Anche il 4 febbraio, come tutte le prime domeniche del mese, l’ingresso a tutti i musei civici e alle mostre in programma in questi spazi è gratuito per i residenti a Roma e nella Città Metropolitana con una ricca offerta culturale promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.
E' l’occasione per scoprire le collezioni permanenti dei Musei e le mostre temporanee in corso.
Inoltre, come prima domenica del mese, il percorso di visita nell’area dei Fori Imperiali sarà aperto al pubblico gratuitamentedalle ore 8.30 alle 16.30, con l’ultimo ingresso alle 15.30. L’apertura straordinaria prevede l’ingresso alla Colonna di Traiano e, dopo il percorso con passerella attraverso i Fori di Traiano e di Cesare, la prosecuzione attraverso il breve camminamento nel Foro di Nerva, che permette di accedere al Foro Romano, mediante la passerella realizzata presso la Curia dalla Soprintendenza di Stato.
MUSEI CAPITOLINI
Il Tesoro di Antichità. Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento
La mostra celebra gli anniversari della nascita e della morte del fondatore dell’archeologia moderna, Johann Joachim Winckelmann (1717-1768). Offre ai visitatori il racconto degli anni cruciali che hanno portato, nel dicembre del 1733, all’istituzione del Museo Capitolino e presenta le sculture capitoline attraverso le intuizioni, spesso geniali, del grande Winckelmann.
MERCATI DI TRAIANO – MUSEO DEI FORI IMPERIALI
Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa
In occasione della ricorrenza dei 1900 anni dalla sua morte, Roma rende omaggio a Traiano con una grande mostra ricca di reperti archeologici provenienti da musei della Sovrintendenza Capitolina e da musei e spazi archeologici italiani e stranieri. Con installazioni multimediali e interattive.
MUSEO DI ROMA
Artisti all'Opera. Il Teatro dell’Opera di Roma sulla frontiera dell’arte da Picasso a Kentridge 1880-2017
Una mostra che celebra il rapporto del Teatro dell’Opera con i più grandi artisti del Novecento: da Pablo Picasso a Renato Guttuso, da Giorgio De Chirico ad Afro, da Alberto Burri a Giacomo Manzù, da Mario Ceroli ad Arnaldo Pomodoro fino a William Kentridge.
Interi edifici storici vengono acquistati nelle aree più costose di Roma per demolirli e riedificare. A Roma ormai si è aperta una vera caccia al tesoro. Vengono acquistati villini storici, possibilmente di Istituti Religiosi al fine di abbatterli e ricostruire aumentandone la cubatura per poi rivenderli a prezzi iperbolici. Trieste, Parioli, Prati, Nomentano, Delle Vittorie ed altri quartieri ricchi di preziose architetture vengono presi d'assalto dalle speculazioni immobiliari.
Di seguito riportiamo tre esempi eclatanti:
Via Ticino, 3: una palazzina del 1930 adiacente al villino che fu di Beniamino Gigli delle suore Ancelle del Divino Cuore è stata venduta e demolita per far posto ad un edificio completamente decontestualizzato ma con ben 7 appartamenti lussuosi, 15 posti auto e 7 cantine.
http://parioli.romatoday.it/trieste/sgarbi-contro-demolizione-palazzina-via-ticino-coppede-.html
VIA TICINO PRIMA E DOPO
Villa Paolina: edificata nel 1922 posta a largo XXI Aprile; splendido edificio di 3 piani, venduto dalla congregazione delle Suore della Carità Cristiana e che dovrà essere demolita a breve per far spazio ad una struttura di otto piani con due piani interrati ad uso parcheggio, con un notevole aumento della cubatura. (http://www.communitybook.it/eventi/villa-paolina-rischio-sara-nuova-via-ticino/)
Vi è una PETIZIONE IN CORSO per evitare questo scempio :
https://www.change.org/p/sindaca-virginia-raggi-salviamo-villa-paolina-dalla-demolizione-basta-speculazioni-sul-nostro-patrimonio?recruiter=853089448&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink&utm_campaign=psf_combo_share_message.undefined.nafta_psf_sequential_1.control.nafta_psf_sequential_3.control
VILLA PAOLINA
Il Tesoro di Antichità. Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento
29 Gen 2018 Scritto da Comunicato Musei CapitoliniIl Tesoro di Antichità.
Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento
7 Dicembre 2017 - 22 Aprile 2018
Una mostra per celebrare gli anniversari della nascita e della morte del fondatore dell’archeologia moderna, Johann Joachim Winckelmann (1717-1768) “Vivo come un artista e come tale sono accolto nei luoghi dove ai giovani è permesso di studiare, come nel Campidoglio. Qui è il Tesoro delle antichità di Roma e qui ci si può trattenere in tutta libertà dalla mattina alla sera”. È il 7 dicembre del 1755 ed è con queste parole che Johann Joachim Winckelmann, giunto a Roma da appena tre settimane grazie a una borsa di studio conferita dal principe Elettore di Sassonia, descrive a un amico la sua prima visita al Museo Capitolino, il primo museo pubblico d’Europa, luogo in cui il vitale rapporto con l’Antico può essere coltivato in assoluta libertà, “von Morgen bis in den Abend” (dalla mattina alla sera). Nei tredici anni successivi, fino alla tragica morte avvenuta a Trieste l’8 giugno del 1768, Winckelmann, nato a Stendal il 9 dicembre del 1717 in una famiglia molto modesta, definisce i contenuti fondamentali del Neoclassicismo tardo-settecentesco e getta le basi teoriche dell’archeologia moderna, dando vita a un raffinato sistema di valutazione cronologica e stilistica delle opere antiche fondato sull’osservazione diretta dei manufatti e l’attenta lettura delle fonti letterarie. “Novello Colombo”, “scopritore di una terra a lungo presagita, menzionata e discussa, e lo si può ben dire, un tempo conosciuta e poi nuovamente perduta”. Così Johann Wolfgang Goethe esprime l’impatto rivoluzionario dell’opera di Winckelmann, e in particolare della Storia dell’Arte nell’Antichità pubblicata a Dresda nel 1764. La mostra “Il Tesoro di Antichità. Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento”, ai Musei Capitolini dal 7 dicembre 2017 al 22 aprile 2018, intende celebrare gli importanti anniversari winckelmanniani del 2017 (300 anni dalla nascita) e del 2018 (250 anni dalla morte) e si inserisce nel contesto delle manifestazioni europee coordinate dalla Winckelmann Gesellschaft di Stendal, dall’Istituto Archeologico Germanico di Roma e dai Musei Vaticani.
PABLO PICASSO. Tra Cubismo e Neoclassicismo: 1915 – 25
20 Set 2017 Scritto da Comunicato stampa Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del TurismoPABLO PICASSO. Tra Cubismo e Neoclassicismo: 1915 – 25
a cura di Olivier Berggruen
Roma, Scuderie del Quirinale
21 settembre 2017 - 21 gennaio 2018
Il progetto Picasso, che parte il 21 settembre alle Scuderie del Quirinale, è la più grande mostra inserita nel ciclo delle celebrazioni picassiane e racconta un decennio di carriera dell’artista a seguito del suo viaggio in Italia. La mostra è una co-produzione tra Ales e MondoMostre Skira e vede la partecipazione delle Gallerie Nazionali di Arte Antica che, nella sede di Palazzo Barberini, esporranno per la prima volta a Roma il sipario Parade, una tela lunga 17 metri e alta 10 metri. Curatore d’eccellenza Olivier Berggruen, membro del comitato scientifico del Musée Picasso di Parigi, proprietario dell’omonimo museo e figlio dei coniugi Berggruen, grandi collezionisti, amici dell’artista e suoi mercanti di fiducia.
Il comitato scientifico della mostra è composto da Laurent Le Bon, Brigitte Leal, Carmen Gimenez, Gary Tinterow, Valentina Moncada, Bernard Ruiz Picasso; l’allestimento è curato dall’architetto newyorchese Annabelle Selldor. "È un grande progetto a cui le Scuderie stanno lavorando sin dal 2015, in accordo con il Musée Picasso. Presenteremo a Roma oltre 100 opere provenienti da oltre 50 prestatori europei, nordamericani e giapponesi”, è il commento di Mario De Simoni, Presidente e Amministratore Delegato di Ales spa. La straordinaria mostra di Scuderie del Quirinale approfondirà la produzione dell’artista.
immediatamente successiva all’esperienza italiana, documentando l’impatto a lungo termine di questo viaggio sulla sua formazione: dalle suggestioni neoclassiche ispirate alla scultura antica, al Rinascimento romano, fino alla scoperta della pittura parietale di Pompei. Il progetto accoglie numerose collaborazioni internazionali, con opere provenienti da sedi come il Centre Pompidou di Parigi, il Museum Berggruen di Berlino, la Fundació Museu Picasso di Barcellona, il Guggenheim e il Metropolitan Museum di New York. La mostra è anche la prima tappa di un percorso di collaborazione Scuderie del Quirinale - Gallerie
Nazionali di Arte Antica voluto da Mario de Simoni e Flaminia Gennari Santori, Direttore del Museo.
Scheda informativa
TITOLO Pablo Picasso. Tra Cubismo e Neoclassicismo: 1915 - 25
SEDE Scuderie del Quirinale, Via XXIV Maggio 16, Roma - Palazzo Barberini, Via delle Quattro
Fontane, 13 Roma
PERIODO 21 settembre 2017 - 21 gennaio 2018
A CURA DI Olivier Berggruen