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Ottobre 2024



Emotional eating and uncontrolled eating are more common in middle-aged women diagnosed with polycystic ovary syndrome (PCOS). In particular, psychological distress increased the long-term risk of disordered eating behaviour. This finding is highlighted in a recent study by the University of Oulu and ODL Sports Clinic.
Previous research has shown that young women of reproductive age with PCOS experience more body dissatisfaction and have a risk of binge-eating disorder that is up to three times higher than that of others. The newly published study demonstrates for the first time that disordered eating behaviour is also prevalent among middle-aged women with PCOS.


Particularly, depression and anxiety, previous weight-loss attempts, and perceiving oneself as overweight increased the risk of disordered eating behaviour.
"In the management of PCOS, weight control is often central, but without appropriate support, weight-loss methods can be drastic and, at worst, lead to eating disorders. Weight-related stigma can also exacerbate the situation," says Doctoral Researcher Emilia Pesonen.

Pubblicato in Scienceonline



Europe faces growing food supply demands and a shortage of non-renewable raw materials for fertilisers. But producing more from available resources is possible, say researchers: "The nutrients we need are before our eyes, ready to be transformed."
European farmers face a monumental dual challenge: increasing food production while meeting daunting deadlines imposed by the green transition. Amid the drive to produce greener, more efficient fertilisers, new technologies seek to squeeze maximum potential from nutrients that have long been imported, but which until now have been under-exploited. “An important part of the nutrients we have been importing for years are here, ready to be transformed and to be given another life,” says Javier Brañas Lasala, Director of Research, Development and Innovation at the Spanish fertiliser producer Fertiberia. Using nutrients from bio-waste to reduce Europe’s dependency on non-renewable raw materials and increase the efficiency of new sustainable fertilisers is one of the main goals of B-Ferst, a 5-year European project he coordinates, due to end this October.

Pubblicato in Scienceonline


La siccità controllata può aumentare sino al 30 per cento la resa di olio essenziale del rosmarino rendendo questa pianta una candidata ideale per la valorizzazione di terreni agricoli marginali e con limitata disponibilità idrica. Il risultato arriva da uno studio pubblicato sulla rivista Industrial Crops and Products e realizzato dall’Università di Pisa, dall’Istituto Nazionale di Ottica INO-CNR Pisa, dalla Scuola Superiore Sant’Anna e dall’Università Catania. Le sperimentazioni sono state condotte in Sicilia, in aziende agricole della provincia di Ragusa, tra l’autunno del 2022 e la primavera del 2023.

Pubblicato in Ambiente


Una ricerca condotta dall’Università di Firenze e dall’Istituto di geoscienze e georisorse del Cnr di Firenze, in collaborazione con varie università internazionali, ha messo in evidenza come l’attività vulcanica della Rift Valley non sia avvenuta in modo continuo bensì ‘a scatti’. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Communications Earth & Environment.


L’attività vulcanica della Rift Valley negli ultimi quattro milioni di anni non è stata costante e continua nel tempo ma è avvenuta ‘a scatti’, ossia con brevi periodi di intensa attività esplosiva
intervallati da periodi di quiete o ridotta attività. È quanto emerge da un lavoro dell’Università di Firenze e dell’Istituto di geoscienze e georisorse del Consiglio nazionale delle ricerche di Firenze (Cnr-Igg), in collaborazione con università di Etiopia, Francia e Regno Unito. La ricerca, pubblicata sulla rivista Communications Earth & Environment del gruppo Nature, offre per la prima volta un'analisi dettagliata dell'evoluzione vulcanica della Rift Valley in Etiopia. “Grazie ai dati raccolti durante diverse campagne sul campo e alla datazione in laboratorio dei numerosi campioni di rocce vulcaniche, abbiamo identificato un periodo principale di intensa attività vulcanica tra 3,4 e 3,8 milioni di anni fa, seguito da altre quattro fasi di forte vulcanismo, spiega Giacomo Corti del Cnr-Igg. “In ciascuna di queste fasi sono stati riconosciuti eventi esplosivi di grande entità, alcuni dei quali hanno prodotto depositi vulcanici spessi decine di metri”. Questi eventi hanno avuto un impatto significativo sul paesaggio, trasformando vaste aree e rendendole inospitali per lunghi periodi, con possibili conseguenze sul clima globale.

Pubblicato in Geologia

 


Quando si studiano le microplastiche c’è il rischio che i risultati siano “inquinati”, per questo è importante che le ricerche siano “plastic free”. Uno studio dell’Università di Pisa appena pubblicato sulla rivista Science of the Total Environment ha posto l’attenzione proprio su questo aspetto con riferimento alle indagini sulle acque sotterranee.

“Lo studio delle microplastiche nelle acque sotterranee è un argomento relativamente nuovo. Per evitare possibili contaminazioni, all’inizio della ricerca abbiamo definito un protocollo di campionamento e trattamento dei campioni assolutamente “plastic free”, come del resto prescritto dalla comunità scientifica – racconta il professore Stefano Viaroli dell’Università di Pisa - Arrivati sul campo però ci siamo trovati di fronte a pozzi e piezometri con rivestimenti e tubazioni in PVC e quindi ci siamo chiesti se e quanto questi elementi plastici potessero compromettere la qualità dell’acqua e i risultati complessivi”.

Pubblicato in Ambiente



Research published in Nature Genetics on Oct.14, by Yale Cancer Center researchers at Yale School of Medicine, found a higher concentration of a specific kind of DNA — extrachromosomal or ecDNA — in more aggressive and advanced cancers that could mark them as targets for future therapies.

Using data available from The Cancer Genome Atlas, the International Cancer Genomics Consortium, the Hartwig Medical Foundation, and the Glioma Longitudinal Analysis Consortium, the researchers considered more than 8,000 tumor samples, divided between newly diagnosed untreated tumors and those that had been through previous treatments such as chemotherapy, radiation, and others. They found significantly higher amounts of ecDNA in tumors from previously treated patients, leading to the theory that ecDNA might give a survival advantage to those tumors.

Pubblicato in Scienceonline


Secondo il WWF è indispensabile non rinviare il regolamento UE per un mercato alimentare anti-deforestazione


Il sistema alimentare globale è intrinsecamente illogico. Utilizza il 40% della superficie terrestre libera da ghiacci, è la principale causa di perdita di biodiversità, è responsabile del 70% del consumo di acqua dolce e di oltre un quarto delle emissioni di gas serra. Ciononostante, quasi un terzo della popolazione mondiale non ha cibo a sufficienza. In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione del 16 ottobre, il WWF, nell’ambito della sua campagna Our Future, torna a richiedere alle istituzioni maggior cura del sistema alimentare e con esso delle risorse naturali e degli ecosistemi che sfrutta, riportando l’attenzione sui risultati della perdita di biodiversità analizzati nel Living Planet Report 2024 pubblicato a livello globale la scorsa settimana.

Pubblicato in Ambiente


Un team internazionale di ricercatori coordinato dal Labanof dell’Università Statale di Milano ha esaminato 492 scheletri della collezione osteologica di Milano per far luce sulle dinamiche di sopravvivenza e mortalità femminile in città dall’epoca Romana al periodo contemporaneo. I risultati rivelano significative differenze di genere evidenziando come la vita media di una donnasia dipesa dall’interazione di diversi fattori culturali, sociali e biologici, primo fra tutti il rischio legato al momento della gravidanza e del parto. Si è visto quindi che in epoche in cui la donna ha avuto maggior assistenza in queste fasi cruciali, come nel Medioevo, l’aspettativa di vita migliora. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Scientific Reports.

Altro che secoli bui: il Medioevo, almeno per le donne milanesi, vide un notevole miglioramento delle condizioni sociali, culturali e biologiche che si tradusse in un aumento dell’aspettativa di vita rispetto all’epoca Romana (da 36 a 40 anni). Le donne furono meno longeve e più a rischio di morte durante le epoche romana e moderna, mentre in epoca contemporanea, per la prima volta, le donne vivono più a lungo rispetto agli uomini.

Pubblicato in Scienza generale
Martedì, 15 Ottobre 2024 13:16

New test improves diagnosis of allergies



Researchers at the University of Bern and Bern University Hospital have developed a test to simplify the diagnosis of allergies. Its effectiveness has now been confirmed in clinical samples from children and adolescents suffering from a peanut allergy. The results could fundamentally improve the clinical diagnosis of allergies in future.

Food allergies are a major health problem worldwide. In some countries, up to 10% of the population is affected, mainly young children. Peanut allergy, in particular, is one of the most common diseases and often manifests itself in severe, potentially life-threatening reactions. The stress of food allergies not only affects the individuals concerned, but also has far-reaching consequences for their families, the health system and the food industry. The oral food challenge test, in which people consume the allergen (such as peanut extract) under supervision to test the allergic reaction, is still considered the gold standard in diagnosis. However, the method is complex and carries health risks. The allergen skin prick test and blood test are often not very accurate, which can lead to misdiagnoses and unnecessary food avoidance.

Pubblicato in Scienceonline


Il Dipartimento di Medicina sperimentale alla guida del progetto collaborativo finalizzato alla realizzazione di un database di dati demografici e clinici dei pazienti che sarà reso operativo in una piattaforma digitale implementata da Bluecompanion
L’Unità di ricerca di Scienza dell'alimentazione e nutrizione umana del Dipartimento di Medicina sperimentale, con il coordinamento di Lorenzo Donini ha avviato e sta conducendo un progetto collaborativo con Bluecompanion per lo sviluppo di un registro elettronico (Sarcopenic Obesity e-Registry) per l’obesità sarcopenica, una condizione clinica caratterizzata dalla combinazione di obesità e sarcopenia, ovvero una ridotta massa muscolare scheletrica accompagnata da ridotta funzionalità muscolare.

Pubblicato in Medicina

 

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