Nei casi più comuni la sensazione è quella di percepire le note come colori e gli intervalli che le separano come sapori e odori ben definiti.
Normalmente questo tipo di affermazioni vengono liquidate come bizzarrie, tuttavia uno studio accurato su tali sensazioni condotto dal professor Lutz Jancke dell’Università di Zurigo, è riuscito a raccogliere le prove di veridicità sull’argomento, stabilendo anche quali “sapori” si abbinino a determinati intervalli.
Tali apprendimenti hanno rilevato la seguente tabella:
seconda minore (do-re bemolle): rancido
seconda maggiore (do-re): amaro
terza minore (do-mi bemolle): dolce
terza maggiore (do-mi): salato
quarta giusta(do-fa) : erba tagliata (riferito anche come odore)
tritono (do-re-mi): sapore disgustoso
sesta minore (do-la bemolle): panna
sesta maggiore (do-la): crema.
L’esperimento è stato condotto su un campione di persone, e la correttezza di tali percezioni gustative è stata dimostrata ponendo nella bocca dei soggetti i diversi sapori che essi abbinavano agli intervalli e facendogli annusare le rispettive sostanze.
Un dato questo che prova come effettivamente l’associazione fra suoni e gusti sia reale, ed anche acquisita a livello cognitivo, tanto da facilitare il riconoscimento dei suoni.
Autore: Marina Pinto