scrittore terminata con la morte avvenuta per suicidio nell'ottobre del 1970.
I documenti presentati presso la Casa della Memoria dimostrano come Zangrandi sia sempre stato conscio dell'importanza della ricerca della verità anche, e soprattutto, se scomoda.
Crepe

"Quebrantos", termine della lingua argentina il cui significato è "crepe" o "squarci", è il titolo del libro presentato il giorno 17 settembre, presso la Casa della Memoria e della Storia di Roma.
Alla presentazione del volume, il cui titolo completo è "Quebrantos. Storie dell'esilio argentino in Italia", hanno partecipato: Delia Ana Fanego, curatrice del testo; Ernesto Nassi, vice Presidente Vicario della A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia); Carlos Cherniak, Ministro dell'Ambasciata Argentina in Italia; Fabio Sebastianini, Giornalista; Susanna Nanni, Ricercatrice e Docente di Storia ispanica presso l'Università di Roma TRE; Stefano Gambari, Responsabile della Biblioteca della Casa della Memoria.
Come ha precisato la curatrice del volume pubblicato in Argentina nel 2010, l'opera intende rendere omaggio alle vittime ed in particolare a coloro i quali, a causa della propria militanza politica, sono stati costretti dal regime militare al potere tra il 1976 ed il 1983 ad esiliare.
Molti di essi scelsero come destinazione del proprio esilio l'Italia, Paese di origine di numerosi cittadini argentini.
Il volume riporta fedelmente i testi, trascritti nel 2007, delle interviste rilasciate nel 1978 dai familiari degli esuli.
Testimonianze attendibili, contemporanee allo svolgimento di quelle tristi vicende; ricordi non mutati o mitigati dal trascorrere del tempo quindi di grande valore storico ed umano.
Il materiale raccolto dalle interviste sarebbe dovuto divenire soggetto per uno sceneggiato prodotto dalla RAI alla fine degli anni 70, sceneggiato mai realizzato per non determinare tensioni diplomatiche tra Italia ed Argentina.
Si trattava infatti di testimonianze dure di quel periodo storico. Un periodo che per molti cittadini argentini ha significato torture, reclusione e lotta per la sopravvivenza.
La dura repressione attuata dal regime, spietatamente deciso ad instaurare un sistema ultra-liberista, è raccontata attraverso le testimonianze di famiglie ed individui molto differenti fra loro sia dal punto di vista politico sia sociale.
Una eterogeneità che, come ha sottolineato Susanna Nanni, conferisce all'opera un alto valore di memoria collettiva.
Green-Economy italiana

La green economy non rappresenta "solo" una necessità per non compromettere ulteriormente lo stato di salute del nostro Pianeta ma una concreta strategia per risollevare l'economia italiana ed in particolare per creare nuove opportunità occupazionali.
Muove da questi presupposti il Manifesto dal titolo "Green Economy italiana" presentato dall'On. Francesco Rutelli nell'ambito dell'incontro di Maratea che si è svolto dal 13 al 15 settembre.
La manifestazione organizzata dall'API (Alleanza per l'Italia), alla quale hanno partecipato esponenti politici e rappresentanti delle istituzioni nazionali ed internazionali, è stata l'occasione per affermare la crescente sinergia tra le future sfide di natura politica, sociale ed economica con quelle ambientali.
Il manifesto "Green-Economy italiana" si pone quale contributo concreto alle scelte politiche che il governo Monti è chiamato a compiere negli ultimi mesi della Legislatura in corso e costituirà un elemento che non potrà essere trascurato dal prossimo Governo eletto nel 2013.
Oltre i confini

Il triste destino delle tribù Kayan

Nella Thailandia settentrionale, più precisamente nella provincia di Mae Hong Son, in prossimità del confine con la Birmania, vivono alcune tribù Kayan/Padaung di etnia Karenni.
Tali popolazioni sono conosciute come le tribù delle donne dal "lungo collo" o "donne giraffa".
I Kayan o Padaung sono gruppi originari della Birmania che, in seguito alla guerra scoppiata tra l'etnia Karen ed il regime militare birmano, durante gli anni '80, hanno lasciato le proprie terre per rifugiarsi nella vicina Thailandia. Una decisione sofferta per un popolo che faceva del lavoro dei campi la prima fonte di sostentamento ma resa necessaria dalle violazioni dei diritti umane perpetrate dal regime militare birmano attraverso metodi quali il lavoro forzato, gli spostamenti obbligatori e la tortura.
La peculiarità delle tribù Kayan, il lungo collo, è la conseguenza di una antichissima pratica svolta dalle donne di tale etnia. Questa pratica prevede che alcune bambine, quelle nate in giorni particolarmente propizi di luna crescente, dall'età di cinque anni inizino ad indossare degli anelli di una lega di ottone, argento ed oro. Questi anelli, posti ad ornamento del collo, aumentano in numero e spessore progressivamente con il passare degli anni tanto da determinare in età avanzata l'allungamento del collo che caratterizza la fisionomia delle donne Kayan.
Il derby dello spread

Stesso momento, stessi contendenti, due competizioni molto differenti.
In questa calda estate 2012 i destini di Italia e Germania sembrano incrociarsi ripetutamente.
Da una parte infatti da giorni è in corso il confronto politico/finanziario in seno alle istituzioni comunitarie che vede in primo piano il Premier italiano Mario Monti e la Cancelliera tedesca Angela Merkel in merito alle misure che l'Europa è chiamata ad adottare per far fronte alla crisi economica del continente.
Dall'altra parte, nel corso del campionato europeo di calcio, si è disputata la partita della semifinale tra la Nazionale di calcio allenata da Cesare Prandelli e gli uomini agli ordini del C.T. tedesco Joachim Low.
Nulla di strano, una semplice casualità dettata da un sorteggio. O almeno così dovrebbe essere considerata.
Anche perchè, come detto, i contendenti sono i medesimi ma ad essere molto differenti sono i "campi di gioco" e soprattutto le poste in palio.
Tutto normale, se non fosse per un'atteggiamento manifestato, in molte occasioni, da alcuni organi di informazione ed in particolare da alcuni canali televisivi nazionali per i quali il parallelo tra le due contese, quella politica e quella calcistica, tra Italia e Germania, è diventato un vero "tormentone", come avviene ogni estate per un motivetto orecchiabile facilmente assimilabile e spensieratamente canticchiabile anche dai non esperti di musica.
Notte molto nera

A 30 anni dalle stragi di Sabra e Chatila la Casa della Memoria e della Storia di Roma, in collaborazione con Zétema Progetto Cultura e l'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune, propone una stimolante esposizione fotografica per ricordare uno dei più efferati crimini di guerra del conflitto mediorientale.
“Notte molto nera. Sabra e Chatila una memoria scomoda” è il titolo della mostra le cui immagini sono state scattate in Libano dalla fotografa ed antropologa Laura Cusano nel settembre del 2010 durante un viaggio al seguito del Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila, istituito nel 2000 per volontà del giornalista Stefano Chiarini.
Era il 1982, precisamente tra il 16 e 18 settembre, quando le falangi cristiane del governo libanese attaccarono i campi profughi palestinesi di Chatila e Sabra alla periferia di Beirut, territori posti sotto il controllo dell'esercito israeliano, uccidendo circa 3500 individui compresi donne e bambini. Nonostante tale atto sia stato riconosciuto dalla comunità internazionale quale “crimine di guerra”, ad oggi i responsabili diretti e coloro che diedero l'ordine di esecuzione non sono stati ancora processati.
L'intento della mostra è quello di sottrarre tale massacro all'oblio, rendere omaggio alla vittime ed ai familiari sopravvissuti ed offrire uno spunto di riflessione sulle condizioni attuali dei profughi palestinesi in Medioriente.
La sconfitta di Olimpia

Nella Grecia Antica, i popoli in guerra tra loro erano soliti rispettare la Ekecheiria, ossia la tregua in occasione dello svolgimento dei giochi olimpici.
Lo spirito, i valori e gli ideali sportivi ed umani, che la manifestazione trasmetteva, sovrastavano interessi economici e politici portando al superamento dei conflitti anche se per un periodo limitato.
Ciò avveniva perchè la manifestazione sportiva, svolta in onore di Zeus, celebrava le virtù ed i sentimenti più alti della natura umana e non poteva dunque avere luogo tra popoli in ostilità fra loro.
Molto è cambiato da allora.
Nell'Europa di oggi, le cui fondamenta culturali sono da ricercarsi proprio nella Grecia antica, in cui fortunatamente la guerra è ormai scongiurata grazie all'integrazione tra i popoli, le ostilità tra gli Stati si manifestano con sembianze differenti.
Le armi, fortunatamente messe a tacere, sono state sostituite da spietati indici di valutazione finanziaria, rigidi sistemi di controllo del debito pubblico e stringenti politiche fiscali che a volte, questo proprio come un tempo, sottopongono i cittadini degli Stati più deboli a versare a pesanti tributi.
La "guerra finanziaria" combattuta in questo momento in Europa, momento caratterizzato da una profonda crisi economica, comporta grandi sacrifici per numerosi cittadini europei. Tali sacrifici, che spesso danno vita a stati d'animo conflittuali tra Stati europei, sembrano meno superabili dei conflitti che nell'Antichità producevano le guerre vere e proprie.
Emergenze-Arte

"Emergenze Arte", ossia le arti emergenti. E' giunta alla quarta edizione la rassegna "Emergenze Arte" che, promossa dall'Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, ogni anno presenta le ultime tendenze artistiche ed espressive.
Questa edizione, curata da Paola Consorti e dedicata all'artista vivente Eduardo Palumbo, si è tenuta nel cortile della Chiesa di Sant'Anselmo a Roma dal 9 al 22 giugno. Il percorso espositivo, e non sarebbe potuto essere altrimenti, è caratterizzato da grande eterogeneità. Oltre infatti ad essere il fine ultimo della manifestazione, quello di offrire un palcoscenico a tutte le moderne forme di espressione, è la stessa arte contemporanea che sembrerebbe rifuggire da ogni possibilità di essere contenuta in categorie predefinite. Espressa in molteplici tendenze, l'arte contemporanea, in quanto tale, rispecchia la società attuale in cui linguaggi, stili, culture e tecniche si fondono e si contaminano a vicenda.
Ecco così che lungo il percorso della mostra sono esposte le tele dipinte da Barbara Calcei che rappresentano "icone pop" del cinema hollywoodiano degli anni '60 al fianco delle tele di Dario Caria che dipinge su acrilico linee colorate che si intersecano tra di loro costituendo, quasi fossero una proiezione cinetica, spazi di cui è difficile tracciare i confini.
Medicina
Il riciclo ottimizzato dei ribosomi: eIF6 fosforilato, interruttore dell'efficienza proteica
Uno studio innovativo condotto dall'Università Statale di Milano e dalla...
Paleontologia
Il Segreto del Respiro: Il Fossile di Altamura Chiarisce l'Adattamento Facciale e Climatico dell'Uomo di Neanderthal
L'eccezionale stato di conservazione dello scheletro umano di Altamura, risalente a circa 150.000 anni...
Geografia e Storia
Campi Flegrei: La Microsismicità si Riorganizza, Segno della Nascita (o Riattivazione) di una Faglia
Un nuovo studio, frutto della collaborazione tra l’Università degli Studi di Roma Tre e...
Archeologia 2.0: l'IA...
Un'innovazione archeologica frutto di una collaborazione tra informatici...
Astronomia e Spazio
L'asteroide minuscolo che sfida la sonda Hayabusa2: scoperte sorprendenti nello spazio
Nel 2031, la sonda giapponese Hayabusa2 avrà un incontro straordinario e...
Scienze Naturali e Ambiente
Le 10 Azioni del Decalbero WWF per una Festa a Basso Impatto 2025
Il WWF Italia, con la sua campagna Our Future, presenta anche...







